venerdì 30 novembre 2012

Un risotto di stagione e la catalogna dell'orto per un contest speciale...


Aggiorno questo mio povero blog sempre con l'affanno e riesco a seguire i vostri sempre meno, so per certo da quello che sbircio ogni tanto dai social che mi sto perdendo moltissimo, mi riprometto sempre di prendermi un po di tempo per me, per oziare, per stuzzicare la fantasia, per aggiungere all'aria che respiro nuovi odori...e lo farò, ma per adesso sono contenta, le mie mani profumano sempre di cibo :) oggi posto un risotto che è un po un esperimento, Sabina mi ha chiesto di parlare delle stagioni, dell'orto e dei cambiamenti e io lo faccio, anche se in ritardo, con grandissimo piacere...l'orto è sempre quello di mio suocero, quello protetto dall'aria di mare solo da un piccolo muretto, quello un po aspro, dove la verdura cresce nella sabbia, che ha bisogno di molta acqua...sarà forse il microclima, quel muretto che lo protegge e gli dona calore, sarà la sabbia, ma quell'orto ha deciso di vivere di vita propria e di fregarsene delle stagioni che cambiano...quest'anno abbiamo raccolto i broccoletti ad agosto per esempio e gli ultimi peperoni la settimana scorsa...poi invece in un angoletto la catalogna cresce rigolgliosa, amara, pungente, eppure tenera nell'interno...lei povera è un po dimenticata, nella campagna romana forse no, ma sempre più spesso si trovano quelle anonime bustine nei super con le puntarelle già pronte e arricciate, che del sapore originale, dei sali minerali e delle vitamine non conservano niente, non ci vuole poi cosi tanto e soprattutto la catalogna si mangia tutta...dove finiscono le foglie esterne?? Ecco nella ricetta di oggi le ho usate entrambe, i germogli croccanti e le foglie esterne, piu amarognole...perchè in fondo di una cicoria si tratta :)


Risotto alla catalogna con puntarelle croccanti

Ingredenti:
1 cespo di cicoria della Catalogna
3 alici sotto sale ( le mie erano piuttosto grandi )
2 o 3 cucchiai di aceto di vino bianco + la stessa quantità di acqua
1 noce di burro
2 cucchiai di olio evo
pepe nero di mulinello
300g di Carnaroli
1/2 bicchiere di vino bianco 
brodo vegetale qb
1 spicchio d'aglio
1 cucchiaino di cipolla rossa tritata
2 o 3 cucchiai di pecorino romano grattugiato



Preparazione:
Cominciamo subito dalla catalogna...lavatela con cura, eliminate la base, si sfoglierà più facilmente e rimarrà intatta la parte interna, lasciate a bagno le foglie verdi esterne e occupiamoci del cuore...i germogli vanno tagliati a metà, quindi in striscioline non troppo sottili e messi a bagno in acqua fredda e ghiaccio in modo che si arriccino...lasciatele a bagno per un'oretta aggiungendo ghiaccio se necessario, vedrete che diventeranno dei riccioli croccantissimi. Passiamo adesso alle foglie esterne, come ho detto più volte preferisco non lessare la verdura a foglia, quindi ho lavato con cura le alici sotto sale nella soluzione di aceto e acqua, in modo da eliminare un po il forte, le mie alici sono autoprodotte, vengono direttamente da Ponza le ho pulite e tenute sotto sale e sotto un peso, per cui il sapore è deciso le ho spinate per bene e le ho fatte sciogliere in una padella con il burro e lo spicchio d'aglio, ho aggiunto le foglie verdi e le ho saltate per un paio di minuti, volevo solo che si ammorbidissero un po, quindi le ho frullate con il frullatore ad immersione procedendo con il pulse, tenete da parte. E adesso risotto, un filo d'olio, la cipolla rossa su fiamma non troppo alta appena la cipolla diventa trasparente alzate la fiamma e tostate il riso...occhio a non bruciare la cipolla...sfumate con il vino bianco e appena dealcolizza, aggiungete poco brodo alla volta, sempre muovendo la padella, fino a portare il riso a cottura. Un paio di minuti prima togliete il riso dal fuoco, mettete un coperchio e lasciate riposare...come avrete notato io non ho aggiunto sale, andremo a mantecare con la salsa di catalogna e il pecorino...sarebbe rischioso aggiungerne! Togliete il coperchio e mantecate con la salsa di catalogna e il pecorino, una macinata di pepe nero a profumare, impiattate e aggiungete i riccioli di puntarelle solo all'ultimo momento, devono rimanere belli croccanti per creare contrasto con la morbidezza del risotto e...buon appetito! :)








Con questa ricettapartecipo al contest di Sabina "In cucina con il Club delle Cuoche Voglia di orto Maramao perchè sei morto?" in collaborazione con la scuola di cucina del Club delle Cuoche, Pentole Agnelli e il pastificio Spinosi