mercoledì 29 giugno 2011

Finger ravioli...è estate!


Si lo so è vero...di nuovo ravioli, anche se quelli dell'ultimo post non erano proprio ravioli...comunque...questa è un'idea carina per un finger food all'italiana, per un buffet o addirittura per un appetizer, magari accompagnata da una bollicina! Io li ho trovati molto buoni, tengono anche la croccantezza, quindi volendo potete prepararli in anticipo e solo all'ultimo poggiarli sulla salsa. Si prestano anche a moltissime variazioni, l'importante è che il ripieno sia già cotto, altrimenti non avrà tempo di farlo in cottura. Oggi scappo...il mare mi attende, ieri la prima scottatura della stagione, adesso posso davvero dire che l'estate è cominciata! :)




Ravioli finger food

Ingredienti:
pasta fresca all'uovo ( la mia ricetta la trovate qui )
pomodorini pachino semidry
provola affumicata di bufala
basilico ( io ho usato quello rosso )
olio per friggere ( io uso l'extra vergine d'oliva )
salsa di pomodoro fresco
cipolla rossa
basilico ( verde stavolta )


Preparazione:
Comincio subito dicendovi che volutamente non ho messo le dosi in questa ricetta, molto dipende dai gusti personali, parliamo della salsa di pomodori per esempio, io solitamente faccio un mix di pomodori diversi per bilanciare la dolcezza e l'acidità, quindi niente zucchero nella salsa, ma assaggiando i prodotti che usate riuscite ad avere una salsa perfetta. In questo caso ho usato i datterini dell'ormai famosissimo orto di mio suocero che hanno una spiccata nota acidula, ma sono molto profumati e li ho "calmati" aggiungendo dei pomodori ramati ben maturi ma ancora sodi, ora...so che quello che sto per dirvi vi farà gridare all'eresia, ma io uso un procedimento tutto mio...in una pentola capace e dai bordi alti, senza nessun grasso di base, aggiungo su fiamma vivace tutti i pomodori tagliati a metà, dopo 3 o 4 minuti, o appena sono appassiti, li passo al passaverdure, facendo attenzione a lasciare sul fondo l'acqua di vegetazione che hanno rilasciato, in questo modo velocizzo decisamente un processo un po lunghetto, cioè...taglio a croce, sbianchimento, via la pelle, tagliarli a quarti e via i semi e l'acqua e poi passaverdure. Finiamo la salsa, io faccio un fondo con un filo d'olio una cipolla rossa tagliata in 4 e i gambi del basilico, lascio soffriggere ed aggiungo il passato di pomodori, lascio sul fuoco proprio qualche minuto, la salsa non deve bollire, deve conservare tutto il profumo del pomodoro crudo, aggiusto di sale e fuori dal fuoco le foglie di basilico. Passiamo ai ravioli, ho tirato la sfoglia fino ad uno spessore 7 quindi ho messo nel centro un pezzetto di provola afumicata ben sgocciolata, un pomodorino semidry e una foglia di basilico rosso, ho chiuso sigillando bene i bordi e facendo in modo di eliminare l'aria, si procede così fino a finire gli ingredienti. Di solito ne faccio di forme diverse, perchè trovo che vivacizzino molto il tutto...appena pronti vanno fritti ad immersione, quindi olio generoso, fino a doratura...occhio che scuriscono in fretta, quindi regolate bene la temperatura dell'olio, un piccolo passaggio su carta assorbente e se li mangiate subito fate un fondo di salsa su cui poggerete il raviolino, altrimenti lasciateli all'asciutto! 


lunedì 27 giugno 2011

Lasa-raviolo a km 0


...a chilometri zero se non contiamo quelli che ho fatto per annaffiare l'orto! Dovete sapere  che mio suocero ha un bellissimo orto a cui dedica moltissime attenzioni e che gli da dei frutti ottimi nonostante il terreno non sia dei più fertili, anzi, è un terreno sabbioso e in più il mare è molto, molto vicino per cui basta un po di vento e la salsedine fa fuori tutto...io sono convinta che la natura premia la dedizione! Sta di fatto che mio suocero è in vacanza e che io ho notoriamente un pollice marrone scuro, quindi adesso che lui non c'è e che ha lasciato me a prendersi cura del suo orto il mio livello di stress è decisamente aumentato...poi dicono che il giardinaggio rilassa! Era ormai quasi sera, il momento era quello giusto per andare ad annaffiare, ho preso le mie ciabattine, aperto l'acqua e seguendo attentamente le istruzioni che mi aveva lasciato mi sono trovata con i piedi bagnati e pieni di terra, le infradito erano diventate dei blocchi unici con la terra sottostante, tanto che facevo fatica a camminare e in più c'era una rametto di pomodoro che continuava a solleticarmi e io tutte le volte balzavo indietro terrorizzata...sono convinta anche che la natura mi prende in giro, quelle piante ridevano di me! Giorno 1 l'orto era ancora rigoglioso. Giorno 2...armata di scarpe consone, di repellente per i milioni di zanzare, cestino in una mano, annaffiatoio nell'altra...sembravo Lara Croft....ho affrontato quelle sfrontate! Ne sono uscita con dei bellissimi pomodori datterini, rossi e dolcissimi, con delle zucchine romanesche con fiore annesso e con un bel mazzetto di basilico, sia rosso che verde...anche stavolta è andata bene :)


Lasaraviolo con zucchine, datterini e basilico

Ingredienti:
per la sfoglia:
200g di farina00
100g di semola rimacinata
3 uova + 2 tuorli
qualche foglia di basilico
per il ripieno:
4 zucchine romanesche
20 pomodori datterini
200g di panna acida
1 cipolla rossa
la scorza grattugiata di un lime
basilico rosso
sale, pepe


Preparazione:
Cominciamo naturalmente dalla pasta...non mi dilungo troppo, il procedimento è sempre lo stesso, fontana uova, tuorli, sale, va lavorata a lungo e messa a riposare almeno un ora prima di stenderla. Dopo il riposo possiamo passare a stenderla, io ho usato una nonna papera e sono arrivata ad uno spessore 7, quindi sottile ma ancora consistente, ho ottenuto una striscia di pasta rettangolare, a questo punto ho poggiato sulla prima metà del rettangolo le foglie di basilico, ho ripiegato la seconda metà sulle foglie e ho ripassato di nuovo attraverso la macchina, ricominciando dallo spessore 5 per arrivare poi di nuovo a 7, non resta adesso che tagliare la pasta in modo da formare delle piccole sfoglie da lasagna,  in ognuna ci deve essere una foglia di basilico...io ho usato quello rosso, ma con quello verde o con delle foglie di prezzemolo va bene lo stesso. Ho fatto bollire dell'acqua, in cui avevo messo un filo d'olio e ho cotto le sfogliette, poi le ho raffreddate in acqua e ghiaccio e asciugate. Passiamo adesso alla verdura...niente di più facile...ho fatto con le zucchine una dadolata molto piccola, che ho saltato in padella con un filo d'olio, la cipolla tagliata sottile, sale e pepe...ho lasciato le zucchine al dente. Con i pomodorini ho fatto lo stesso, li ho tagliati in quarti e poi via in padella con un filo d'olio, i gambi del basilico e un pizzico di sale, appena appassiscono un po vanno tolti dal fuoco. Poco prima di assemblare ho lavorato la panna acida in modo da ammorbidirla, ci ho aggiunto la scorza del lime...e siamo pronti per comporre i piatti, quindi una sfoglia, una quenelle di panna acida, dei dadini di zucchina e qualche pomodorino, poi di nuovo sfoglia, panna, zucchine e pomodorini e di nuovo sfoglia per finire...e il gioco è fatto!

venerdì 24 giugno 2011

Kakiage Soba...ed è di nuovo MTC


Si, è di nuovo MT Challenge! Questo mese sono in ritardo rispetto al solito, ma ho dovuto lottare con delle emozioni che ho ritrovato dentro di me, che per fortuna non sono sopite, ma che ogni volta sono una sorpresa. Ho mangiato questo piatto in un ristorante giapponese a Bali 3 anni fa, ricordo come fosse ieri il commento del marito scettico..." Maaaa...c'è anche una pizzeria dove andare dopo vero??" e invece entriamo in questo locale e una signora talmente eterea da sembrare un angelo ci fa togliere le scarpe, le ripone in un contenitore e ci accompagna al nostro tavolo. Ricordo ancora la sensazione del tatami sotto le piante dei piedi...meraviglioso...col marito che continuava ad incalzare dicendomi "seeee...con quei piedi adesso fai scappare tutti!", ma l'atmosfera era talmente rilassante che anche fare finta di niente era un gioco da ragazzi...le luci, la musica, l'unico rumore era la lama del coltello del maestro di sushi, anche le chiacchiere erano dolcissimi bisbigli, tutto intorno era grazia...noi eravamo elefanti, ma anche per gli elefanti c'è speranza! E' stata una serata bellissima, leggera, ma molto intima, spensierata, ma complice...non so come spiegarvi, in questi casi ci vorrebbe la chimica a risolvere gli enigmi. Dopo vari assaggi si sushi e sashimi arrivano in tavola dei noodles sistemati con cura su una collinetta di ghiaccio e da un lato una ciotolina di tsuyu, un brodetto a base di dashi, salsa di soia e mirin, il maestro di sushi in un inglese poco comprensibile ci spiegò che questo piatto tradizionalmente di serve a capodanno, nella versione calda, fatta di tanti passaggi freddo-caldo-croccante, nella versione più estiva, invece, i noodles sono serviti sul ghiaccio e il brodo è freddo, da un lato queste piccole frittelline di sole verdure, perchè l'equilibrio non si può rompere...la perfezione è fragile.



Kakiage soba...in versione estiva

Ingredienti:
1 carota piccola
6 fagiolini
1 zucchina
65g di farina per tempura + 1 cucchiaio
95g di acqua freddissima
olio di semi di arachide
1 pizzico di fiore di sale di cervia
1/2 tuorlo
2 tazze di acqua + 2 cucchiai di dashi in polvere, 1 cucchiaio di mirin, 1 cucchiaio di salsa di soia
100g di soba noodles



Preparazione:
Ho cercato di seguire la ricetta tradizionale, per quanto tradizionale poteva essere una cucina giapponese a Bali, ma quella serata è stata perfetta, quindi quella è tradizione per me! Detto questo ho cominciato preparando il brodo, quindi in un pentolino metto l'acqua, appena diventa abbastanza calda, aggiungo anche stemperandolo bene, il dashi, il mirin e la soia, appena arriva ad ebollizione tolgo dal fuoco e faccio raffreddare completamente, quindi trasferisco il brodo in una ciotola e la posiziono su del ghiaccio. Passiamo ai noodles...vanno bolliti come una classica pasta nostrana, una volta cotti, vanno passati sotto l'acqua fredda e tenerli da parte....ora è tempo di frittura...io ho seguito i dettami del cuore e ho tagliato le verdure in bastoncini, li ho quindi cosparsi di farina, ho eliminato le eccedenze...un attimo di attenzione...deve essere chiaro che le verdure devono essere ben asciutte, altrimenti intorno alle verdure si forma una specie di poltiglia...prepariamo la pastella stemperando la farina ben setacciata con una miscela di tuorlo e acqua fredda, questa miscela va aggiunta alla farina e mescolando velocemente formare una pastella piuttosto liquida. Questa operazione deve essere fatta velocemente, altrimenti ci perdiamo l'alchimia di caldo e freddo! Riscaldate bene l'olio...e qui altra precisazione...se non avete una wok, una padella a bordi alti va bene comunque, molto importante è anche la quantità di olio, proprio come l'acqua per la cottura della pasta, io di solito provo la temperatura immergendo uno stecchino di legno, se tutto intorno si formano delle bollicine l'olio è pronto per la frittura, immergete un "mazzetto" di verure per volta nella pastella, avvolgete bene le verdure con la pastella e con le bacchette immergete il "mazzetto" nell'olio, non lasciatelo per i primi 10 secondi, questo aiuterà a tenere bene insieme le verdure...di nuovo una precisazione...le temperature di cottura sono fondamentali, se è troppo caldo colora la pastella ma rende gommoso l'interno, se è troppo poco caldo la inzuppa...una volta pronte le frittelle passatele su carta da cucina per eliminare l'olio in eccesso, ma se sarete stati bravi sarà pochissimo e passiamo a comporre il piatto...come vi ho detto i noodles andrebbero serviti su un letto di ghiaccio pilè, per comodità io ho servito la zuppa ben fredda in cui ho immerso i noodles soba e sopra per completare l'armonia e i contrasti si adagiano le frittelle di verdura.
Con questa ricetta partecipo al MT Challenge di giugno

mercoledì 22 giugno 2011

Muffin alle ciliegie...perche le donne amano i dolci!


Continuiamo con un altro dolcetto, uno di quelli da colazione, ma anche da spuntino, da fame improvvisa, da dopo cena...e da umoraccio perchè no! Mi è capitato di leggere proprio ieri di un mini-contest che ha indetto CorradoT, l'argomento è proprio la propensione di noi donne a pubblicare più ricette di dolci che di primi piatti, è stata una folgorazione, io non ci avevo mai fatto caso, epure io sono una di quelle che dice in giro di non essere una golosa, perchè in effetti è così...ma andando indietro le ricette dolci non sono così poche! Ci penso da ieri, ma una risposta ancora non me la sono data, perchè almeno per me non esiste una programmazione, dipende molto da come mi sveglio la mattina, o da quello che mi succede urante il giorno, che si trasforma poi in quello che mangio...cucinare mi riconcilia con tutto. Ieri per esempio ero un istrice...avrei potuto lanciare aculei a chiunque...poi mi sono guardata in giro e...frusta e bastardella alla mano ho preparato la colazione per stamattina...e candore fu! Avevo delle bellissime ciliegie, ormai le ultime della stagione e complice anche una vecchia rivista di Donna Hay e un vasetto di yogurt in scadenza ecco servita la colazione! Piccola annotazione, la ricetta originale prevedeva l'uso di lamponi e sour cream, io l'ho adattata alle mie esigenze e ho usato ciliegie e yogurt.


Muffin alle ciliegie e cioccolato bianco

Ingredienti:
300g di farina 
165g di zucchero
2 uova
240g di yogurt
la scorza grattugiata di 1 lime
150g di cioccolato bianco tritato
2 cucchiaini di lievito
80ml di olio
200g di ciliegie denocciolate




Preparazione:
Cominciamo preriscaldando il forno a 180°, prepariamo gli stampini...stavolta invece di usare la classica teglia da muffin ho usato degli stampini alti, che di solito uso per la panna cotta a strati, li ho imburrati e coperti con carta forno, con queste dosi mi sono venuti 9 muffin piuttosto grandi. In una boule ho setacciato la farina con il lievito, ho aggiunto lo zucchero e l'ho tenuta da parte. In un'altra ciotola ho mescolato insieme le uova, lo yogurt, la scorza di lime e l'olio, ho versato tutto nella ciotola con la farina, mescolata veloce giusto per amalgamare, quidi ho aggiunto anche il cioccolato tritato e le ciliegie, mescolato ancora e ho versato il composto ottenuto a cucchiaiate negli stampini fino a tre quarti della loro altezza e ho infornato per circa 40 minuti...ma forse ci sarà voluto qualche minuto in più, proprio perchè gli stampini che ho usato erano alti.

lunedì 20 giugno 2011

Crostatine al mojito...adults only!








E' ufficiale...non ho più il fisico! Vi avevo raccontato della nostra nuova avventura, il chiosco, il mare, l'aperitivo...ebbene, venerdì scorso abbiamo innaugurato anche la stagione ballereccia, è stata una serata bellissima, decisamente al di sopra di ogni nostra più rosea aspettativa, solo che verso le tre, mentre intorno a me c'erano un migliaio di ragazzi sgambettanti, io ero devastata...ma continuavo a mantenere un certo contegno...verso le quattro, mentre ancora se la sgambettavano io lottavo contro gli occhi che si chiudevano...morale della favola sono andata a dormire che era già giorno e mentre tornavo verso casa con gli occhiali da sole e le gambe che mi reggevano a fatica ero certa che i giorni successivi sarebbero stati disastrosi! Ci sono voluti tre giorni per riprendermi...addirittura sabato avevo dei seri problemi di comprensione...aiuto!!!
Veniamo alla ricetta adesso, preparata proprio pensando ad una contaminazione tra bar e cucina, complice anche la menta profumatissima che cresce nell'orto di mio suocero...ho "rivisitato" una ricetta trovata su una vecchia rivista di Donna Hay, lei aveva proposto una crostata al limone...io ci ho aggiunto lime, menta, rhum e zucchero di canna...ed ecco il mojito in un morso!



Crostatine al Mojito

Ingredienti:
per la frolla:
300g di farina 00
160g di burro 
2 cucchiai colmi di zucchero di canna
2 cucchiai di acqua
per il ripieno:
120g di panna 
3 uova
1 cucchiaio di farina di riso
1 cucchiaio di rhum bianco
60ml di succo di lime e la scorza dei lime che spremete
50g di zucchero
qualche foglia di menta 


Preparazione:
Cominciamo dalla frolla che ha bisogno di riposo, in questo caso ho usato un mixer per la pasta, ma volendo si può fare anche a mano, io ho messo tutto nella campana del frullatore e con la funzione pulse ho lavorato brevemente fino a formare dei bricioloni, a questo punto ho aggiunto l'acqua poco per volta fino ad ottenere una palla, che ho avvolto in pellicola e messo a riposare in frigo. Ci vorrà almeno un'oretta, ho imburrato degli stampini da crostatina, li ho rivestiti con la frolla, l'ho bucherellata e riempita di pesetti e ho cotto i gusci in bianco a 180° per 10 minuti, poi li ho estratti, ho eliminato i pesi ( o i fagioli ) e ho infornato nuovamente per altri 5 o 6 minuti...non spegnete il forno...prepariamo il ripieno...anche in questo caso niente di complesso, basta mettere tutto insieme e mescolare fino a che non è tutto ben amalgamato, aggiungete anche le foglie di menta tritate, versate un po del composto in ogni guscio ed infornate a 150° per 20 minuti, o fino a che il ripieno non è ben fermo. Dovrebbero raffreddarsi completamente prima di essere mangiate...io vi comfesso che non ce l'ho fatta e ne ho addentata una ancora calda...era veramente buonissima!

venerdì 17 giugno 2011

Scialatielli con pomodorini gratinati, alici marinate e cipolla caramellata



Torniamo alle ricette, dopo due post di foto e racconti del weekend in costiera si torna in cucina, ma con un piatto vagamente partenopeo...giusto per non allontanarsi troppo ;) 
E' un piatto semplice e anche di facile esecuzione, ma il mix di sapori ci ha conquistati! Certo avrò scoperto l'acqua calda...ma una scoperta è pur sempre una scoperta, no? Scherzi a parte questo è uno di quei piatti nati dalla voglia di cucinare, ma senza avere bene in mente cosa fare...vagavo per la cucina con un mestolo in mano, tra frigorifero e dispensa...dispensa e frigorifero, ma niente, cominciavo a diventare nervosa...o forse lo ero già e avevo bisogno di girare dei mestoli in pentola...comunque...mentre ero lì con la nuvoletta degli "sgrunt" sulla testa fa capolino dalla porta mio suocero con un cestino di vimini pieno di bellissimi pomodorini ciliegia a km 0, decisamente biologici e belli da morire...ecco l'anello mancante! Il piatto poi ha preso forma da se, un ingrediente alla volta come fosse un puzzle!


Scialatielli com pomodorini gratinati, alici marinate e cipolle caramellate


Ingredienti:
per 4 persone

400g di scialatielli
500g di pomodorini ciliegia
6-7 cucchiai di panko ( o di pangrattato )
alici marinate
1 cipolla rossa
1 cucchiaio di zucchero
1 limone
origano, maggiorana, timo, pepe nero
olio extravergine





Preparazione:
si comincia dalle alici, siccome ne ho parlato proprio di recente non vi annoio di nuovo, per il procedimento date una sbirciatina qui. Passiamo quindi ai pomodorini, io li ho tagliati in due e li ho messi a sgocciolare in un colino per circa 30 minuti con la parte tagliata rivolta verso il basso, intanto avevo preparato la mia teglietta con un filo d'olio, la cipolla tagliata a spicchi non troppo grossi, l'ho cosparsa di zucchero, una macinata di pepe nero e un pizzico di sale e ho infornato la teglia in forno già caldo a 180° per i primi 10 minuti, poi ho alzato la temperatura a 220° per caramellare gli zuccheri, bastano 3 o 4 minuti, una volta pronta togliete gli spicchi dalla teglia altrimenti si attaccano. Nella stessa teglia...che casalinga ragazzi!...ho sistemato i pomodorini con la parte tagliata stavolta rivolta verso l'alto, li ho spolverati con le erbe aromatiche che avevo mescolato, un pizzico di sale, un giro d'olio e infornato a 180° per 15 minuti, poi li ho tirati fuori e ho messo su ogni pomodorino un pizzico di panko e un po di buccia grattugiata di limone, ancora un giro d'olio e ho infornato di nuovo alzando la temperatura a 200° per 5 minuti. Una volta fuori dal forno li ho tolti dalla teglia e lasciati da parte...vedrete che nella teglia saranno rimasti i succhi dei pomodori, con le erbe aromatiche, il panko...insomma per farvela breve non vi sognate di metterla a lavare, ci servirà per condire la pasta....ops...la pasta...dobbiamo buttare la pasta! Di solito questo formato ci mette un po a cuocere...appena al dente scolatela direttamente nella teglia, mantecate per bene, facendo assorbire alla pasta tutti i profumi, quindi impiattate e finite il piatto con dei pomodorini gratinati e delle alici marinate...buonissimo!
Con questa ricetta partecipo al contest di Cucinando con mia sorella 



mercoledì 15 giugno 2011

La Torre del Saracino...che esperienza!


Sono due giorni che provo a scrivere questo post, per raccontarvi la bellisima serata che ho passato insieme a Silvia, Giò, Emanuela, Corrado e i miei vicini di sedia Dario, Romina e il piccolo Flavio. Parto proprio dall'inizio...saranno state le venti ed eravamo tutti nella hall dell'albergo aspettando dei piccoli bus che ci avrebbero portato alle destinazioni scelte, la giornata era stata piovosa, niente tuffo "a bomba" in piscina, ma la serata ci stava regalando un tramonto meraviglioso e il Vesuvio si lasciava fotografare, tra una chiacchiera e un'altra ecco che arriva il nostro bus, destinazione Gennaro Esposito, non stavo nella pelle. L'autista con il piede pesantino ci ha scaricato dopo neanche 10 minuti in un parcheggio fatiscente, ci fa scendere e fa per andarsene...eravamo preoccupatissimi, ci aveva mollato davanti ad una pizzeria che si chiamava " O' Saracino "...na noooooo....noi dobbiamo andare alla Torre del Saracino! Dario era l'unico ottimista ed effettivamente superato il parcheggio arriviamo su una bellissima passeggiata sul mare e proprio lì l'ingresso dell'Eden! 


Entriamo e ci fanno accomodare al tavolo, ci servono acqua, grissini, dei tarallini piccolissimi e come benvenuto un pezzo di treccia di bufala innaffiato da un Franciacorta...sapevo che sarebbe stata una serata fantastica!


Dopo poco lo chef esce a darci il benvenuto e nonostante la compostezza iniziale il foodie che è in noi si è lasciato andare e via con le foto! Io mo vergognavo troppo e sono rimasta seduta buona buona al mio posto :) Il viaggio stava per cominciare, lo chef ci ha presentato il primo piatto Aliciotti con pane croccante e pesto Sorrentino...




Aliciotti con pane croccante e pesto sorrentino

...si continua con un piatto pieno di colore e di profumo, che ha lasciato tutti a bocca aperta, un involtino di cozze e ricotta con pomodorini secchi e pesto...un equilibrio perfetto, la nota sapida era contrastata perfettamente dalla dolcezza e la cremosità della ricotta


Involtino di cozza e ricotta con pomodorini secchi e pesto

...e poi...un peperoncino di fiume ripieno di murena su zuppetta di agrumi e julienne di calamaro...paradisiaco! Io sono una fissata con il calamaro e solitamente sono anche moooolto polemica perchè in cottura si rovina facilmente, bene quel calamaro era fantastico, morbido, ma ancora resistente alla masticazione, saporito, leggermente viscoso...fantastico!


Peperoncino di fiume ripieno di murena su zuppetta di agrumi e julienne di calamaro



...siamo ancora agli antipasti...naturalmente tutte queste portate erano accompagnate da un vino e non l'ho fotografata, ma nel piattino del pane alla nostra sinistra ogni tanto veniva poggiata una frittellina caldissima di fiori di zucchina e basilico...mi sentivo coccolata e intanto le chiachiere continuavano e la serata scivolava via veloce...altro antipasto...un raviolo di spada con battuto di pomodorini secchi e scarola

Raviolo di spada con battuto di pomodori secchi e scarola

...vi ho già presentato il mio amore per le alici, la vista di questo piatto mi ha folgorata!

Alice in carpione ripiena di alice marinata su passatina di fave

...e qui si continua con l'eccellenza...passatina di fagioli di Controne con ostrica, battuto di fave e dadolata di pomodoro...


passatina di fagioli di Controne con ostrica, battuto di fave e dadolata di pomodoro

...pronti per i  primi piatti...cominciamo da un risotto che lo chef ci ha portato e spiegato personalmente, si trattava di un risotto mantecato al limone con triglia e alghe...uno dei miei piatti preferiti, la nota profumata dei limoni di costiera arrivava nel finale, meraviglioso!

Risotto mantecato al limone con triglia e alghe

...e poi...io non mangio coniglio, ma in questa occasione ho fatto un'eccezione...se lo chef presenta il coniglio il coniglio si DEVE mangiare! Questi sono dei raviolini con genovese di coniglio...mi ripeto lo so...ma erano fantastici...e contrariamente a quanto si possa pensare incredibilmente leggeri.



...qui manca un piatto...scusate ma volevo mangiarlo bollente, ci ha presentato una zuppetta di pesci e piccoli crostacei con della pasta mista, per cercare di spiegarvelo meglio direi che era una specie di bisque...MAMMAMIA!
Arriviamo ai secondi...trancio di tonno scottato con verdurine, passatina di fave e pesto mediterraneo...ragazzi il tonno si scioglieva in bocca ! Devo dire che a questo punto della cena ho sentito il bisogno di alzarmi per qualche minuto in modo da redistribuire i solidi ingeriti anche in lunghezza!!! e dopo questo tonno meraviglioso è stato il turno di un petto di piccione alle ciliegie...

Tonno scottato con verdure e passatina di fave
...e quindi i dolci...il famosissimo babbà di Vittoria con crema e fragoline, un sorbetto di fiordilatte e verbena con salsa alle amarene e un bicchierino...di pannacotta, biscotto alle noci e mousse di limone....poi ci hanno portato quei piatti di piccola pasticceria...ma che dico piccola...minuscola! La maestria con cui ogni dettaglio di quei dolcetti era curato ci ha lasciato di stucco...riuscite a vedere quanto è sottile la pasta frolla di quelle tartellette alla frutta?? Pazzesco! 
Siamo stati decisamente coccolati fino all'ultimo quando dopo il caffè e dopo aver pagato ci siamo accorti che l'autista del nostro bus ci aveva allegramente lasciato a piedi...tanto che lo chef ha chiamato la società...e ce ne hanno mandato un altro! Una serata meravigliosa sia per il cibo che per la bellissima compagnia...grazie a tutti!

Il babbà di Vittoria con crema e fragoline

Pasticceria mignon

Sorbetto al fiordilatte e verbena con salsa di amarene

martedì 14 giugno 2011

Gente del Fud...molto più di un semplice incontro


...tanti blogger, tanti appassionati di cibo, di profumi, di armonie di sapori e anche di flash, mise en place e chincaglierie, eppure partendo da una semola eccellente e dai racconti di una voce appassionata, questo gruppo di foodies è stato riportato alle origini, all'odore della terra, alla sostenibilità, all'artigianato, quello lontano dagli artifici di pubblicità e televisione, quello che passa dal lavoro di uomini coraggiosi, di occhi  che sanno ancora guardare lontano, di buon senso. Questo è Gente del Fud, è territorio, salvaguardia, condivisione, senza ostentazione, senza vanità, senza troppi inutili fronzoli...mi sono innamorata di questo progetto, per cui ne sentirete parlare spesso! Sono tornata da Sorrento con un entusiasmo tutto nuovo, con la voglia di mettermi subito al lavoro, è stato un weekend pieno di emozioni, di volti nuovi, di tante voci, pieno di macchine fotografiche e sorrisi...ho imparato moltissimo e posso dire senza esitazione di essere veramente contenta di aver conosciuto persone straordinarie...anche se sono molto timida e tante di quelle che avrei voluto avvicinare sono rimaste lontane, anche se tante parole sono rimaste solo nella mia testa...vorrà dire che il prossimo passo sarà imparare a dirle!


...e poi la visita al pastificio, le trafile, i setacci più grandi che io abbia mai visto, i silos, l'acqua, le temperature e l'attenzione ai particolari...



...perchè no, una pasta non è uguale all'altra...ma questa è un'altra storia! Come un'altra storia è la cena di sabato sera, ho tante foto, tanti sapori, una compagnia fantastica...non vedo l'ora di raccontarvela!...ops...non vi ho detto che sono stata da Gennaro Esposito ;)








venerdì 10 giugno 2011

Millefoglie con alici marinate e verdure grigliate...un gioiello nel piatto


E' già venerdì, manca poco alla partenza e io come sempre sono ancora in altissimo mare, anche considerando il fatto che quando ci muoviamo siamo una squadra di calcetto e preparare tutti non è proprio un'operazione velocissima...in più mi hanno commissionato una torta per 50 persone con cui combatto da ieri e che deve essere pronta per stasera...dove vado?? Vado a Sorrento, la Gente del Fud mi aspetta...e aspetta tante altre blogger che come me parteciperanno a questo weekend/evento organizzato da Garofalo...lunedì vi sommergerò di foto, di visi, di sole e di tanta tanta pasta! Parliamo un po del piatto di oggi...ho dichiarato apertamente e più volte anche il mio amore incondizionato per le alici, mi piacciono veramente moltissimo e le preferisco, insieme alle triglie, addirittura ai pesci di pezzature molto più grandi, in questo piatto le ho marinate e condite con delle scorzette di agrumi e le ho accompagnate con delle verdure arrostite in forno...un filino di olio a crudo, qualche goccia di pesto di pistacchi e ne viene fuori un piatto degno di un re! 





Millefoglie di alici marinate e verdure con pesto al pistacchio

Ingredienti:
per le alici:
alici
succo di limone
aceto di vino bianco
sale
prezzemolo
aglio
peperoncino
la buccia gratugiata di un'arancia, di un lime e di un limone
pepe nero in grani

1 peperone rosso
2 zucchine romanesche
1 melanzana
basilico
pesto di pistacchi
pomodorini secchi sott'olio
olio, sale e pepe nero




Preparazione:
La preparazione delle alici è un po lunga, ma il risultato finale vi ripagherà dell'attesa...come sempre dico, se il vostro gentilissimo pescivendolo vi pulisce le alici, vi siete risparmiate un po di lavoro, io preferisco farlo da sola, per cui eviscero le alici le apro al libro ed elimino la lisca centrale, vanno lavate bene sotto l'acqua corrente, soprattutto la parte della pancia, per eliminare tutto il sangue, quindi vanno messe a macerare in una soluzione di succo di limone, aceto e sale, dovranno rimanere in frigo coperte per un paio di giorni. Passato questo tempo vedrete che saranno diventate bianche e sode, possiamo passare a condirle...di solito ne faccio parecchie, quindi le metto in un contenitore rettangolare a strati e per ogni strato di alici aggiungo del prezzemolo tritato, delle lamelle di aglio ( io le faccio ben visibili, in modo da poterle eliminare facilmemte ), dei grani di pepe nero, un pizzico di peperoncino in scaglie e un giro d'olio in cui avevo precedentemente messo le scorze degli agrumi. Incoperchio e lascio insaporire per almeno un paio d'ore...tempo durante il quale si prepararano facilmente le verdure, che una volta montate e tagliate...a nastro le zucchine, a falde i peperoni e a rondelle le melanzane...vanno posizionate in un unico strato su una teglia e condite con dell'olio, sale, pepe e infornate a 250° per una decina di minuti o fino a che non avranno assunto un bel colore dorato. Adesso non resta che comporre la torre...io comincio sempre dalla melanzana, è la vedura delle fondamenta, molto stabile ;) quindi alici sgocciolate, una foglia di basilico, un paio di nastri di zucchina, poi di nuovo alici e basilico, quindi peperone e ancora alici, guarnite il piatto con qualche pomororino e qualche goccia di pesto di pistacchio..e il gioco è fatto!

mercoledì 8 giugno 2011

Pudding di riso alla vaniglia con cioccolato e insalatina di arance...la metamorfosi


Ormai sono invischiata fino al collo in questo gioco/reality che si sono inventate quelle matte di Naso da Tartufo, la sfida precedente ha visto la mia squadra vincere e quindi questa settimana ci hanno  messo in difficoltà...con l'inganno direi! Il fatto è che appena finita la scorsa sfida con il candore di un Putto alato ci è stato chiesto..."ragazze qual'è il vostro cavallo di battaglia?" e a me cosa è venuto in mente di rispondere??? anche dopo lunghe riflessioni c'è da dire...i risotti a base di pesce! E secondo voi quale è stato il tema della sfida? Tutto il contrario di tutto...cioè partendo dal cavallo di battaglia, trasformare il dolce in salato e viceversa eliminando meno ingredienti possibile...un dramma! Ve lo immaginate voi uno spicchio d'aglio caramellato??? o un polipetto affogato nel cioccolato??? NO...lo so che state pensando..."però si può fare!", no non si può fare! E siccome non mi piace cucinare cose che poi non ho il coraggio di assaggiare, ho preferito andare un po sul classico, su un dessert decisamente avvolgente, si forse è poco estivo, ma con tutta la pioggia di questi giorni direi che si può fare! Tanto per invogliarvi creo un minimo di ambientazione...è una serata con tantissime stelle, una di quelle notti talmente belle che perfino la luce della luna è troppo forte, niente zanzare, aria freschetta, il gelsomino del vostro giardino ha un profumo meraviglioso, dopo una cenetta preparata con cura, avete sorseggiato un vino bianco frizzantello, vivace, tutto intorno le uniche luci sono quelle delle candele che sono sistemate intorno al perimetro del vostro giardino ( o del vostro balcone...o del vostro salotto...fa lo stesso ), è il momento del dolce e...deve essere un dolce al cucchiaio e poi il cioccolato, il liquore, la cremosità, ci saranno anche degli effetti speciali perchè le arance andranno flambate...beh...il resto tocca a voi! 




Pudding di riso alla vaniglia con cioccolato e inalatina di arance al Cointreau

Ingredienti:
100g di riso io ho usato il Carnaroli Extra Acquerello
500ml di latte intero
50g di zuccheto
1 baccello di vaniglia
100g di cioccolato fondente fuso
100ml di panna liquida
la buccia grattugiata delle arance
2 arance
4 cucchiai di Cointreau
2 cucchiai di zucchero di canna
qualche foglia di menta




Preparazione:
In un pentolino possibilmente con il fondo pesante mettere il riso, il latte, lo zucchero e i semi del baccello di vaniglia, portate a bollore, abbassate la fiamma e lasciate cuocere per 22/25 minuti, mescolando di tanto in tanto per non far attaccare il riso sul fondo. Durante la cottura potete dedicarvi alle arance che andranno pelate a vivo...io faccio questa operazione sopra una ciotola per raccogliere il succo che inevitabilmente fuoriuscirà...riunite tutti gli spicchi privi della membrana in una boule e aggiungete il Cointreau, lo zucchero di canna e le foglioline di menta, tenendo da parte le più belle per la decorazione. Torniamo a controllare il riso, che contrariamente al solito dovrà essere ben cotto, ma non spappolato...deve comunque mantenere la sua forma, una volta cotto aggiungere la buccia grattugiata e il succo delle arance, la panna semimontata e mescolare delicatamente, sistemare il pudding nel piatto, aggiungere un bel cucchiaio di cioccolato fuso e da un lato posizionate le arance che andranno "accese" poco prima di essere portate in tavola...altrimenti addio effetto flambè!
Con questa ricetta partecipo alla terza sfida di Naso da Tartufo's Kitchen