lunedì 20 febbraio 2012

Braciole messinesi...per riappropriarsi dei ricordi!



Ci sono giorni in cui guardare indietro lascia vivere meglio il presente, ci sono giorni in cui affacciarsi alla finestra del retro diventa indispensabile, ci sono giorni in cui non serve il perdono e neanche i rimpianti, non serve l'ostinazione, non servono bugie, ci sono giorni in cui il ricordo di una risata passata ti riconcilia con la tua adolescenza e con la tua "vecchiaia"...ecco questi involtini sono una mia risata passata, sono le domeniche e la voglia di scappare, una tavola imbandita che sembra un obbligo e che dopo anni, passati i tormenti, ritorna a farmi visita con un aspetto migliore, con l'appetito di chi insieme al cibo mangia ricordi, per digerire il passato e riappropriarsi del presente.


Questa ricetta è un altro estratto dal libro dei Calycanthi " La cucina Siciliana " o meglio, il libro ha contribuito a riportarmi il profumo di questi involtini, che in realtà sono stati il secondo piatto della domenica per decine di anni ( no, non sto esagerando! ) non ho seguito la ricetta ala lettera, piuttosto ho fatto un mix tra la ricetta del libro e quella di mio nonno, cercando di allegerirla. Nel titolo del post avrete notato che ho scritto braciole, non è un errore...o meglio forse lo è, ma per anni io ho creduto che le braciole fossero degli involtini, litigando piuttosto spesso con chi ( a ragione ) continuava ad asserire che le braciole fossero una sorta di bistecchine di maiale...mio nonno li chiamava braciole ed è così che io li chiamerò :)



Braciole ( involtini ) Messinesi

Ingredienti:
300g di fettine di vitello ( mio nonno usava il maiale )
100g di pangrattato ( io ho usato il panko )
50g di pecorino grattugiato
2 alici sotto sale
1 cucchiaio di capperi sotto sale
2 pomodori secchi
1 spicchio d'aglio
pepe nero
alloro 
1/2 cipolla rossa
olio evo
4 patate grandi
latte 
olio evo
rosmarino


Preparazione:
Cominciamo dalle patate che vanno lessate con tutta la buccia partendo da acqua fredda per circa 15/20 minuti, dipende dalla dimensione delle patate, poi vanno spellate e passate allo schiacciapatate. In un pentolino trasferite la purea di patate e mantecatela con latte e 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva, quanto basta per ottenere un purè mantecato ma piuttosto sostenuto, salate, pepate e profumate con il rosmarino...tenete in caldo. Passiamo alla carne, sempre a temperatura ambiente, trasferite le fettine su un foglio di carta forno ( o di pellicola )  copritele con altra carta forno e battete le fettine fino a che non siano sottili, dividetele almeno a metà, questo poi dipende anche dalla dimensione delle vostre fettine, considerate comunque che gli involtini non devono superare i 5/6 centimentri, altrimenti non riuscirete a cuocerli come si deve! Passiamo al ripieno, dissalate con cura le alici, eliminate le spine più evidenti, tagliatele in pezzi e lasciatele sciogliere in una padella con 1 cucchiaio di olio ( non di più ) a fuoco molto basso, altrimenti si seccano e prendono un saporaccio, appena vedete che mescolando tendono a diventare una cremina, spegnete il fuoco e aggiungete il pangrattato, i capperi dissalati e tritati, i pomodori secchi tagliati in pezzetti e il pecorino, mescolate bene e andiamo a formare gli involtini...ora...mio nonno aggiungeva aglio ritato nel ripieno, il che li rendeva piuttosto indigesti, io preferisco dividere l'aglio a metà e rapidissimamente strofinarlo nella padella che contiene il ripieno, così rimarrà solo un leggero odore. Mettete un cucchiaino di ripieno sul lato inferiore della fettina, quindi arrotolate cercando di piegare all'interno i bordi esterni in modo da intrappolare il ripieno, procedete così fino a finire gli ingredienti. Passiamo adesso alla cipolla, io la pulisco, la divido in 2 e quindi in 4, poi la sfoglio ed elimino la pellicina che si trova all'interno di ogni fettina, vedrete che basterà strofinare l'interno con un dito e verrà via...questo perchè andrà mangiata e questa operazione la rende più digeribile. Possiamo assemblare...come vedete io ho usato 2 spiedini di legno per porzione, in questo modo la carne in cottura resta bella ferma ed è più facile girarla, quindi infilzate il primo involtino, quindi un paio di fettine di cipolla, una foglia di alloro e di nuovo involtino, cipolla e alloro, salate la carne e ungetela con un filo d'olio, non serve che ce lo versiate sopra, basterà spalmarcelo con un dito, cuocete in una padella antiaderente senza grassi per un paio di minuti per lato, l'interno deve rimanere rosa e succoso...servite subito con il purè.


Con questa ricetta partecipo in ritardissimo al contest di Diario della mia cucina in collaborazione con Salter


e naturalmente questa ricetta va dritta dritta alla raccolta di Cristina " Un Acciuga al giorno "


25 commenti:

  1. davvero ottimi...poi la cipolla rossa gli da un sapore eccezionale..complimenti!

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  2. certo che va dritta dritta nella raccolta!! grazie
    bei ricordi, bel piatto, belle foto :-))
    ciao
    cris

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  3. E si ci sono ricette che ti riportano al passato regalando dolci ricordi e questi involtini sono sfiziosissimi e molto molto saporiti!!bacioni,Imma

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  4. Io che non amo la carne, amo invece queste "braciole". Semplici nella fattura, eccezzzzionali al palato! Anzi, ora che mi ci fai pensare, è un bel pò che non li faccio (gli involtini!). Chiaramente, la versione palermitana è differente, ma questi, arrostiti sulla brace, sono un vero e proprio godimento! Grazie!

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  5. Le ricette della propria infanzia hanno sempre un profumo e un sapore diverso...sono i ricordi legati a loro che danno quel gusto particolare. Questi involtini sembrano proprio molto sfiziosi e gustosi e mi piace l'abbinamento al pure.

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  6. caspiterina che bella!! ^_^ quella carne poi è cosi rosa che viene voglia di mangiarla anche cruda.. e detto da me che non mangio manco la carne al sangue figurati!! ^_^ grazie socia per aver partecipato!! in bocca al lupo!

    mi ispirano tanto.. mi sa che mi cimento! ^_^

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  7. sono sempre bellissime le ricette che rimandano ad un ricordo in particolare!

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  8. Molto molto invitanti e stuzzicanti questi involtini, ops scusa, bracioline :-))
    Le segno perché mi sembrano davvero una bella idea sfiziosa per la cena!

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  9. L'altro giorno in macelleria ho incontrato una signora siciliana che mi ha insegnato a fare una cosa simile... BUONI!!!

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  10. belle le ricette con un carico di nostalgia, ricordi.. passato.. buonissimi gli involtini!

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  11. ...conosco questi involtini che adoro...
    bello il tuo blog, l'ho appena scoperto e non lo mollo più!
    Complimenti e buon pomeriggio

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  12. Non possono che essere buonissime queste braciole (come le chiamava anche mia nonna! :))

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  13. E' vero, Greta, l'età ci riconcilia con quelle che cose che abbiamo odiato o contestato o disprezzato da ragazzi, anche attraverso il cibo.

    Sarà un percorso di quelle della nostra età (quindi giovani, altro che!) , ma è comunque un passaggio indispensabile.

    Anceh dalle mie parti le braciole sono involtini di carne al sugo e, neanche a dirlo, si preparavano puntualmente per il pranzo della domenica...naturalmente le detestavo!

    Le tue mi sembrano molto stuzzicanti.

    un abbraccio

    loredana

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  14. Bellissimo post e le tue foto hanno accompagnato le tue parole in una maniera incredibile.
    COmplimenti per tutto.

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  15. Ma che buoni questi involtini! Devo assolutamente provarli!

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  16. anche noi le chiamiamo braciole e la tua versione è ottima! ne ho mangiato una versione simile a Catania, che grande terra la Sicilia!
    buona settimana

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  17. che buoni Greta, anch'io li adoro, però li faccio diversi, col pangrattato...ma voglio provare anche questa versione che so già mi conquisterà....
    Un bacione

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  18. ... e scoprire che seppure così vicine, gli involtini della mia città sono così diversi...
    Baci

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  19. Certo che bastano pochissimi km di distanza e le ricette cambiano e si trasformano....chissà.....ho postato tempo fa le braciole che si fanno a Milazzo , vedi ? Ora proverò le tue !!
    Abbraccio, Simona

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  20. riapporpriarsi dei ricordi è un gesto di affetto
    mi piace questa ricetta perchè rende le fettine di vitello un piatto molto appetitoso

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  21. Che meraviglia, dalle nostre parti si chiamavano: "useleti scampai" (uccelletti scappati), d'altronde se mi leggi qualche volta sai che mi piacciono le ricette che uniscono l'Italia..meglio di niente no? ;-)
    Beh, le tue foto m'incantano ogni volta, buon ultimo di Carnevale :-)

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  22. Che belle queste braciole! Credo che una capatina in Sicilia prima o dopo sia d'obbligo per me ...mi sa che me ne innamorerei subito sia per le meraviglie che per le delizie culinarie ;-) Intanto mi godo le tue!!

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  23. Grazie per questa ricetta dei ricordi. Farò felice mio marito che è messinese DOC. Mi sembra già di sentire il profumo delle braciole.....

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  24. La cucina molto spesso sfora nei ricordi, belli, brutti, tristi e piacevoli, tutto è un mix di profumi ed ingredienti...
    Mi sa che questo libro alla fine lo devo comperare, ho desistito ma la prossima volta non scappa.....
    Un ripieno insolito per un involtino (braciola) di carne ma solo a vederli mi viene una fame!!!!

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