lunedì 31 ottobre 2011

Cubi di milanese con dadolata di verdure e gelatina extra di Aglianico


Buongiorno a tutti e se lo festeggiate buon Halloween! Stamattina post di corsa, anche se secondo me la ricetta meriterebbe qualche parola in più, ma devo finire la torta paurosissima per stasera e come sempre sono un po indietro! Questa ricetta l'ho creata intorno alla Gelatina extra di Aglianico di Villa Matilde, che ho avuto l'opportunità di assaggiare, l'idea dei cubi di milanese è una vecchia ricetta di Viviana Lapertosa, che ho rielaborato e adattato alle mie esigenze...in realtà non si dovrebbe chiamare Milanese perchè il cubo è fatto di un pezzo di morbidissimo filetto, quindi non è la classica lombata di vitello con l'osso, ma devo dire che il contrasto tra la panatura croccante e la carne morbida e succosa è una bella sorpresa per il palato! A me piace la carne al sangue, in questo caso l'ho lasciata rosata, ma come sempre stando attenti alla cottura potete regolarvi secondo i vostri gusti!



Cubi di milanese con dadolata di verdure e gelatina extra di Aglianico

Ingredienti:
2 fette di filetto alte più o meno 2 dita
2 uova
pangrattato + panko ( o solo pangrattato)
fior di sale
2 patate
1 pezzo di zucca
1 cipolla rossa
gelatina extra di Aglianico
pepe nero, rosmarino, basilico

Preparazione:
Cominciamo dalla carne che deve essere lavorata e cotta a temperatura ambiente, quindi tiratela fuori dal frigo almeno un'ora prima, poi va tagliata in cubi possibilmente tutti della stessa misura, teneteli da parte. Tagliamo anche le verdure in cubi piccolini, in questo caso io una volta pelate le patate e pulita la zucca le ho pareggiate, le ho cioè ridotte in rettangoli, certo così si ha un po di scarto...che naturalmente non ho buttato, ma l'ho usato per fare del brodo. In una ciotola ho battuto le uova, ho aggiunto una macinata di pepe nero e via di panatura! A fianco avevo un piatto con un misto di pangrattato classico e panko...allora il panko è una sorta di pangrattato giapponese, sono delle scagliette di pane in cassetta essiccato e ridotto in fiocchi, con questo tipo di "pangratato" le panature sono croccantissime. Quindi come sempre uovo, pangrattatto...poi ancora uovo e pangrattato, metteteli da parte e prepariamoci per la frittura...la milanese andrebbe fritta nel burro...ma siccome questa è una milanese decisamente diversa io ho usato l'olio extravergine d'oliva, tenendo sotto controllo la temperatura, quindi facendo attenzione a non farlo arrivare al punto di fumo...una volta fritti tutti i cubi, li ho asciugati su carta assorbente e li ho tenuti in caldo, mentre in un'altra padella con un filo d'olio ho saltato la dadolata di verdure e la cipolla tagliata ad anello, su fiamma viva in modo da creare una crosticina esterna, ci è voluto davvero poco, perchè la mia dadolata era proprio piccolina...una volta cotte le verdure le ho salate e profumate con rosmarino e pepe nero...non resta che impiattare e completare il piatto accompagnandolo con la gelatina di Aglianico e qualche fiocco di fior di sale sui cubi di carne.

venerdì 28 ottobre 2011

Il Borscht...ma a modo mio per un contest in rosso



Vi ho già raccontato del mio pollice marrone scuro tendente al nero, ci ho provato e riprovato, anche con un certo impegno devo dire, ma non c'è verso di tenere qualsiasi pianta, alberello, arbusto in vita per più di 10 giorni...mi avevano anche regalato una pianta di alloro nano, di solito nel vaso c'è una specie di tag conficcato nella terra..avete presente, no? Dove c'è specificato il nome scientifico, le caratteristiche principali, la famiglia di appartenenza ecc...beh, nel mio tag avevano scritto..."questa pianta sopravviverà"...troppo entusiastici...povero ma è andato anche l'alloro! Tutto questo per dirvi che ho comprato un germogliatore, ho comprato semi vari e ho provato, mi sono detta che cavolo, i germogli si fanno nel cotone alle scuole elementari vuoi vedere che non ci riesco??? No non ci riesco! I primi tentativi sono miseramente falliti, avevo sistemato per bene i semini, li avevo spruzzati con l'acqua, tenuti al sole, ma niente, neanche un germoglietto piccolino. Secondo tentativo stessa storia...non potevo mollare...dai almeno un paio di germoglietti! Allora sono andata a rileggermi per bene il pacchettino dei semetti...dovevano essere messi a bagno!! Segreto svelato ed ecco spuntare i primi germogli di China Rose, un germoglio di ravanello rosa, dal gusto vagamente piccante, sapore di ravanello, carnosi, succosi...buonissimi e anche molto ricchi in vitamine, minerali, antiossidanti, pare che abbiano anche proprietà antisettiche! Adesso sono proprio contenta del mio acquisto e la produzione va alla grande, li uso un po ovunque, nelle insalate danno un tocco di brio in più, nelle zuppe, sulla carne...sulla pasta ancora non ho provato...ma vi farò sapere! Naturalmente la produzione è varia, non ho solo germogli di ravanello rosa, sicuramente ho una nuova mania!! Oggi per rimanere in tema salutista vi propongo una zuppa, un borscht, o quasi, perchè l'ho alleggerito parecchio, adatto ai primi freddi e con un colore che mette subito il buon umore!



Borscht a modo mio con panna acida e germogli di China Rose

Ingredienti:
2 rape rosse fresche ( o precotte se non le trovate ) 
1 cipolla rossa
2 o 3 funghi secchi ( io ho usato gli Shiitake che vedete nella foto )
1 spicchio d'aglio
brodo vegetale home made ( no dadi please! )
4 cucchiai di panna acida
germogli di China Rose

Preparazione:
Cominciamo subito dal brodo, credo di averlo già detto, io lo preparo con sedano, carota, cipolla, porro, pomodori, uno spicchio di mela, chiodi di garofano, alloro e qualche grano di pepe nero, quando voglio aggiungere uno sprint in più ci metto anche una falda di peperone, il brodo viene profumato, speziato, buonissimo! Adesso passiamo alle rape, se come me le avete trovate fresche vanno pulite per bene, va tagliato il ciuffo verde e vanno asciugate per bene, se invece le avete precotte passate direttamente alo step successivo! Io di solito invece di bollirle le cuocio in forno in cartocci individuali, cioè chiudo le rape senza pelarle una per volta in un pezzo di stagnola, aggiungendo soltanto un pizzico di sale e le porto a cottura in forno già caldo a 200° per circa 40 - 45 minuti o fino a che punzecchiandole con una forchetta non risultino morbide, le tiro fuori dal forno e appena è possibile toccarle le pelo e recupero tutto il succo e la polpa. Cominciamo ad assemblare la zuppa, in una pentola con 1 cucchiaio d'olio metto a sudare la cipolla finchè non diventa trasparente e morbidissima, aggiungo i funghi secchi fatti rinvenire in acqua, la polpa e il succo delle rape e il brodo vegetale...ora, io non ne metto molto, preferisco aggiungerne se serve, faccio prendere il bollore, aggiusto di sale e pepe e frullo il tutto...e qui è una scelta personale, perchè in realtà andrebbe servita  con le verdure in pezzi...impiatto e in ogni fondina aggiungo una quenelle di panna acida e qualche germoglio, volendo di può aggiungere anche un giro d'olio a crudo...ora vi manca solo un cucchiaio per assaggiare!!
Con questa ricetta partecipo al contest de Cucina di Barbara


mercoledì 26 ottobre 2011

I Profiteroles, il Mar Tirreno e l'MTC


Ultimamente sono sempre in ritardo, io non ho smesso di cercare di rallentare il tempo, ma per adesso ancora nessun risultato, continuerò a provare, chissà se anche in questo caso chi la dura la vince! Questo mese ho davvero rischiato di non fare in tempo, ma non potevo saltarla questa, non dopo aver letto il post di Stefania, se non lo avete ancora letto fatelo, anche perchè il mio racconto ha una certa attinenza con quanto è successo a lei. Io abito vicino al mare, questo l'ho già detto, ma il mare di Latina non è proprio di quelli che tolgono il fiato...o meglio, lo tolgono, ma in un altro senso, la fortuna vuole che siamo vicinissimi a Sabaudia, a San Felice, Sperlonga, Gaeta, a quel tratto di costa dove la macchia mediterranea è rigogliosa e si affaccia su un mare cristallino e su una spiaggia dorata...ok..la smetto...questo per dirvi che appena possiamo scappiamo verso altri lidi. Proprio durante una di queste fughe passiamo davanti ad uno stabilimento che si chiama "Tirreno, mio figlio, quello di mezzo, passando legge questo nome e lì la fatidica domanda..." Mamma, come mai questo stabilimento si chiama Tirreno?" io sapevo che la domanda era di quelle nefaste, di quelle che segnano! Lo so mi prenderete per pazza, ma vi assicuro che non è così, la domanda ormai era stata fatta e attendeva una risposta...e quindi via di spiegazioni e di geografia spicciola, per cui il nome dello stabilimento era in onore del mare che bagna queste coste che si chiama appunto Mar Tirreno, tutto questo corredato da un piccolo disegnino esplicativo delle sponde tirreniche...e voi penserete fin qui che cosa c'è di così strano?? EH! Il silenzio regnava nella macchina, quindi sicura di aver dissipato ogni dubbio a riguardo cerco una stazione radio decente, quando all'improvviso..."Mamma, quindi questo mare si chiama Sabaudia!" Eravamo appena passati davanti al cartello con la scritta "Benvenuti a Sabaudia"!!! Ecco fatto...già prevedo dei 2 in geografia con tanto di convocazioni dalla preside...si perchè nonostante le ulteriori spiegazioni, mappamondi, cartine e simili, lui è ancora convinto che il Mar Tirreno è solo quello che bagna l'omonimo stabilimento!!!
Passiamo alla ricetta che è meglio, stavolta ho scomodato i Grandi, si perchè i bignè sono di Montersino, come da ricetta suggerita da Stefania, il ripieno è la mousse cremosa al cioccolato di Santin e a completare il tutto c'è un caramello al burro salato...erano buonissimi!!!



Profiteroles con mousse cremosa al cioccolato e caramello al burro salato

Ingredienti:
per i bignè: 
vi rimando da lei perchè è stata bravissima e molto precisa nella spiegazione

per la crema inglese ( base della mousse )
50g di rossi d'uovo
30g di zucchero semolato
65g di latte intero
150g di panna liquida
1/2 bacca di vaniglia incisa

per la mousse:
120g di cioccolato Extra Fondente Venchi 75%
170g di panna liquida
112g di crema inglese

per il caramello salato:
100g di zucchero
42g di burro salato ( o di burro + un bel pizzico di sale )
60ml di panna liquida



Preparazione:
Partiamo direttamente a bignè già pronti, tanto come vi dicevo Stefania è stata bravissima e vi rimando a lei per preparazione e cottura dei bignè, io li ho fatti piccolini, diciamo bite-size, perchè mi piacciono di più e perchè trovo che siano più "educati", quindi ho diminuito leggermente il tempo di cottura, li ho fatti raffreddare su una gratella e nel mentre ho preparato la mousse cremosa...si parte da una crema inglese, quindi mettiamo in un pentolino il latte, la panna e la mezza bacca di vaniglia e facciamo scaldare, deve arrivare al limite del bollore, in una ciotola rompere i tuorli, aggiungere lo zucchero e mescolare, senza montarli, adesso bisogna aggiungere il liquido bollente ai tuorli facendo molta, molta attenzione, io lo faccio poco per volta, almeno all'inizio, perchè non essendoci la farina, come per la crema pasticcera, che evita ai tuorli di diventare stracciatella, bisogna fare molta attenzione, una volta incorporati tutti i liquidi, rimettere il tutto sul fuoco e senza smettere di mescolare portate la crema ad una temperatura di 82°, o se non avete un termometro, fino a che la crema non vela il dorso di un cucchiaio...questa è un'operazione che può essere fatta sia direttamente sul fornello, che a bagnomaria, almeno per le prime volte, fino a che non ci si prende un po confidenza aiuta a gestire meglio le temperature. Una volta cotta va fatta intiepidire in fretta, io mi preparo di solito una boule con dell'acqua fredda a fianco, così appena spengo il fuoco e sempre mescolado riesco in fretta a far scendere la temperatura della crema. Passiamo al cioccolato che va fatto sciogliere, io lo faccio a bagnomaria, una volta fuso bisogna incorporarci la crema, quindi pesate la quantità necessaria ( ve ne rimarrà un pochino, ma proprio poca ) e aggiungetela al cioccolato in due o tre volte, mescolando bene ad ogni aggiunta...ora...lasciate raffreddare leggermente questo composto, dobbiamo ancora aggiungere la panna che deve essere semimontata, io mi regolo a schizzi...cioè, appena smette di schizzare ovunque mentre la montate è pronta! Anche l'operazione panna va fatta a più riprese, aggiungete un paio di cucchiaiate di panna al cioccolato, mescolando dal centro amalgamatela velocemente in modo da rendere il più simili possibile i due composti, quindi aggiungete il resto della panna amalgamandola con movimenti dal basso verso l'alto...una volta pronto io ho trasferito la mousse in un sac a poche e l'ho messa a riposare in frigo. E' il momento del caramello...allora...in un pentolino mettere lo zucchero e senza mescolare lasciare sciogliere lo zucchero, fatelo cuocere fino a che non diventa di un color nocciola, in un'altra pentola fondere il burro, deve diventare nocciola anche questo...aggiungerlo allo zucchero bollente, mescolare ed aggiungere anche la panna...occhio, farà mille bolle! Mescolate per bene...e il gioco è fatto! Con il beccuccio del sac a poche ho bucato e riempito i bignè con la mousse, quindi li ho letteralmente inzuppati nel caramello e ho formato la piramide. 
Con questa ricetta partecipo all' MT Challenge di ottobre


lunedì 24 ottobre 2011

Pull-apart bread...un grande...finger food!



Questa settimana cominciamo con qualcosa di salato, approfittando del fatto che l'odore di pesce e di aglio finalmente si è diretto altrove e riesco a sentire profumi e sapori, ho pensato a questo pane...lo trovo simpatico, conviviale, perfetto per un buffet tra amici, per una birretta  e due chiacchiere...o anche per una domenica in famiglia! Ci sono dei cibi che raffreddano l'atmosfera e invece altri che facilitano le conversazioni, questo è proprio uno di quelli! Sarà perchè si mangia con le mani, saranno le spezie, sarà che tra amici basta poco...insomma questo pane funziona! E poi è anche molto divertente da preparare!



Pull-apart bread con salsa di pomodoro piccante
( da una ricetta di The Pastry Affair )

Ingredienti:

3 1/2 cup di farina 
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
2 cucchiaini rasi di sale
2 cucchiaini di lievito di birra essiccato
11/3 cup di acqua tiepida
1 cucchiaino di zucchero
1/4 di cup di burro fuso ( o olio evo )
1 cucchiai di origano
1 cucchiaio di timo
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
4 cucchiai colmi di parmigiano reggiano grattugiato
pepe nero 









Preparazione:
Per prima cosa dobbiamo attivare il lievito, quindi mettiamo una parte di acqua tiepida, lo zucchero e il lievito in una ciotolina, bisogna mescolare bene per far sciogliere il lievito, e poi va lasciato lì per circa 10 minuti o fino a che una schiumetta ricoprirà la superficie...se questo non dovesse succedere buttate via tutto e ricominciate da capo. Nella campana della planetaria mettiamo la farina, il sale, l'olio e l'acqua rimanente, cominciare ad impastare con il gancio a bassa velocità, aggiungere anche il lievito, aumentare un pochino la velocità e impastate per una decina di minuti, finchè non è liscio ed elastico...io ho finito di impastare a mano, l'impasto diventa di seta...una senzazione bellissima! Va messo a lievitare adesso, l'ho unto leggermente di olio e adagiato in una ciotola, ho coperto con un panno e l'ho lasciato raddoppiare di volume, ci vogliono circa due ore. Intanto prepariamo tutto il necessario per la fase successiva...quindi...se avete intenzione di usare il burro, fatelo fondere, a bagno maria, o su fuoco bassissimo, aggiungeteci timo, origano, prezzemolo e un po di pepe nero e tenete da parte in una ciotolina. Preparate anche il parmigiano e la teglia che poi andrà in forno, io ho usato una teglia da 24, che ho imburrato e cosparso di pangrattato. Riprendiamo adesso l'impasto e senza lavorarlo, staccate dei pezzetti di impasto grandi come una noce, rotolateli nella miscela di burro e odori e cominciate a posizionare i pezzetti di impasto in modo circolare, finito il primo strato cospargete con un paio di cucchiai di parmigiano grattugiato, quindi di nuovo palline di impasto, burro ( o olio ) e spezie, fino a finire gli ingredienti, adesso seconda lievitazione, io l'ho lasciato lì per circa 40 minuti, durante i quali ho preriscaldato il forno a 180°. Prima di infornare cospargere la superficie con il resto del parmigiano e via in cottura per circa 30 minuti  o fino a che non sia bello dorato e croccante. Io ho accompagnato questo pane con una salsetta di cipolla, un paio di acciughe dissalate, un peperoncino e della passata di pomodoro fresco. 


venerdì 21 ottobre 2011

Spiral cookies...perchè ottobre è rosa



Arieccola! Mi sono presa una decina di giorni sabbatici, a fare i conti forse è qualcuno in più...comunque, tra compleanni importantisssssimi, cene luculliane e tante soddisfazioni, dovevo prendermi una pausa e disintossicarmi...e cercare di togliermi dalle mani e dal naso l'odore di pesce e di aglio! Intanto contro la mia volontà l'autunno è arrivato, ma come potete ben vedere non mi interessa! Questo è il mio periodo dolce e rosa e quindi invece di foglie cadute, ci sono colori, spirali e taaaaaaaaanta dolcezza :) ok prometto che mi adeguerò presto e l'arancio si impossesserà di me!
Questi biscotti sono stati amore a prima vista, non potevo non rifarli subito, subitissimo e quindi eccoli qui, noi li abbiamo mangiati che erano ancora caldi, con tutto che la frolla calda non è il massimo della goduria...ma sono irresistibili, non trovate??? L'esecuzione è molto semplice, in fondo è un biscotto, dovete solo avere un po di pazienza e lavorare in più fasi, dovrete alternarvi al frigorifero :)



Spiral cookies
da una ricetta di Sprinkle Bakes

Ingredienti: 
Tutti i pesi sono in cup, ma vi ricordo sempre che c'è in alto una simpatica paginetta dove potete facilmente fare delle piccolissime equivalenze!!!

2 cup di farina 00
2 1/2 sticks di burro
2/3 cup di zuchero a velo
1/4 cup di zucchero semolato
1/2 cucchiaino di lievito
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
1 cucchiaino di colorante in gel rosa
2 cucchiai di farina
zuccherini colorati




Preparazione:
In una boule setacciate la farina con il lievito e lo zucchero a velo, aggiungere anche lo zucchero semolato e il sale. Tagliare il burro a pezzetti, fare una fontana nella boule con le polveri e sabbiarle fino ad ottenere delle briciolone, aggiungere l'estratto di vaniglia e amalgamare fino a che il composto non sta insieme in una bella palla...a questo punto dividetelo a metà. La prima metà va avvolta nella pellicola e messa a raffreddare in frigo, alla seconda metà dobbiamo aggiungere il colorante...ora...se il tutto fino ad ora l'avevo fatto a mano, ma adesso il mixer si è impossessato di me...non volevo lavorare troppo la "frolla" e allora con il tasto pulse ho miscelato il colorante e i due cucchiai di farina aggiuntivi al composto, una volta bello rosa, va a fare compagnia al suo compagno bianco nel frigo. Dovranno raffreddare per almeno 40 minuti, quindi vanno stesi separatamente cercando di ottenere dei rettangoli stretti e lunghi piuttosto omogenei, io li ho stesi tra due fogli di carta forno, uno per volta e una volta raggiunta la forma desiderata li ho rimessi a raffreddare in frigo. Una volta ben freddi vanno sovrapposti, lasciando comunque il foglio di carta forno alla base del primo strato...per cui se cominciate con il rosa come me, alla base della frola rosa deve esserci il folglio di carta forno, adagiate sopra al rosa il rettangolo di frolla bianca, rifilate bene il tutto e fate una leggera pressione con il matterello, in modo da far aderire bene i due strati...ora appena la frolla sarà lavorabile, ma ancora abbastanza soda arrotolate il rettangolo fino ad ottenere un cilindro...dal rettangolo che ho ottenuto io ho ricavato due cilindri...non volevo dei biscotti troppo grossi, quindi ho diviso il rettangolo a metà e ho ricavato 2 cilindri...questi cilindri vanno letteramente rotolati negli zuccherini, o nelle codette o nei confettini che avete deciso di utilizzare cercando di farli aderire per bene, poi vanno arrotolati nella carta forno ( io ho usato i fogli di prima ) e messa in congelatore per almeno un paio d'ore, devono essere ben freddi per essere tagliati in rondelle, altrimenti si deformerebbero. Forno a 180° preparatevi 2 teglie con la carta forno...io ho usato sempre gli stessi fogli...tagliate le rotelle di biscotto e posizionatele sulla teglia distanziandole per bene, vanno cotti per circa 10, 12 minuti tenendoli sempre d'occhio perchè non devono colorire, come sempre succede con le frolle quando le tirate fuori dal forno sono morbide, ma con il raffreddamento il burro farà il suo mestiere e renderà i vostri biscotti croccanti e friabili :)
Con questa ricetta partecipo al contest di La ricetta della felicità in collaborazione con ConGusto










lunedì 10 ottobre 2011

Chocolate crepe layer cake...che libidine!


Approfitto di un momentino per augurarvi una buona settimana...e per dirvi che non ce l'ho fatta! Si, perchè quando il maestro chiama, anche se si tratta di junk food io non so resistere e quindi ieri sera puntatina al Mac Drive per assaggiare l'ormai notissimo "Vivace"...avevo delle aspettative, si, avevo delle aspettative, d'altronde come può fallire chi ha creato la cucina italiana moderna, come può fallire chi è stato ed è ancora un esempio di maestria e di genio, di buon gusto e di eccellenza? E infatti l'ho addentato che ero ancora in macchina, precisamente al volante, perchè non volevo che si freddasse...visto mai che poi freddo non è buono...solo che non era buono neanche caldo :( sembravo una bambina...e so anche che è colpa mia, come si può pretendere tanto, in fondo era pur sempre solo un panino e per giunta del Mac...certo non mi aspettavo un prodotto di nicchia, non volevo un panino gourmet...ma almeno che fosse un pelino diverso rispetto agli altri forse si! Polemiche a parte passiamo alla ricetta di oggi che invece è libidine pura, strati di crepes intervallati da una ganache al cioccolato fondente e ad avvolgere il tutto una salsa calda di liquore al cacao...naturalmente home made! 




Chocolate crepe cake con salsa al liquore di cacao
( da una ricetta di 6Bittersweets )

Inredienti:
per le crepes:
5 uova grandi
1 cup di farina
1 1/2 cup di latte
3 cucchiai di zucchero semolato
2 cucchiai di estratto di vaniglia 
2 cucchiai di burro fuso + una noce in più per ungere la padella
per la ganache:
225g di cioccolato fondente extra Venchi
3/4 cup di panna liquida
1/3 cup di caffè espresso
5 cucchiai di zucchero
per la salsa:
115g di cioccolato fondente extra Venchi
3 cucchiai di panna liquida
3 cucchiai di liquire al cacao ( home made )
3 cucchiai di caffè espresso
3 cucchiai di zucchero di canna

Preparazione:
Per le crepes basta miscelare insieme tutti gli ingredienti, io comincio da uova e zucchero, quindi aggiungo la farina, mescolatina veloce e poi tocca al latte e all'estratto di vaniglia, solo per ultimo aggiungo il burro fuso...lascio riposare questa miscela per almeno mezz'ora, quindi armata di pennello e di crepiera si comincia col gioco di polso! Con un pennello ungo leggermente la padellina, poi con un mestolo verso una piccola quantità di pastella nella padella, facendola roteare in modo da distribuirla su tutta la superficie in uno strato sottile, appena i bordi cominciano ad arricciarsi bisogna girarla e farla colorire anche dall'altra parte...si continua così fino a finire tutta la pastella, con queste dosi a me sono venute 16 crepes...la prima viene sempre bruttina, poi ci si prende la mano e si va come dei treni :)
Passiamo alla ganache che come sempre ha bisogno di un po di riposo...bisogna tritare il cioccolato e metterlo in una boule insieme allo zucchero, alla panna e al caffè, questa boule va posta su un pentolino con dell'acqua in leggera ebollizione e con una spatola mescolare il tutto fino a che il cioccolato fondendo non si amalgama a tutto il resto formando una salsa liscia e lucida, salsa che va fatta raffreddare per almeno mezz'ora, mescolando ogni tanto. Appena la ganache è abbastanza fredda, cioè ancora morbida...ma con una certa consistenza, possiamo cominciare a stratificare il tutto, ho ricoperto una teglia rotonda con la pellicola, ho fatto due strati perpendicolari uno all'altro lasciando fuoriuscire della pellicola in eccesso, ho cominciato con la prima crepe, su cui ho spalmato uno strato sottile di ganache, poi un'altra crepe e un altro strato di ganache...così fino a finire gli ingredienti, si finisce con la ganache. Finiti gli strati con la pellicola eccedente ho chiuso tutto e ho messo a riposare la creatura in frigo...ci vorranno almeno un paio d'ore...ore durante le quali si può allegramente preparare la salsa che la accompagnerà. Si procede come per la ganache, in una boule vanno messi tutti gli ingredienti, va posta su una pentola con un paio di dita di acqua bollente e va mescolato bene il tutto fino a che non diventa liscia e meravigliosamente lucida. Non vi resta che fare le porzioni e servire con la salsa calda...libidinoso!!!! Il commento a caldo di mio marito è stato..."con questa ci si potrebbe morire!" :)
Ci vediamo al prossimo post per il liquore al cacao...e anche per l'estratto di vaniglia!
Con questa ricetta partecipo al contest "GLOSSY food" organizzato da GustosaMente GlossyBox.it