tag:blogger.com,1999:blog-70164897543850524822024-02-08T03:44:34.485+01:00Greta's cornerGretahttp://www.blogger.com/profile/12799883313984768444noreply@blogger.comBlogger327125tag:blogger.com,1999:blog-7016489754385052482.post-1915982154405780752017-04-11T08:55:00.000+02:002017-04-11T08:55:18.422+02:00Gnocchi di robiola al tartufo con guanciale e asparagi grigliati per il Calendario del Cibo Italiano <div style="text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhozICKiWEAK1UB6B_OQNLOmnphSkcvViZ69S_WDKNzp8fZE6p-OXbuSfCBWNIIfMHxhFPd5p256rUj01lYfT0oqb3El3z5_Amtj9y0QATVFCTsGBl9Z4XF9FLA4IfL43M92RtbIpKFdro/s1600/unnamed-4.jpg" imageanchor="1"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhozICKiWEAK1UB6B_OQNLOmnphSkcvViZ69S_WDKNzp8fZE6p-OXbuSfCBWNIIfMHxhFPd5p256rUj01lYfT0oqb3El3z5_Amtj9y0QATVFCTsGBl9Z4XF9FLA4IfL43M92RtbIpKFdro/s400/unnamed-4.jpg" width="300" /></a></div>
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Come siete messi col cambio di stagione? Io sono un disastro, ad agosto ho ancora in giro maglioni di lana e cappelli, sono una disordinata cronica. Poi ho trovato la cucina e il suo rigore, ho trovato la possibilità di essere una pazza misurata :D ho trovato la possibilità di incanalare la mia passione, comunque tornando al cambio di stagione nel mio frigo è già tutto in ordine, messe da parte le verdure invernali ho aperto le porte alla primavera e allora che asparagi siano! </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXJls8VBfaQGC9eXx6AzI4jvvFXW9exqNkFD22Al8IyHor3YvKIMolwaWMraJQQkjvsrp_OZH_gDK9xg8znlAImAvNTJ25AxN0gKUbtzmslhyphenhyphenN1fdMKXR8WlaQh8hc8QoqOuCNMdezDgI/s1600/unnamed-2.jpg" imageanchor="1"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXJls8VBfaQGC9eXx6AzI4jvvFXW9exqNkFD22Al8IyHor3YvKIMolwaWMraJQQkjvsrp_OZH_gDK9xg8znlAImAvNTJ25AxN0gKUbtzmslhyphenhyphenN1fdMKXR8WlaQh8hc8QoqOuCNMdezDgI/s400/unnamed-2.jpg" width="300" /></a></div>
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<b>Gnocchi di robiola al tartufo con guanciale e asparagi grigliati </b></div>
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<b><br /></b></div>
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<b>Ingredienti:</b></div>
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per gli gnocchi</div>
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350 gr di robiola al tartufo </div>
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1 uovo L </div>
<div style="text-align: left;">
100/120 gr di farina </div>
<div style="text-align: left;">
1 pizzico di sale</div>
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per il condimento </div>
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300 gr di asparagi al netto degli scarti</div>
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100 gr di guanciale </div>
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pepe nero di mulinello </div>
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olio extravergine di oliva </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqBYvVUBEmUMnNetRKnIjaN6MlBJNSnGpXtLUskV5uKLcGcx6PPDA_Sgysdi4Lm6ArfYjqqalAnwreJxSdJBtBBhjX93C_ufoZSo0nupTLIgoEMYpoAsLbrK9SEzLAD9baiWHG7pVrafM/s1600/unnamed.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqBYvVUBEmUMnNetRKnIjaN6MlBJNSnGpXtLUskV5uKLcGcx6PPDA_Sgysdi4Lm6ArfYjqqalAnwreJxSdJBtBBhjX93C_ufoZSo0nupTLIgoEMYpoAsLbrK9SEzLAD9baiWHG7pVrafM/s400/unnamed.jpg" width="400" /></a></div>
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<b>Preparazione:</b></div>
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Questa è una ricetta delicata, gli ingredienti conservano la loro individualità pur mescolandosi insieme, perciò in questa ricetta come per molte altre la stagionalità è fondamentale. </div>
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Veniamo alla ricetta, come vi dicevo è molto semplice, tempo totale di preparazione circa 30 minuti.</div>
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In una ciotola mescolate la robiola al tartufo con l'uovo sbattuto, aggiungete la farina un cucchiaio alla volta, cominciate ad impastare il composto aiutandovi con un cucchiaio di legno pulito, appena sta insieme passate alla spianatoia leggermente infarinata fino a formare una palla. Non fatevi prendere la mano aggiungendo troppa farina o diventeranno duri, ci vorrà più tempo per cuocerli e perderete il sapore fresco della robiola. Dalla palla di impasto tagliate delle fette, ogni fetta formerà un cilindro, ogni cilindro degli gnocchi, i miei sono piuttosto grossi, ma scegliete pure la forma che più vi piace, ricordatevi durante un eventuale riposo di poggiarli su un piano ben infarinato o coperto di semolino. Passiamo adesso agli asparagi, vanno sbianchiti in acqua bollente per un paio di minuti, quindi passati in acqua e ghiaccio per bloccare la cottura e fissare il colore. Riscaldate una griglia o una bistecchiera, deve essere molto calda altrimenti perdiamo il vantaggio sul colore che virerà sul marrone, dobbiamo evitarlo! Passate sulla griglia gli asparagi per 1 minuto o fino a che non sono ben grigliati, quindi tagliateli in pezzetti lasciano intere le punte. In un padellino mettete a sudare il guanciale fino a che non perde il suo grasso e diventa croccante, quindi scolatelo e scartate il grasso residuo. Cuocete agli gnocchi in acqua bollente salata, quindi ripassateli in padella con un filo d'olio extravergine, gli asparagi e il guanciale, allungate con un paio di cucchiai di acqua di cottura per legare, aggiustate di pepe e servite. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_ZLypzKEH_xPS27RxtmdsqcAAlvOUjXGRSEVFCY3wOG07D1hlzttJH7c1Gc7GhpSu8PZrSQrluNVkNOXgG61IepvJJ5FmVzfrbCuFGbCfbe66Ja2Xhtvf6c3uDUDZZNEG8PjiORL1zaU/s1600/unnamed-5.jpg" imageanchor="1"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_ZLypzKEH_xPS27RxtmdsqcAAlvOUjXGRSEVFCY3wOG07D1hlzttJH7c1Gc7GhpSu8PZrSQrluNVkNOXgG61IepvJJ5FmVzfrbCuFGbCfbe66Ja2Xhtvf6c3uDUDZZNEG8PjiORL1zaU/s400/unnamed-5.jpg" width="373" /></a></div>
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Con questa ricetta lascio il mio contributo alla giornata dell'asparago e al Calendario del Cibo Italiano, buona primavera in tavola :)</div>
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Gretahttp://www.blogger.com/profile/12799883313984768444noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7016489754385052482.post-2736779827604876202017-02-25T19:24:00.005+01:002017-02-26T10:59:24.439+01:00Il pollo fritto, me e l'MTC<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNr-f38jYImji6WdvQT0qEXC3bjg2Pd1VKxYEgK-C-ndCbSj4PEz4sEjgPzgwyYCNILyhIv7aXCv2TMcGcaEjPGG82Sm_TAbCIUBpwfgsbkWiO028FzMYQaktDCFJilRE5D6Biathmi_Y/s1600/unnamed-3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNr-f38jYImji6WdvQT0qEXC3bjg2Pd1VKxYEgK-C-ndCbSj4PEz4sEjgPzgwyYCNILyhIv7aXCv2TMcGcaEjPGG82Sm_TAbCIUBpwfgsbkWiO028FzMYQaktDCFJilRE5D6Biathmi_Y/s400/unnamed-3.jpg" width="355" /></a></div>
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<br /></div>
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Sono mesi che non scrivo e sicuramente anni che non lo faccio con passione e, sicuramente, se non fosse per Alessandra per questa community e poche, poche altre persone per cui nutro un profondissimo rispetto prima ancora che un sincero affetto non sarei ancora qui oggi a scrivere su questo blog. La cucina è ancora la mia vita e se possibile lo è ancora di più, tutto è cambiato dalle prime volte che ho calcato questi "palcoscenici", troppo poco è cambiato invece nel modo di fruirne. È colpa mia lo so, ma non mi sento a mio agio, la cucina per me è diventata rigore, metodo, tecnica. Capisco che per molti è ancora divertimento, un modo per distendere i nervi dopo brutte giornate o solo un modo per veicolare una passione e capisco anche che magari friggere un pollo sembra una cosa da fare con leggerezza perché in fondo è solo una frittura. Per me non è più così. Una frittura ha la stessa importanza di una meringa, di una sette veli, di un eclaire perfetto. La cucina ad occhio non mi appartiene più, ma non per questo sto qui a sentenziare su chi la vede diversamente, sono solo punti di vista, per alcuni, per me è lavoro! Detto questo mi scuso se in qualche modo vi sono sembrata saccente, o esagerata, o la maestrina di turno, ma non sperimentare non mi diverte più. </div>
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<b>I cosci di pollo fritti</b></div>
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Alias </div>
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<b>Pollo marinato in aceto di ribes affumicato con legno di ciliegio, panatura all'italiana con barbabietole laccate alla senape accompagnate da senape homemade alla birra e pickles di puntarelle </b></div>
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Ci vuole più tempo a scrivere il titolo che a descrivere tutta la ricetta <span style="font-family: ".apple color emoji ui"; line-height: normal;">😂😂</span> </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgeJJZkSyo7juVTXvMheJwLtSDXmccY2Ha2cra2YeTxP6DdDNvckwCAYDcLm9s_YX37oUqbICKD5OwxYSwWqZ_I2XaJfH0c2P2I6JOuHrPTSRXIXxF-LYAUdhArYviH836T_irSAbN2xQI/s1600/unnamed-1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgeJJZkSyo7juVTXvMheJwLtSDXmccY2Ha2cra2YeTxP6DdDNvckwCAYDcLm9s_YX37oUqbICKD5OwxYSwWqZ_I2XaJfH0c2P2I6JOuHrPTSRXIXxF-LYAUdhArYviH836T_irSAbN2xQI/s400/unnamed-1.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="color: #454545; font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 12px; line-height: normal; min-height: 14px;">
<br /></div>
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Non mi dilungo perché altrimenti non arrivate alla seconda riga. Procederò come se procedessi alla mise en place, quindi come se adesso cucinassimo insieme per giorni! Fate conto di rimanere qui con me per i prossimi due giorni. Oggi allora cominciamo con le barbabietole, e faccio subito una considerazione, avrei potuto essiccarle e ridurle in farina, ma mi sono complicata la vita ed ho deciso di laccarle a fine processo spennellandole con un mix di senape e miele, perché ripensando alla ricetta finale mi mancava un po' di piccante e la senape faceva al caso mio. Sto già divagando! Cominciavamo dalle barbabietole, le ho affettate a circa 3mm di spessore e le ho essiccate a 45 gradi per 12 ore cambiando l'ordine dei cassetti per un paio di volte, quindi le ho spennellate con il miele e la senape e riacceso l'essiccatore sempre a 45 gradi per altre 5 ore, rigirandole dopo due ore e mezza e laccando anche l'altro lato. </div>
<div style="color: #454545; font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 12px; line-height: normal;">
Non avete l'essiccatore? Non c'è problema! Usate lo stesso metodo che usate per cuocere le meringhe, forno al massimo, spegnete, infornate la placca con le fettine di barbabietola spegnete il forno, lasciate un piccolo spiraglio per permettere all'umidità di fuoriuscire e andare a dormire, sicuramente il giorno dopo ci sarà bisogno di dargli un'altra "bottarella" rigirando le fettine ma vedrete che verranno perfette. Stessa cosa per laccarle dall'altro lato. Vi sembrerà una cosa da pazzi, in realtà se ci riflettete bene vi prenderà pochissimo tempo e nella costruzione della ricetta farà la differenza. Mentre le fettine sono lì nel sollazzo pensiamo anche alla senape, niente di più facile, basterà riunire tutti gli ingredienti in un barattolo sterilizzato, chiudetelo e riponetelo in frigorifero, ricordatevi solo di agitarlo un paio di volte al giorno. Ho marinato in aceto di ribes, quindi vediamo insieme come prepararlo; non è altro che un principio di macerazione, ho messo a bagno in aceto di mele un pugno di ribes lavati e ben asciugati, li ho lasciati nell'aceto per 24 ore, naturalmente the more the better quindi più li lasciate lì a bagno poi trasferiranno colore e profumi all'aceto. A questo procedimento aggiungo un altro modo per trasferire l'odore di fumo, direttamente preso in prestito dal mondo della miscelazione, ho abbrustolito sulla fiamma due pezzi di legno di ciliegio che ho poi mesi a bagno nell'aceto insieme ai ribes, promettetemi che proverete! </div>
<div style="color: #454545; font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 12px; line-height: normal;">
Siamo sempre al giorno uno e le barbabietole stanno seccando, l'aceto sta riposando e la senape inizia a diventare tale. </div>
<div style="color: #454545; font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 12px; line-height: normal;">
Giorno due!</div>
<div style="color: #454545; font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 12px; line-height: normal;">
Passiamo alla marinatura del pollo, io lavoro sempre a temperatura ambiente, e parlo sia di pollo che di ingredienti che agiranno su di esso, quindi pollo fuori dal frigorifero almeno un'ora prima di cominciare a lavorare, è pollo con osso quindi lo steso impegno che ci vuole per far riscaldare la carne fino al cuore durante la cottura dovete averne per farlo arrivare a temperatura ambiente, si parla di un rapporto intimo dategli tempo! Ho marinato solo in aceto in purezza per cui è stata una marinatura veloce per non dare il via a nessuna cottura, in una ciotola di vetro ho coperto i cosci di pollo con l'aceto, lasciando cadere anche qualche frutto, io li ho pestati leggermente e lasciati tutto lì a bagno per circa un'ora e mezza o fino a tre, se riuscite rigirateli ogni tanto. Step 3 le puntarelle sott'aceto, la ricetta è la stessa che della <a href="http://www.mtchallenge.it/2017/02/10/pickles/" target="_blank">Fede</a> che trovate sul sito MTC, l'amaro è spesso trascurato nei piatti, io trovo che esalti perfettamente le acidità e tutte le sensazioni di freschezza. Ho tagliato le cime delle puntarelle a metà, in quattro quelle eccessivamente grandi quindi le ho invasate proprio come trovate scritto nel post. Il riposo in frigo è durato circa sei ore. Ci avviciniamo alla frittura, fino ad ora ho parlato naturalmente solo della mia versione, quella creativa perché per l'altra versione ho usato la splendida ricetta di <a href="http://www.mtchallenge.it/2017/02/05/mtc-n-63-la-ricetta-della-sfida/" target="_blank">Silvia</a>, quindi scolate i cosci sale marinate, sia dall'aceto che dal latticello e lasciateli ad asciugare su una gratella per circa una mezz'ora. </div>
<div style="color: #454545; font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 12px; line-height: normal;">
<br /></div>
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Mentre i cosci sono lì a riposo prepariamoci alla panatura, io vi dico la verità dopo aver provato il metodo del sacchetto di Nigella nessuno mi convincerà mai a tornare indietro! Ho preparato due sacchetti, nel primo ho messo solo farina, nel secondo le barbabietole laccate e un pugno di farina e le ho pestate lasciando dei pezzi un po' più grandi. </div>
<div style="color: #454545; font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 12px; line-height: normal;">
Ci siamo allora ultimi tocchi e il piatto è pronto, io ho frullato leggermente la senape per darle corpo, ma non ho filtrato perché mi piaceva leggermente crunchy, ho scolato le puntarelle e le ho condite con un paio di cucchiai d'olio. Ci siamo! Panate i cosci, il primo va passato prima nell'uovo e poi tuffato nel sacchetto con la barbabietola, premete per far aderire bene i pezzetti, l'altro coscio va messo direttamente nel sacchetto con la farina. Mettere su l'olio è l'ultima cosa da fare, come già sapete io friggo in extravergine e misuro la temperatura con un termometro, non perché sono una fighetta ma perché la cucina è rigore. Non friggo oltre i 160 gradi perché questa sarà una cottura prolungata, per i miei cosci per esempio ci sono voluti 20 minuti a 150 gradi. Come vi dicevo nel gruppo io faccio sempre riferimento alla temperatura di sicurezza che per il pollo con l'osso è tra i 78 e gli 82 gradi al cuore, questo mi permette di essere assolutamente sicura che il pollo che sto servendo è cotto, non c'è bisogno di fare prove! </div>
<div style="color: #454545; font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 12px; line-height: normal;">
Per la ricetta di Silvia, vi lascio alla sua descrizione che trovate <a href="http://www.mtchallenge.it/2017/02/05/mtc-n-63-la-ricetta-della-sfida/" target="_blank">qui</a><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwE0Xekf3ttupxlz_C8xAK3p6XITnVWTYYyOdx9auBFo9pUz2HDMYGFImvLrNTjqLZf9qRI_oGj3ckNHiRqHPm6tITBHdZEEKCB64KayjbIbHvGU_eFbNWqrmJqMgXqXLC3lRgI7Qllxo/s1600/unnamed-2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwE0Xekf3ttupxlz_C8xAK3p6XITnVWTYYyOdx9auBFo9pUz2HDMYGFImvLrNTjqLZf9qRI_oGj3ckNHiRqHPm6tITBHdZEEKCB64KayjbIbHvGU_eFbNWqrmJqMgXqXLC3lRgI7Qllxo/s400/unnamed-2.jpg" width="300" /></a></div>
<br /></div>
<br />
<div style="color: #454545; font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 12px; line-height: normal;">
A questo punto cosa aggiungere, scolate i cosci asciugateli salateli e godeteveli! Non voglio rompere le scatole anche col sale ma la prossima volta vi beccate pure quello! </div>
<div style="color: #454545; font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 12px; line-height: normal;">
<br /></div>
<div style="color: #454545; font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 12px; line-height: normal;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQrUza5BGkjXDdO7MrSuyYLEEdWMVDyiaecjLPYVG0IM_2fhUnLF_YBHqnRqKikZDiU_TpxbVKSZvRPhmV2R2Gxf6KJt4o6EfZwW4PzTrNpbTISVxzPeouKeqnuHAh2OObooUGn6ZOTn0/s1600/unnamed.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="398" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQrUza5BGkjXDdO7MrSuyYLEEdWMVDyiaecjLPYVG0IM_2fhUnLF_YBHqnRqKikZDiU_TpxbVKSZvRPhmV2R2Gxf6KJt4o6EfZwW4PzTrNpbTISVxzPeouKeqnuHAh2OObooUGn6ZOTn0/s400/unnamed.jpg" width="400" /></a></div>
<br /></div>
<div style="color: #454545; font-family: 'Helvetica Neue'; line-height: normal; text-align: center;">
<b>Ingredienti: </b></div>
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<b><br /></b></div>
<div style="color: #454545; font-family: 'Helvetica Neue'; line-height: normal; text-align: center;">
<b><br /></b></div>
<div style="color: #454545; font-family: 'Helvetica Neue'; line-height: normal; text-align: left;">
<span style="font-size: x-small;">6 cosci di pollo</span></div>
<div style="color: #454545; font-family: 'Helvetica Neue'; line-height: normal; text-align: left;">
<span style="font-size: x-small;">1 litro di olio extravergine di oliva</span></div>
<div style="color: #454545; font-family: 'Helvetica Neue'; line-height: normal; text-align: left;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="color: #454545; font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 12px; line-height: normal;">
<b>per le barbabietole laccate:</b></div>
<div style="color: #454545; font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 12px; line-height: normal;">
2 barbabietole tagliate a fettine</div>
<div style="color: #454545; font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 12px; line-height: normal;">
2 cucchiai di miele di acacia</div>
<div style="color: #454545; font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 12px; line-height: normal;">
2 cucchiai di senape alla birra</div>
<div style="color: #454545; font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 12px; line-height: normal;">
un po di pazienza!</div>
<div style="color: #454545; font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 12px; line-height: normal;">
<b>per la senape alla birra:</b></div>
<div style="color: #454545; font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 12px; line-height: normal;">
50 gr di senape in grani ( io non avevo i grani di senape neri ma li avessi avuti avrei fatto metà e metà ) </div>
<div style="color: #454545; font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 12px; line-height: normal;">
50 ml di aceto di mele ( se non potete mangiare le mele l'aceto di riso è perfetto ) </div>
<div style="color: #454545; font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 12px; line-height: normal;">
150 ml di birra bionda ( io ho usato una lager ) </div>
<div style="color: #454545; font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 12px; line-height: normal;">
1 cucchiaino di curcuma ( mi serve per il colore ) </div>
<div style="color: #454545; font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 12px; line-height: normal;">
1 cucchiaino di miele di acacia </div>
<div style="color: #454545; font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 12px; line-height: normal;">
la punta di un cucchiaio di peperoncino di Cajenna </div>
<div style="color: #454545; font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 12px; line-height: normal;">
<b>per l'aceto di ribes:</b></div>
<div style="color: #454545; font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 12px; line-height: normal;">
150 gr di ribes </div>
<div style="color: #454545; font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 12px; line-height: normal;">
due chips di legno di ciliegio</div>
<div style="color: #454545; font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 12px; line-height: normal;">
500 ml di aceto di mele ( o di riso ) </div>
<div style="color: #454545; font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 12px; line-height: normal;">
<b>per le puntarelle in salamoia: </b></div>
<div style="color: #454545; font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 12px; line-height: normal;">
500 gr di puntarelle </div>
<div style="color: #454545; font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 12px; line-height: normal;">
+ <a href="http://www.mtchallenge.it/2017/02/10/pickles/" target="_blank">la ricetta di Fede per la salamoia </a></div>
<div style="color: #454545; font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 12px; line-height: normal;">
<b>per la panatura:</b></div>
<div style="color: #454545; font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 12px; line-height: normal;">
1 uovo intero</div>
<div style="color: #454545; font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 12px; line-height: normal;">
2 cucchiai di farina</div>
<div style="color: #454545; font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 12px; line-height: normal;">
barbabietole laccate </div>
<div style="color: #454545; font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 12px; line-height: normal;">
<br /></div>
<div style="color: #454545; font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 12px; line-height: normal;">
<br /></div>
<div style="color: #454545; font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 12px; line-height: normal;">
Con questa ricetta partecipo all'<a href="http://www.mtchallenge.it/2017/02/05/mtc-n-63-la-ricetta-della-sfida/" target="_blank">MTC n° 63 ovvero del pollo fritto </a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoFQbncKS4FJh7A1L8ZFJSWsTXZPmekwNww4425VgEPqSJS7X3X-U2BjtrNOFIcTj7y8Z4J08Kk3lwEeZZt3HHhHOVPIvpf-_4eq4oWL-rZnwWCyfP2Va7VDIHhzCg8VGC0Ht5ntSHFLY/s1600/banner_sfidadelmese_n63-1200x573.jpg" imageanchor="1"><img border="0" height="152" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoFQbncKS4FJh7A1L8ZFJSWsTXZPmekwNww4425VgEPqSJS7X3X-U2BjtrNOFIcTj7y8Z4J08Kk3lwEeZZt3HHhHOVPIvpf-_4eq4oWL-rZnwWCyfP2Va7VDIHhzCg8VGC0Ht5ntSHFLY/s320/banner_sfidadelmese_n63-1200x573.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="color: #454545; font-family: 'Helvetica Neue'; font-size: 12px; line-height: normal;">
<br /></div>
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<br /></div>
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Gretahttp://www.blogger.com/profile/12799883313984768444noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-7016489754385052482.post-70424911086110787922016-03-10T19:34:00.000+01:002016-03-10T19:34:59.204+01:00Le braciole alla messinese, una ricetta di famiglia<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1hhwvCbn6n3f2RwXbzwD-koPdIrLYxPSbP49flDUKUwAulngctvFUGK84iP8s8KFu7rnJBv9mId7JTVN18tMJkwJRfjfIHoleQjuU6Ngu1L5vDYbM3Hj8kMij-3IfclFwmU09Avu2G8Y/s1600/IMG_7754.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1hhwvCbn6n3f2RwXbzwD-koPdIrLYxPSbP49flDUKUwAulngctvFUGK84iP8s8KFu7rnJBv9mId7JTVN18tMJkwJRfjfIHoleQjuU6Ngu1L5vDYbM3Hj8kMij-3IfclFwmU09Avu2G8Y/s640/IMG_7754.jpg" width="430" /></a></div>
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<span style="text-align: left;"><br /></span></div>
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<span style="text-align: left;">Riporto alla luce vecchie foto e do vita a vecchi post per il <a href="http://www.aifb.it/calendario-del-cibo/giornata-nazionale-degli-involtini-alla-messinese/">calendario del cibo di Aifb</a>, che oggi celebra la giornata nazionale delle braciole messinesi, <a href="http://www.polpettapop.com/">Alessandra Petteni alias Polpetta Pop</a> ci porta in questo viaggio lungo una ricetta. Per me sono cibo della memoria, delle risate di bambina, delle abitudini che una volta sembravano macigni, ma col tempo diventano tenerezze, diventano certezze, diventano quegli odori che continui a ricercare.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Queste braciole sono state per anni il secondo piatto di tutte le mie domeniche, nessuna esclusa, diciamo che mai fanno parte delle mie ossa! Come spesso succede però da quando mio nonno non c'è piu questa tradizione si è un po persa, quale occasione migliore di questa giornata per riprendersela!</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjnhZ2jjUGOafGaESEPBpAny_fwzC6pKprp7nwyVkOWPyaQo0psO_3FewUVpAYyDWYPIh1kcd4P1pW3efR1S5mvJm6uPdXMZKiGOvg7bekX5DlECirKzp2rXnXEruD-ELflYDis7hWWJA/s1600/IMG_7760.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjnhZ2jjUGOafGaESEPBpAny_fwzC6pKprp7nwyVkOWPyaQo0psO_3FewUVpAYyDWYPIh1kcd4P1pW3efR1S5mvJm6uPdXMZKiGOvg7bekX5DlECirKzp2rXnXEruD-ELflYDis7hWWJA/s640/IMG_7760.jpg" width="428" /></a></div>
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<b><i>Braciole messinesi </i></b></div>
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la ricetta completa la potete trovare <a href="http://gretascorner.blogspot.it/2012/02/braciole-messinesiper-riappropriarsi.html">qui</a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtdTMcYN28vvkyPlYhjSOjGg7RnQN0KAmZtAqCUbAjoVfgkDGjYwU2hx8BcCq7hrS36t3jOUM2X1-Bbfyrx8TsVCetgFuSJgoeYjbFl7p4QblVNLlmm-dKfx_MOU8a_hISYxo-L60uDBg/s1600/IMG_7761.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtdTMcYN28vvkyPlYhjSOjGg7RnQN0KAmZtAqCUbAjoVfgkDGjYwU2hx8BcCq7hrS36t3jOUM2X1-Bbfyrx8TsVCetgFuSJgoeYjbFl7p4QblVNLlmm-dKfx_MOU8a_hISYxo-L60uDBg/s640/IMG_7761.jpg" width="428" /></a></div>
<br />Gretahttp://www.blogger.com/profile/12799883313984768444noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7016489754385052482.post-25057990755973104742016-02-22T19:09:00.002+01:002016-02-22T21:06:36.905+01:00L' Oca Giuliva per l'MT Challenge 54<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4Dk53o5HfB5V3hQiZDsnbh7r84TF5kEIdEe1ApstH-gpmbrp7qglW5gMo3Mmr73GbWRnsWSlh6iErwIxBiiFrkUc4ks2WszLDo_qogRhBn0PQcR6GfTHG5Ayw96hBoTOFEYEc0r9AiWA/s1600/IMG_7508.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4Dk53o5HfB5V3hQiZDsnbh7r84TF5kEIdEe1ApstH-gpmbrp7qglW5gMo3Mmr73GbWRnsWSlh6iErwIxBiiFrkUc4ks2WszLDo_qogRhBn0PQcR6GfTHG5Ayw96hBoTOFEYEc0r9AiWA/s640/IMG_7508.JPG" width="480" /></a></div>
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Parlavo nell'ultimo post per MT Challenge dell'identità della mia cucina, della ricerca e dei miei gusti, del Vichingo terrone che alberga nella mia testa e della confusione che tutto questo genera all'apparenza, in realtà mi sento centrata in questo mio essere fuori di testa! Questo piatto è arrivato pian piano, un elemento alla volta e cresciuto nel tempo. Sono partita dall'idea di un piatto affumicato, che riuscisse a coinvolgere tutte le papille gustative, sono partita da una carne non usuale e una cottura che mi sta dando tantissime soddisfazioni, per cui coscio d'oca e affumicatura a legno di cedro, l'ingrediente principale però non è né la carne né la cottura, l'ingrediente principale sarà il miele, alimento meravigliosamente versatile scelto da <a href="http://burro-e-miele.blogspot.it/2016/02/mtc-54-la-ricetta-della-sfida-di.html">Eleonora e Michael</a> come protagonista della sfida di questo mese. E come entra in gioco? Entra in gioco con eleganza accompagnato da messer Agro e cavalier Amaro! Vi avviso la parte "tecnica" sarà lunga per cui vado subito al sodo altrimenti tutto il post lo leggeranno solo in due! :D anche perchè da 36 anni ormai so per certo che le mie mani parlano molto meglio di quanto la mia voce riesce a fare, per cui vi chiedo perdono da subito e vi chiedo di scrivermi se quanto sto per scrivere non sarà esaustivo, in fondo solo solo un vichingo terrone!</div>
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjW_NLjz1TxsrUc9sEkF2SxQ-GcTLRFTuwelRTvyB4pYXGJAV_AJ0YFbMRibN4i39kqIIjZbbwZs7jnPCRAWyHEYfjILL8ZTYWOoIYfdLi9Ri7MEVisXS5VzC48jTl7Qki4Y3j2k3sgm40/s1600/IMG_7509.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjW_NLjz1TxsrUc9sEkF2SxQ-GcTLRFTuwelRTvyB4pYXGJAV_AJ0YFbMRibN4i39kqIIjZbbwZs7jnPCRAWyHEYfjILL8ZTYWOoIYfdLi9Ri7MEVisXS5VzC48jTl7Qki4Y3j2k3sgm40/s640/IMG_7509.JPG" width="480" /></a></div>
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<br /></div>
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<b>Coscio d'oca affumicato al legno di cedro, con carpaccio d'ananas, agro di more al lampone, molecola di miele di marasca e foglie di catalogna</b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><br /></b></div>
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<b><br /></b></div>
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<b>Ingredienti:</b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<i><b>per la marinatura a secco del coscio d'oca: </b></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
500 gr di sale in fiocchi ( o sale grosso )</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
150 gr di zucchero</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
1 cucchiaio di pepe nero</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
1 cucchaio di semi di senape</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
1 foglia di alloro</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
1/2 cucchiaino di noce moscata</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
1 coscio d'oca da 300 gr circa</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<i><b>per l'affumicatura:</b></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
trucioli di legno di cedro rosso</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
trucioli di legno di faggio</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
1 anice stellato</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
zeste di 1 limone</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<b><i>per l'agro alle more:</i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
200 gr di more</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
3 cucchiai di aceto di lampone</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
1 cucchiaino di miele di marasca</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<b><i>per le molecole di miele:</i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<b><i>per la base:</i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
50 gr di miele di marasca ( runny honey)</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
50 ml di acqua minerale a basso contenuto di calcio</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
1 gr di alginato di calcio </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<b><i>per il bagno di calcio:</i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
500 ml di acqua </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
4 gr di lattato di calcio</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<b><i>per bilanciare il piatto:</i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
foglie di catalogna</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
200 gr di ananas tagliato a carpaccio</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
pepe della jamaica ( o pepe nero se non lo avete )</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
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<br /></div>
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLzs3gyRoqXKOC_9OE75cwV-brIdQ_U7zH2U8bTkEp-7bAFDCJB7mF-eWZ8RSlx0J_FhMT7_nVxT51ZtJlXKEzwM3hWUlXcIWIpsjgGpwIMo7qVZ_Z5Ue1PVE2LUMv9i8-YliNikouiOM/s1600/IMG_7510.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLzs3gyRoqXKOC_9OE75cwV-brIdQ_U7zH2U8bTkEp-7bAFDCJB7mF-eWZ8RSlx0J_FhMT7_nVxT51ZtJlXKEzwM3hWUlXcIWIpsjgGpwIMo7qVZ_Z5Ue1PVE2LUMv9i8-YliNikouiOM/s640/IMG_7510.JPG" width="480" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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<b><i>Preparazione</i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><i><br /></i></b></div>
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A dispetto del titolo questa è una ricetta semplice, che ha solo bisogno di attenzioni, sempre più spesso la mia cucina mi somiglia e allora è come nella vita, i caratteri difficili hanno solo bisogno di un'attenzione in più, quindi conoscendomi ed essendo cosciente della poca propensione all'apertura che mi contraddistingue, ho deciso di dividere questa parte "tecnica" in paragrafi, per essere sicura di dirvi proprio tutto quello che ho da dire, senza, perdonate la sfacciataggine, vergogna alcuna. </div>
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<br /></div>
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</div>
<ol>
<li style="text-align: justify;"> <b><i>La Salatura</i></b> - questo è il primo degli step da affrontare, sicuramente non è l'unica strada che potete seguire, ma è quella che ho seguito io per ottenere esattamente il risultato che vedete in foto. Volevo avere un risultato simile al prosciutto, ma senza stagionatura, per cui vi spiego, la carne del mio coscio al termine dell'affumicatura era ben ferma, con un colore bruno, ma il grasso si presentava ancora morbido, succulento. La fase che precede l'affumicatura è essenziale, dalla decisione che prendete in questo momento dipenderà il risultato finale; potreste eseguire una salatura ( che è quello che vedremo insieme ), potreste procedere con una marinatura, o con una salamoia. Io volevo ottenere un prodotto asciutto, per cui la preventiva "conservazione" nel sale è stata la mia scelta. Cominciamo dal sale, io ho usato dei fiocchi, ma un sale grosso va più che bene; ho pestato le spezie in un mortaio, ma solo perchè penso che sia un gesto terribilmente romantico, altrimenti il vostro macina pepe andrà più che bene. Al mix di pepe e semi di senape pestati, aggiungete anche la noce moscata grattugiata e tenete da parte. In un contenitore di ceramica ( o comunque non di metallo ) versate il sale, aggiungete lo zucchero e un cucchiaio del mix di pepe, formate uno strato sottile e uniforme di sale aromatizzato e disponete il coscio fat side down! La parte della pelle e dello strato di grasso deve essere poggiata il più possibile sul sale; passiamo alla <b><i>pepatura,</i></b> strofinate sulla parte superiore del coscio, quella che non è ricoperta dalla pelle, il mix di pepe, cercando di premere un pochino per fare aderire bene tutto. Adesso non vi resta che aspettare, disponete il recipiente in un posto asciutto, evitando l'umidità e lasciate il coscio a riposare per circa sei, otto ore. </li>
<li style="text-align: justify;"><b><i>L'Affumicatura </i></b>- io mi sono regalata una pentola fantastica per l'affumicatura in casa, ma in rete si trovano tantissime idee per non prosciugare il vostro portafoglio ed ottenere comunque un ottimo risultato finale. La scelta del tipo di trucioli e la quantità a questo punto è essenziale, io ho utilizzato due cucchiai di trucioli di legno di cedro rosso e uno di faggio. Come vi dicevo il risultato che volevo ottenere era un prodotto asciutto, per cui ho optato per un'affumicatura a freddo, vale a dire, che la temperatura della camera di affumicatura non deve superare i 40 gradi, nel mio caso ho tenuto la temperatura a 30 gradi per otto ore. Si procede tostando la legna sul fondo della pentola, appena i trucioli fanno il filo, appena cioè la legna comincia a fumare, ci ho poggiato sopra l'apposita copertura, quindi la griglia su cui va poggiato il coscio, ho lasciato scendere la temperatura, quindi ho posizionato il coscio con la parte magra verso l'altro, proprio nella stessa posizione della salatura. Naturalmente prima di procedere all'affumicatura ho spazzolato con cura la parte a contatto con il sale. Una volta chiuso il coperchio allontanatevi dalla pentola, se siete di quelli che "do solo una sbirciatina" buttate le chiavi della cucina perché rischiate di vanificare tutto :D Dopo circa sei ore potete aprire e guardare cosa succede all'interno, aggiungete quindi l'anice stellato e le zeste, chiudete e portate a "cottura". Potete utilizzare, uno stuzzicadenti proprio come si fa con i dolci. </li>
<li style="text-align: justify;"><b><i>Le Molecole di Miele</i></b> - qui si gioca al piccolo chimico e io mi diverto da matti! In realtà anche in questo caso la preparazione è molto semplice, siamo nel molecolare certo, ma piuttosto basico, so don't worry let's try! Il Miele che ho scelto è un miele di marasca, piuttosto diffuso nel Carso, è il miele frutto del nettare del ciliegio di Santa Lucia, in questo caso da alberi che guardano il mare su spettacolari pendii carsici. E' un miele piuttosto fluido, con dei sentori amarognoli, di ciliegia, di frutto rosso e di mandorla; ha un gusto rotondo, armonico, è un miele fantastico, se vi capita di trovarlo assaggiatelo. Veniamo a noi, come potete leggere negli ingredienti ci serviranno alginato di calcio e calcio lattato. Nella prima fase si procede a mescolare nella stessa quantità miele e acqua, ci serve quindi uno sciroppo 1:1, a cui si miscela l'alginato. Io vi consiglio di procedere diversamente, prendiamo in prestito una tecnica dal bere miscelato e procediamo alla creazione di un liquido madre, a cui andrà poi aggiunto l'elemento caratterizzante. Per cui nel dettaglio della nostra ricetta, utilizzando un frullatore ad immersione miscelate l'acqua a temperatura ambiente, a basso contenuto di calcio con l'alginato, ne verrà fuori un liquido lattiginoso leggermente gelatinoso, va fatto riposare per almeno 4 ore, per permettere all'aria incorporata durante la miscelazione di liberarsi. Trascorso questo tempo il liquido sarà tornato limpido, aggiungete quindi il miele e mescolate cercando di non incorporare troppa aria. Prepariamo adesso il bagno di calcio, qui vi spiego un'altra scelta, per il bagno di calcio si può usare anche il cloruro di calcio, che però è un po' tossico ed ha bisogno di risciacqui molto accurati, siccome queste sono preparazioni casalinghe, preferisco sempre andare sul sicuro, utilizzando quindi il lattato. Il bagno di calcio altro non è che acqua in cui farete sciogliere il lattato, servirà, attraverso la reazione con l'alginato a creare attorno al liquidi che volete sferificare, una sottilissima membrana che trattiene all'interno una piccola sorpresa, una piccola esplosione di gusto che in questa ricetta serve a salsare ed equilibrare il piatto. L'operazione è semplicissima, con un cucchiaio molto profondo prelevate una cucchiaiata colma di composto al miele, posizionate il cucchiaio nel bagno di calcio e con un movimento circolare staccate la molecola di miele. Lasciatela nel bagno di calcio, muovendola leggermente per arrotondarla meglio, per circa trenta quaranta secondi, quindi estraetela con attenzione, sciacquatela in un bicchiere d'acqua e tenetela da parte. Come vedete dalla foto nelle mie molecole c'è un errore, non ho lasciato riposare il composto prima di sferificare, ma quelle piccole paline di aria mi piacciono da morire!</li>
<li style="text-align: justify;"><b><i>L'agro di more ai lamponi</i></b> - questa è una macerazione. Basterà mescolare il miele di marasca all'aceto di lamponi, immergervi le more ben lavate e lasciarle macerare, il tempo di riposo dipende dal risultato che volete ottenere, considerate comunque che l'aceto "cuoce" la frutta. Io le ho lasciate belle al dente, lasciandole nell'agro solo per 30 minuti.</li>
<li style="text-align: justify;"><i><b>Finitura </b></i>- Abbiamo parlato dell'affumicato, del dolce, mancano gli ultimi dettagli, ho aggiunto dell'acidità con un ananas fresco tagliato a carpaccio, condito con del pepe della Jamaica e un filo di olio extravergine, meglio se nuovo perchè profumatissimo. Non avete l'affettatrice? non importa, con un po' di attenzione ed un coltello affilato le fette verranno sottilissime lo stesso. L'ultimo tocco sono le foglie verdi della catalogna, quelle che non mettete nell'insalata di puntarelle per intenderci, sono croccanti, amarognole, direi quasi pungenti. </li>
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Non resta che assemblare il piatto, io ho cominciato dal carpaccio, come vi dicevo prima leggermente condito con pepe e olio buono, quindi delle fette di coscio d'oca affumicato, le molecole di miele, le foglie di catalogna e un giro di agro con le sue more. Buon appetito! </div>
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Con questa ricetta partecipo all'<a href="http://www.mtchallenge.it/2016/02/mtc-n-54-la-ricetta-della-sfida-e.html">MT Challenge #54</a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhiqujwA24zgxm-MZGZp8eNVeLOs389VtdgnbO9sfi1bDXvijiVLqSBPSkU9M9i0AkbU3KVNzycGrhP6YiPvHkKuzy5DSSeh8sTOENbKFj8_3pM5MuhYy2aJYWIKmzmbZRE_aGfbv3d7kc/s1600/miele.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhiqujwA24zgxm-MZGZp8eNVeLOs389VtdgnbO9sfi1bDXvijiVLqSBPSkU9M9i0AkbU3KVNzycGrhP6YiPvHkKuzy5DSSeh8sTOENbKFj8_3pM5MuhYy2aJYWIKmzmbZRE_aGfbv3d7kc/s320/miele.jpg" width="213" /></a></div>
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<br />Gretahttp://www.blogger.com/profile/12799883313984768444noreply@blogger.com41tag:blogger.com,1999:blog-7016489754385052482.post-34364535258373835132016-02-04T09:00:00.000+01:002016-02-04T09:00:07.240+01:00Jota Carsica e il profumo dei ricordi per il Calendario del Cibo<div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOzu5Nm7W1-FJ0lQy2ZxeYfqxeWB0_UmnN5Ycy8Z7SMmwIyPeoz_NRla32he5QbrmHzn0KOTpBwJ9zC1RsBvUT9z9r8Ku91sSv6_hcFI2HY26jHMBXYCuwrLs8uU1Ismjdd0UoC1ScKKs/s1600/IMG_7356.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOzu5Nm7W1-FJ0lQy2ZxeYfqxeWB0_UmnN5Ycy8Z7SMmwIyPeoz_NRla32he5QbrmHzn0KOTpBwJ9zC1RsBvUT9z9r8Ku91sSv6_hcFI2HY26jHMBXYCuwrLs8uU1Ismjdd0UoC1ScKKs/s400/IMG_7356.jpg" width="391" /></a></div>
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Il primo post che scrivo per il <a href="http://www.aifb.it/calendario-del-cibo/">Calendario del cibo</a> mi riporta in un attimo alle vacanze estive, ad ore passate in macchina per arrivare dove gli occhi si riempivano di bellezza, mi riporta alla frontiera con la Slovenia, ai militari in divisa e ai mille problemi per passare, ai silenzi di mio nonno e agli occhi di mia nonna, finalmente appagati. Mi riporta in un lampo alla meraviglia di quella natura, tra boschi e cervi, dove le favole prendevano vita. Sono sempre stata una bambina "strana", ma uno dei ricordi più belli che ho è l'odore pungente dei crauti nei mercati, la nota affumicata delle klobase, il ginepro. La Jota carsica è tutto questo, rappresenta un esempio perfetto di cibo popolare, niente ghirigori, niente inutili orpelli, è un piatto diretto, schietto, familiare. <a href="http://ilpiccoloartusi.weebly.com/">Marco nel suo articolo</a> come ambasciatore della giornata nazionale della Jota ci introduce a storia e tradizioni di questa minestra che unisce popoli e culture diverse in un unico piatto.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-TZYtwIWJ1SXdJWPVZULn1bINMhZZDufnG_c14hsPKoN04otaKtBDmHzCrWpaUpEm7yv8tqX0Y9kc3wsK43Uu0kt3NE4LTyq478mmQoLZtt8lwp0uQ6YeRlnYH8-_G4IY3J3izW-hswY/s1600/IMG_7355.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-TZYtwIWJ1SXdJWPVZULn1bINMhZZDufnG_c14hsPKoN04otaKtBDmHzCrWpaUpEm7yv8tqX0Y9kc3wsK43Uu0kt3NE4LTyq478mmQoLZtt8lwp0uQ6YeRlnYH8-_G4IY3J3izW-hswY/s640/IMG_7355.JPG" width="480" /></a></div>
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Devo cominciare con un "purtroppo", questa zuppa è stata cucinata lontano da quei mercati, ma ho cercato di rimanere quanto più possibile fedele alla tradizione e ai miei ricordi. Come dicevo un po più su questa è una minestra schietta, nutriente, corposa, gli ingredienti sono pochi e per lo più vegetali, quindi come sempre in questi casi la differenza la farà la qualità di partenza degli ingredienti utilizzati e il brodo di cottura. Chi passa più spesso da questo mio spazio sa quante parole riesco a spendere ogni volta per i brodi, sono per me un po una fissazione, per questa minestra vi ripropongo una variante al brodo tradizionale che mia nonna faceva spesso e che sposa alla perfezione lo spirito di questa ricetta. Brodo di manzo, corposo, rotondo, a cui ho aggiunto una falda di peperone, in questo caso, visto che non siamo in stagione, ho rinvenuto in un po di acqua tiepida una falda di peperone secco, la cannella e immancabile nei miei brodi una crosta di formaggio. </div>
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<b><i>Ingredienti:</i></b></div>
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300 g di fagioli borlotti ( io ho usato dei fagioli tondini ) </div>
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500 g di crauti al naturale</div>
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1 salsiccia klobasa ( o prosciutto affumicato )</div>
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100g di grasso di prosciutto</div>
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1 cucchiaino di semi di cumino</div>
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1 patata grande </div>
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2 spicchi d'aglio</div>
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1/2 cipolla</div>
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pepe nero di mulinello</div>
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1 foglia di alloro</div>
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1 cucchiaio colmo di farina di granturco</div>
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1 noce di burro, sale </div>
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<b><i>per il brodo:</i></b></div>
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1 ginocchio di manzo</div>
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1 osso di prosciutto</div>
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3 carote</div>
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1 cipolla</div>
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2 foglie di alloro</div>
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1 falda di peperone secco</div>
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1 stecca di cannella</div>
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1 crosta di formaggio secca</div>
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<b><i>Preparazione:</i></b></div>
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Cominciamo dall'ammollo dei fagioli, assolutamente necessario per la digeribilità, consiglio almeno otto ore, o la classicissima nottata, vedrete comparire sulla superficie una schiumetta, segno che l'ammollo sta funzionando, se possibile cambiate l'acqua un paio di volte. A questo punto seguiamo due preparazioni differenti. La prima è la cottura dei fagioli, partendo da acqua fredda, aggiungete all'acqua soltanto una fettina di cipolla e uno spicchio d'aglio. In un'altra pentola procedete alla preparazione del brodo, io sono solita abbrustolire le ossa in forno già caldo a 220° prima di utilizzarle, fino a che non siano brunite, quindi raccolgo il resto degli ingredienti e procedo con la cottura partendo da acqua molto fredda, schiumando spessissimo durante tutta la prima fase di cottura e tenendo il fuoco sempre al minimo dopo il primo accenno di bollore. Il brodo deve andare per un paio d'ore, a metà cottura aggiungo un po di sale, naturalmente questa operazione può essere fatta il giorno prima, cosa che agevola moltissimo anche la sgrassatura del brodo. Passiamo ora ai crauti, che vanno lavati a fondo, per eliminare l'aceto di conservazione e stufati in una pentola a fondo spesso con un filo d'olio e una noce di burro, lo spicchio d'aglio rimasto, l'alloro e la cipolla tagliata a julienne. Tra gli ingredienti troverete anche del grasso di prosciutto, che può essere sostituito se non ne avete con del lardo o con del guanciale, io l'ho passato in padellino a fiamma vivace per eliminare il grasso in eccesso e rosolarlo per bene, perchè ok alla tradizione, ma occhio alla salute! Sgocciolate i pezzetti di prosciutto e asciugateli dal grasso, aggiungeteli alla pentola con i crauti insieme ad un bicchiere di brodo e lasciate andare a fuoco lento. Appena i fagioli sono cotti scolateli dall'acqua di cottura, mettetene da parte una tazza piena, frullate il resto con del brodo, in modo da avere una purea, che aggiungerete alla pentola con i crauti. Allungate ancora con del brodo e aggiungete il tutto alla pentola con i crauti. Proseguite la cottura per altri 10 minuti. Aggiungete quindi la farina di polenta, io ne ho usata una a grana grossa, e mescolate fino a completa cottura, aggiustate di sale e pepe, un giro di olio extravergine d'oliva a crudo e la minestra è pronta per essere gustata. </div>
Gretahttp://www.blogger.com/profile/12799883313984768444noreply@blogger.com5Latina Latina41.472289 12.90242tag:blogger.com,1999:blog-7016489754385052482.post-47717385042458955692016-01-18T13:40:00.000+01:002016-01-18T19:04:29.022+01:00Zuppa di trippe in brodo robusto con patate e verza per MTC 53<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1kqgd78oV3b9on5iS6SQ3wXysJusQrM-MsivAco0jdk3CIfm-TXk5HiTZSWWg_didhr57lq-eZq15RFiIsewaPaGrXQFII3XZRz0ZXUwkG4rYL5-FmB67xlge_15oriIFmNRzkHlOT4Y/s1600/IMG_7155.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1kqgd78oV3b9on5iS6SQ3wXysJusQrM-MsivAco0jdk3CIfm-TXk5HiTZSWWg_didhr57lq-eZq15RFiIsewaPaGrXQFII3XZRz0ZXUwkG4rYL5-FmB67xlge_15oriIFmNRzkHlOT4Y/s400/IMG_7155.JPG" width="300" /></a></div>
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Eccomi qui di nuovo per <a href="http://www.mtchallenge.it/2016/01/la-ricetta-della-sfida-n-53.html">MT Challenge</a>, di nuovo perché questo gioco è una delle poche cose che ancora mi sorprende di questo enorme ma sempre più vuoto web. Ho iniziato a giocare di nuovo dopo molte assenze con la pasta ripiena, raccontandovi di quanto la cucina povera mi abbia rapito, <a href="http://lacucinapiccolina.blogspot.it/2016/01/mtc-n53-la-ricetta-della-sfida-di.html">la Vitto</a> ci ha regalato un tema strepitoso che mi permette di addentrarmi ancora in quella che vorrei diventasse la mia cucina, insomma, sto cercando un'identità. In questa ricerca devo fare i conti anche con la mia indole personale, i miei gusti, i miei sogni, cerca che ti ricerca ho scoperto che di certo sono un vichingo del sud! Mi piacciono i sapori forti, preferisco sapori netti, contrasti ben presenti, preferisco le spezie, i brodi robusti, le affumicature e le conservazioni sotto sale, raramente ho desiderio di un dolce, l'agro invece mi manda ai matti. Capirete quindi che qui la leggerezza alberga raramente, o meglio, sono sicura che il saper mangiare non significhi privazioni per forza ma solo intelligenza, solo buon senso. Detto questo vi parlo della ricetta di oggi e mi scuserete se diventerò romantica, ma nella mia ricerca ho scoperto anche di essere un romantico vichingo del sud! :) torno alla cucina povera, torno ai tempi in cui il brodo durava giorni, torno ai tempi in cui gli scarti di verdure e carni alimentavano un brodo che bolliva per giorni, torno ai tempi in cui la casa profumava di cibo, in cui la famiglia sedeva a tavola come fosse un rito, torno a quando il cibo aveva ancora una valenza sociale. Ho preparato una zuppa di trippe, in un brodo di carcasse di pollo e verdura, con aggiunta di coda di vitellone durante la seconda bollitura, parto da un soffritto di base, a cui ho aggiunto patate e verza, trippe miste e concentrato di pomodoro, un paio di zeste di limone durante la cottura per equilibrare il tutto e il risultato è stato una zuppa rotonda, appagante, morbida e croccante, tradizionale ma anche moderna, povera ma ricchissima.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiGv2KvqpS7rOfEfnkdJpKgpFwzj0jCC9K2w5S4e-NwW7gYTUzBFUV-Rysa4jixggumHEhrE7XjSbOHVlJL4OJxlswwtr5vKwXGfBqYnW3KmbA45RSGBck9vFBWTLHaZz2-mNDjhE68O0/s1600/IMG_7154.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiGv2KvqpS7rOfEfnkdJpKgpFwzj0jCC9K2w5S4e-NwW7gYTUzBFUV-Rysa4jixggumHEhrE7XjSbOHVlJL4OJxlswwtr5vKwXGfBqYnW3KmbA45RSGBck9vFBWTLHaZz2-mNDjhE68O0/s400/IMG_7154.JPG" width="300" /></a></div>
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Zuppa di trippe in brodo robusto</div>
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Ingredienti:</div>
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<i>per il brodo:</i></div>
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1 carcassa di pollo</div>
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1 cipolla bionda</div>
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2 carote</div>
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2 coste di sedano senza foglie</div>
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1 osso di prosciutto</div>
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grani di pepe nero</div>
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2 foglie di alloro</div>
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4 chiodi di garofano</div>
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<i>per il brodo giorno 2:</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
2 croste di parmigiano</div>
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2 rocchi di coda di vitellone </div>
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5 cm di concentrato di pomodoro</div>
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<i>per la zuppa:</i></div>
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brodo robusto</div>
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300 g di trippe miste già cotte</div>
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300 g di patate</div>
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300 g di verza </div>
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1 carota</div>
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1 costa di sedano</div>
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2 cm di porro</div>
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sale </div>
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pepe di mulinello</div>
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Preparazione </div>
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Cominciamo dal brodo, come vi dicevo all'inizio io ho preparato un brodo robusto, è stato sul fuoco due giorni, mi ha seguito ed è stato modificato in base alle mie esigenze ed alle preparazioni che si susseguivano nella mia cucina, quindi vi racconterò come è stato fatto, naturalmente seguire la mia follia non è obbligatorio :D Quando uso carcasse o ossa li faccio sempre tostare in forno prima di cominciare, quindi la carcassa e l'osso di prosciutto vanno in forno a 250° insieme alla cipolla tagliata a metà, appena vedrete che saranno ben tostati tirate fuori la teglia dal forno, asciugate osso e carcassa eliminando i grassi e trasferiteli in una pentola capace insieme alle carote, la cipolla, il sedano, le foglie di alloro e le spezie chiuse in una mussola di cotone, coprite con abbondante acqua fredda e mettete sul fuoco. La temperatura di cottura del brodo è un passaggio chiave per un brodo pulito, io non lo lascio mai bollire forte e lo schiumo spessissimo durante tutta la prima fase. Questo brodo è andato per circa tre ore, l'ho filtrato e lasciato raffreddare completamente prima di metterlo in frigo ben coperto. Il giorno dopo l'ho ripreso e sgrassato con cura, quindi l'ho rimesso sul fuoco ed ho aggiunto gli ingredienti del giorno 2, ripetendo gli stessi gesti e lasciandolo li a sobbollire piano per circa 2 ore. Come vedete tra gli ingredienti compare la trippa già cotta, io sono partita da trippa cruda non sbiancata, ma è perchè io sono fuori di testa si sa, comprandola già lessa vi semplificate di molto la vita. Mentre il brodo continuava ad andare ho preparato il soffritto, carote sedano e porro, che ho fatto sudare con una lacrima di olio extravergine di oliva, quindi ho aggiunto le patate tagliate a dadini, le trippe ridotte in listarelle, ho fatto insaporire, quindi ho aggiunto il brodo fino a coprire ho aggiustato di sale e portato a cottura. Tre o quattro minuti prima di spegnere il fuoco ho aggiunto la verza tagliata grossolanamente e regolato di sale e pepe. Ho servito la zuppa caldissima accompagnata da fette di pane tostato.</div>
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Con questa ricetta partecipo <a href="http://www.mtchallenge.it/2016/01/la-ricetta-della-sfida-n-53.html">all'MT Challenge n° 53</a> </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhym8tuTFE3mf3AtZXYJxwVfuxcyF-vkHikGnd0nborqe-cuvRFDp-QwqpHT-h1Osg2Uf_OmyI0ISyZfKOkK7bGrrVyazf1sXE7fSoA-1zoxrKflBDpHonc7hSY1c7odhByJxdxnqF0tCA/s1600/12436040_10208809356295120_1927381006_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhym8tuTFE3mf3AtZXYJxwVfuxcyF-vkHikGnd0nborqe-cuvRFDp-QwqpHT-h1Osg2Uf_OmyI0ISyZfKOkK7bGrrVyazf1sXE7fSoA-1zoxrKflBDpHonc7hSY1c7odhByJxdxnqF0tCA/s1600/12436040_10208809356295120_1927381006_n.jpg" /></a></div>
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Gretahttp://www.blogger.com/profile/12799883313984768444noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-7016489754385052482.post-3962053156661900972015-11-25T18:02:00.000+01:002015-11-25T18:02:52.769+01:00Raviolone ai fagioli su salsa di pane e acciughe per MT Challenge<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbY7_mpM2FwvWPnTSIFoq4X7ND8f_kMel-fUfWlsmqXS2gHygyAZ2F29-w3QKmtIDvXu5iZbOQ61Cu7rPkvd_EbU3CdbkDnI1iqVknTK_yISrXnVqWw8KAmnuRNg1d0JRbm_K71moamCo/s1600/IMG_6630.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbY7_mpM2FwvWPnTSIFoq4X7ND8f_kMel-fUfWlsmqXS2gHygyAZ2F29-w3QKmtIDvXu5iZbOQ61Cu7rPkvd_EbU3CdbkDnI1iqVknTK_yISrXnVqWw8KAmnuRNg1d0JRbm_K71moamCo/s400/IMG_6630.JPG" width="300" /></a></div>
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<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Nove mesi dall'ultimo post, nove mesi dall'ultima partecipazione all'MT Challenge, nove lunghi mesi dall'ultima volta in cui ho cercato di raccontare la mia cucina con le parole e non solo con i sapori, nove mesi durante i quali il silenzio è stato il mio unico parlare. Certo, non ho smesso di imparare, ma, ho usato le mie mani come unica espressione della mia sensibilità. Per questo ricomincio dall'MTC, per questo vorrei raccontare con parole e sapori un'esperienza nuova, forte, che sicuramente ha segnato questo tempo passato in silenzio. Evento AIFB a Cortina, nella patria del lusso, in una meravigliosa sala dell'Hotel Cristallo, evento preceduto da una elegantissima cena di gala, noi eravamo li per parlare di cucina povera, del ruolo di quelle coraggiosissime donne che tutti i giorni tra enormi difficoltà riuscivano con poco a riunire a tavola la famiglia, dovevamo raccontare, tra gioielli e bellissimi vestiti di quanto un pasto potesse diventare un conforto, anche solo nei ricordi, per i soldati al fronte, dovevamo raccontare di quanto solo l'atto del cucinare abbia sempre segnato la storia. L'alchimia, il forte impatto dell'argomento proposto, la partecipazione del pubblico, hanno smontato tutti i pregiudizi, i miei, i loro. E' stata un'esperienza forte, raccontare della mia terra attraverso ingredienti di un paese così lontano per dialetto, tradizioni, cultura e clima, eppure ritrovarsi in un attimo così vicina all'anima di persone sconosciute, parlando di radici. E' stato il mio Big Bang. Ricomincio da qui allora parlando di come il cibo riesca ad unire, di come pochi semplici ingredienti possano dare vita a grandi piatti, di come la cucina povera ci abbia sempre insegnato che nella semplicità si possono ritrovare emozioni forti. La tavola di Natale oggi come mai per me significa famiglia, significa affetti, significa semplicità, proprio questo è uscito dalle mie mani, semplicità. Ho ritrovato le lente cotture nei resti dei pani della domenica, stipati a lungo in vecchie credenze, ho ritrovato il lusso delle feste in un'acciuga conservata per mesi sotto strati di sale grosso, sciolta con cura in un brodo rabboccato per giorni, ho arricchito una pasta acqua e farina con un uovo, una punta croccante con la crosta del pane grattugiata </div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQ7si6spv2W-rkEC7GWxXfzLGSIrd10lwUKVhevRDfa8BYQE7vGaXwsHazEVd2t_sl8DN4cLkLgJw9DNFjNKz2XmlgEzZ0yj-_ogxdTncYrRzXxFtoyFTAuKbXRkP9M1ZBreyBykZ_cxU/s1600/IMG_6599.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQ7si6spv2W-rkEC7GWxXfzLGSIrd10lwUKVhevRDfa8BYQE7vGaXwsHazEVd2t_sl8DN4cLkLgJw9DNFjNKz2XmlgEzZ0yj-_ogxdTncYrRzXxFtoyFTAuKbXRkP9M1ZBreyBykZ_cxU/s400/IMG_6599.jpg" width="395" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
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<b>Raviolone ai fagioli con l'occhio montati all'extravergine su salsa di mollica di pane cafone e acciughe del golfo di Gaeta e crosta di pane croccante</b></div>
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<b><br /></b></div>
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<b>Ingredienti:</b></div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;">
<b><i>per la pasta: </i></b></div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;">
200 gr di farina 0 </div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;">
2 uova intere</div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;">
1 pizzico di sale</div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;">
pepe nero di mulinello</div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;">
<b><i>per il ripieno:</i></b></div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;">
300 gr di fagioli con l'occhio</div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;">
2 carote</div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;">
1/2 cipolla rossa</div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;">
3 cm di concentrato di pomodoro</div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;">
1 piccolo rametto di rosmarino</div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;">
brodo vegetale qb</div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;">
olio extravergine d'oliva</div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;">
<b><i>per la salsa di pane:</i></b></div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;">
200 gr di pane cafone raffermo</div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;">
1/2 cipolla rossa</div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;">
2 acciughe sotto sale ( io ho usato acciughe del "mio" mare )</div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;">
1 punta di peperoncino</div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;">
olio extravergine d'oliva</div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;">
brodo vegetale qb</div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;">
<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9sUCFUUj3d6n0SyH6FpAiT-pxJKc5fCMF46YuG3LvRJdL28Hp788Rv03L-7LfqDt_RbuSTTXBlpW9vfsBMyjuZVdhaZUluF9jREeru6Bcv1Y1PmM3HiPLStVu86etbFk2pbAaKmtsCAE/s1600/IMG_6629.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9sUCFUUj3d6n0SyH6FpAiT-pxJKc5fCMF46YuG3LvRJdL28Hp788Rv03L-7LfqDt_RbuSTTXBlpW9vfsBMyjuZVdhaZUluF9jREeru6Bcv1Y1PmM3HiPLStVu86etbFk2pbAaKmtsCAE/s400/IMG_6629.JPG" width="383" /></a></div>
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<br /></div>
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<b>Preparazione:</b></div>
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<br /></div>
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Cominciamo dall'ammollo dei fagioli, io li ho lasciati a bagno cambiando l'acqua un paio di volte per una notte, in realtà quattro ore dovrebbero bastare per reidratarli prima della cottura. Prepara un soffritto con la cipolla e le carote e lascialo andare su fuoco lento fino a che le cipolle non saranno traslucide e morbide, aggiungi il rametto di rosmarino, i fagioli sgocciolati e tanto brodo freddo fino a coprire i fagioli di tre dita in cui avrai fatto sciogliere il concentrato di pomodoro, porta a leggerissimo bollore e lasciali cuocere lentamente aggiungendo un po di brodo caldo all'occorrenza. Sala di fagioli solo a fine cottura altrimenti cuoceranno con difficoltà. Aggiusta di pepe e frulla il tutto regolando la quantità di liquido rimasto per ottenere una crema spessa, montala con l'aiuto del frullatore cercando di fargli prendere aria e versando olio extravergine a filo, lascia raffreddare completamente. Mentre quello che diventerà il ripieno raffredda pensiamo alla pasta, io la lavoro sempre a mano, ma è una scelta personale, quello che secondo me conta davvero è finirla a mano. Fai una fontana con la farina, rompi le uova all'interno, battile con una forchetta, aggiungi il pepe e un pizzico di sale e comincia ad incorporare la farina e lavora la pasta fino a renderla liscia ed elastica, coprila con un canovaccio pulito e lasciala riposare una mezz'ora. Per la salsa di pane elimina la crosta e tienila da parte, taglia a pezzetti il pane e a julienne la cipolla, lasciali dorare leggermente in un pentolino caldo con un filo d'olio extravergine, aggiungi brodo caldo fino a coprire e lascia cuocere la salsa per almeno un'ora su fiamma bassissima, o fino a che il pane non sarà completamente disfatto, aggiungi una punta di peperoncino, le alici sciacquate, diliscate e spezzettate con le mani, e lascia sul fuoco ancora per circa 15 minuti. Frulla il tutto versando due cucchiai di olio a filo, fino ad ottenere una crema di pane ben emulsionata, aggiusta di sale e tieni in caldo. Non resta che stendere la pasta e confezionare i ravioli nella forma che più vi piace, io ho usato il bordo di un bicchiere per esempio per dare la forma alla corolla. Lessate i vostri ravioli nel brodo vegetale salato, versate la salsa di pane a specchio sul fondo del piatto, quindi adagiateci i ravioli e guarnite con la crosta del pane grattugiata e tostata in padella. </div>
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Con questa ricetta partecipo all'<a href="http://www.mtchallenge.it/2015/11/mtc-n-52la-ricetta-della-sfida-e.html">MT Challenge, sfida n° 52</a> ospitata da <a href="http://www.fotocibiamo.com/">Monica e Luca di Fotocibiamo</a></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdrC1f4scOVGAcyQzyH9OcX3B4PzseoHQ4TkIw2Q9fGrzkenk68P2Pch6DFzidr5S0NKBc5L6DPvwBGyOd5fyyeM3kay3A5ItwRYs7udwmguz3IsOsuc3flHVaksGyLTU8WSel0GbSG4g/s1600/raieu.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdrC1f4scOVGAcyQzyH9OcX3B4PzseoHQ4TkIw2Q9fGrzkenk68P2Pch6DFzidr5S0NKBc5L6DPvwBGyOd5fyyeM3kay3A5ItwRYs7udwmguz3IsOsuc3flHVaksGyLTU8WSel0GbSG4g/s320/raieu.jpg" width="212" /></a></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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Gretahttp://www.blogger.com/profile/12799883313984768444noreply@blogger.com13tag:blogger.com,1999:blog-7016489754385052482.post-21176677263307778932015-01-27T21:27:00.000+01:002015-01-27T21:27:34.777+01:00Canederli alla mortandela in brodo di sidro per MT Challenge<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxa1EtQyB5smPC89Kn052BQT5g_8PgfgAZiBe4q8ojsCHvTyxUQrCYKmTtNf52P9c1OjMKUX3A847B6DT2QAMam1jbNfQGgBvtY8s71R8PEES-FPqVgnFMRhg1TSjyI-damhpzhbya8Ow/s1600/IMG_3180.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxa1EtQyB5smPC89Kn052BQT5g_8PgfgAZiBe4q8ojsCHvTyxUQrCYKmTtNf52P9c1OjMKUX3A847B6DT2QAMam1jbNfQGgBvtY8s71R8PEES-FPqVgnFMRhg1TSjyI-damhpzhbya8Ow/s1600/IMG_3180.JPG" height="400" width="400" /></a></div>
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<br /></div>
<br />
C'era una volta tra le ridenti montagne del Tirolo un bellissimo maso abitato da una famiglia felice ( si mulino bianco ha copiato proprio da questa scena tutta la campagna di marketing!). Un bel giorno tra mucche e caprette si videro spuntare dei rozzi Lanzichenecchi affamati dopo giorni di cammino, i mercenari minacciarono la povera famiglia felice, avrebbero dato fuoco al maso se non li avessero fatti mangiare a sazietà. La padrona di casa insieme alle bellissime figlie si precipitarono in cucina cercando del cibo per placare la fame di questi bruti, ma con l'inverno e la neve le provviste scarseggiavano, tutto quello che riuscirino a trovare fu del pane secco delle salsicce e lo speck, e qui il colpo di genio! Trasformarono questi ingredienti in una grossa palla di pane condito, che fecero cuocere del brodo caldo. Questa preparazione piacque moltissimo ai Lanzichenecchi affamati, tanto che ne fecero una gran scorpacciata e finito il pasto caddero in un sonno profondo. Fu così che una contadina di un maso di montagna inventò i canederli e direi anche la ormai celeberrima "botta de sonno"! :)<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBxLJME6wKYmv5jySg6tYUUkOrg8h5ZoxtmB0df9jmc4sWp1VpomtL43uR6CKPNK8xlUKB2ngBSsWyuxsER4mP2dYnSLbuMCecEASdLeWbj7CfeoL21yR0FN2rhksOXjEqf0luarMr8IM/s1600/IMG_3216.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBxLJME6wKYmv5jySg6tYUUkOrg8h5ZoxtmB0df9jmc4sWp1VpomtL43uR6CKPNK8xlUKB2ngBSsWyuxsER4mP2dYnSLbuMCecEASdLeWbj7CfeoL21yR0FN2rhksOXjEqf0luarMr8IM/s1600/IMG_3216.JPG" height="640" width="426" /></a></div>
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<br /></div>
<br />
per omaggiare questa contadina e soprattutto la sua mitica invenzione io ho usato prodotti tipici del Sud Tirolo, la mortandela e un profumatissimo formaggio d'alpeggio, latte crudo semistagionato. La mortandela è un salume di carne di maiale macinata, a cui viene data la forma di una grossa polpetta, non viene insaccata, ma affumicata e stagionata dai 20 ai 30 giorni, ha un profumo intenso, una nota affumicata molto presente, ho aggiunto delle punte di aneto e un brodo leggero di ossa di prosciutto e sidro di mele.<br />
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</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiv-UJKQXSkFXuVpgS5e_phkjkVQ9Fagrs7dioJVOnEwt57JJVG30enjzd6BO4cP9cpsbgnXdC5y5aLVSBECUkyOC44IYgvXDIJDQjmE36zyoZ-01FiXJjX7F4EJXg5ST4dl09n9H-5JEg/s1600/IMG_3218.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiv-UJKQXSkFXuVpgS5e_phkjkVQ9Fagrs7dioJVOnEwt57JJVG30enjzd6BO4cP9cpsbgnXdC5y5aLVSBECUkyOC44IYgvXDIJDQjmE36zyoZ-01FiXJjX7F4EJXg5ST4dl09n9H-5JEg/s1600/IMG_3218.JPG" height="640" width="426" /></a></div>
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<br /></div>
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Ingredienti</div>
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<br /></div>
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<b><i>per il brodo</i></b>:</div>
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1 osso di prosciutto</div>
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1gambo di sedano</div>
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3 carote</div>
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1 cipolla bionda</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
10 grani di pepe nero</div>
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<br /></div>
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<i><b>per i canederli:</b></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
300g di panini raffermi</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
200 ml di latte intero</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
2 uova</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
120 g di mortandela</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
100 g di formaggio di malga a latte crudo semistagionato</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
1 cucchiaio di punte di aneto</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
1 cipollotto fresco</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
1 cucchiaino di farina 00</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
1 cucchiaino di farina di segale</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
pepe nero di mulinello</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<b><i>brodo al sidro:</i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
300 ml di brodo </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
150 ml di sidro di mele</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
punte di aneto</div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b>Preparazione </b></div>
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<b><br /></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Cominciamo come sempre dal brodo, contrariamente ai brodi che faccio di solito in questo caso il brodo sarà confortante si ma con una nota fresca data dal sidro e dall'aneto che ha accompagnato benissimo l'affumicato della mortandela, il brodo cuoce da solo certo ma essendo un brodo di ossa ha bisogno di un passaggio in più. Mettete nella pentola un litro d'acqua, portate ad ebollizione, quindi aggiungete l'osso di prosciutto, lasciate riprendere il bollore, lasciate sobbollire per circa 5 minuti, quindi estraete l'osso, eliminate l'acqua e ricominciate. Mettete sul fuoco una pentola di acqua, lasciate nuovamente prendere il bollore, quindi aggiungete l'osso, la cipolla tagliata in due e abbrustolita sulla piastra, la costa di sedano, i grani di pepe e le carote, abbassate la piastra e lasciate sobbollire lentamente per circa 4 ore, schiumando se necessario. Per i canederli ho seguito le indicazioni di<a href="http://yayetta-oneinamillion.blogspot.it/2015/01/canederli-allampezzana-in-brodo-di.html"> Monica</a>, che ospita la gara di questo mese, quindi ho ridotto il pane in piccoli dadi, sbattuto le uova con il latte, che vano versate sui dati di pane e ho lasciato riposare come da istruzioni per una ventina di minuti, quindi ho aggiunto la mortandela tagliata a dadini, il formaggio grattugiato grosso, pepe nero e sale, amalgamato brevemente, quindi ho aggiunto della farina bianca di segale, impastato per bene, quindi ho formato delle palle di circa 6 cm di diametro, le ho lasciate riposare per circa 15 minuti. Durante questo riposo ho preparato il brodo al sidro di mele e l'ho portato a leggera ebollizione per circa 10 minuti, quindi l'ho tenuto in caldo. Cuociamo quindi i canederli, io li ho cotti nel brodo di ossa per circa 8 minuti, quindi li ho scolati e serviti con il brodo al sidro.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
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con questa ricetta partecipo al <a href="http://www.mtchallenge.it/2015/01/mtc-n-44-la-ricetta-di-gennaio-2015-e.html">Mt Challenge</a> di gennaio ospitato da <a href="http://yayetta-oneinamillion.blogspot.it/">One in a million</a></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLLdPMJzlrdl6K9HE7rRHMpmRf6znQD_68-R2WRvDcREsDCo-YLi_qiA1w5GULAS2bTVIGeLf_Ph2V9j-tzpHW8zdOx9kdIcVz1k_Xh8U-CGwSf52mC55SzuYb8OND7MEq4Qkl8yvTGYs/s1600/canederli5.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLLdPMJzlrdl6K9HE7rRHMpmRf6znQD_68-R2WRvDcREsDCo-YLi_qiA1w5GULAS2bTVIGeLf_Ph2V9j-tzpHW8zdOx9kdIcVz1k_Xh8U-CGwSf52mC55SzuYb8OND7MEq4Qkl8yvTGYs/s1600/canederli5.jpg" height="400" width="278" /></a></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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Gretahttp://www.blogger.com/profile/12799883313984768444noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-7016489754385052482.post-67097210925116387732015-01-27T00:29:00.000+01:002015-01-27T00:29:10.254+01:00Happy Birthday Ale!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgeZMksZDYFzFewvmi62W7GhOJQcNVRqIUgLtCr77Xu4xo9HkyqO2On3pqEquq4-8LUkqUo9bo95F6uBDFcOO3a_wxx1FxU_-7W2SJJVIV4dJeRT-ndZNmKqttoj50mi9j0kzbgCM3Mzwk/s1600/IMG_3210.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgeZMksZDYFzFewvmi62W7GhOJQcNVRqIUgLtCr77Xu4xo9HkyqO2On3pqEquq4-8LUkqUo9bo95F6uBDFcOO3a_wxx1FxU_-7W2SJJVIV4dJeRT-ndZNmKqttoj50mi9j0kzbgCM3Mzwk/s1600/IMG_3210.JPG" height="530" width="640" /></a></div>
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<br /></div>
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Ale, io che sono sempre l'ultima della classe naturalmente non sono riuscita a combinare niente di buono :D, ma figurarsi se mi perdevo la guerrilla per il tuo compleanno! Mi unisco al coro festante e al trenino di banane per farti gli auguri più scemi che posso :) per farlo ripesco una ricetta fantastica che hai lasciato libera nel web e che io ho preso al volo, l'ho un po gretizzata certo, ma che ci vuoi fare, sono indisciplinata :p comunque, Auguriiiiii Aleeeeee :*</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhb4Pq_2Vpwn4SKolvt15Q_q2U3GFSdIPyKDkgL4PjxZTDerx01Lx-dU84QseXbMS9Vm-Fzp61ZFluouO9KMuP7cQI6gExFZx9SV4LVssJWIsgluqR0aeFvEthuvdv6wRbCKCP3umLnyi4/s1600/zuppa4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhb4Pq_2Vpwn4SKolvt15Q_q2U3GFSdIPyKDkgL4PjxZTDerx01Lx-dU84QseXbMS9Vm-Fzp61ZFluouO9KMuP7cQI6gExFZx9SV4LVssJWIsgluqR0aeFvEthuvdv6wRbCKCP3umLnyi4/s1600/zuppa4.jpg" height="640" width="386" /></a></div>
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<br /></div>
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</div>
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<b>Zuppa di cipolle alla birra rossa</b></div>
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<b><br /></b></div>
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<b><i>Ingredienti:</i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;">
6 cipolle bianche</div>
<div class="separator" style="clear: both; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;">
brodo di carne</div>
<div class="separator" style="clear: both; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;">
2 foglie di alloro</div>
<div class="separator" style="clear: both; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;">
3 chiodi di garofano</div>
<div class="separator" style="clear: both; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;">
1 peperoncino secco ( o 3 cm di quello fresco )</div>
<div class="separator" style="clear: both; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;">
birra rossa 33 cl</div>
<div class="separator" style="clear: both; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;">
1 cucchiaio colmo di zucchero di canna</div>
<div class="separator" style="clear: both; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;">
pane raffermo</div>
<div class="separator" style="clear: both; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;">
Sbrinz ( o gruyere grattugiato )</div>
<div class="separator" style="clear: both; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;">
olio evo</div>
<div>
<div class="separator" style="clear: both; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: center;">
<b>Preparazione</b></div>
<div class="separator" style="clear: both; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: center;">
<br /></div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; text-align: left;">
Cominciamo subito lacrimando un po' :) per cui pelate le cipolle, tagliatele a metà, quindi in mezzelune sottili e mettetele a sudare in una casseruola dal fondo spesso con un filo d'olio, appena prende un po di calore aggiungete lo zucchero e un pizzico di sale, lasciate andare senza far colorire le cipolle e soprattutto senza far bruciare lo zucchero, altrimenti l'amaro aumenterà. In un'altra pentola fate arrivare a bollore il brodo di carne, io ho usato <a href="http://gretascorner.blogspot.it/2010/10/pasta-reale-in-brodo.html" target="_blank">questo,</a> a cui ho aggunto un pezzo di biancostato è quello che uso sempre per le preparazioni di carattere, ma ho omesso il peperone, bagnate poco per volta le cipolle nella casseruola fino a che non siano diventate traslucide, fondenti, quindi alzate la fiamma, bagnate con la birra e lasciate dealcolizzare, aggiungete alloro, peperoncino e chiodi di garofano, coprite con il brodo caldo e lasciate andare per circa 40 minuti. Mentre la zuppa è li che va, accendete il grill e tostate il pane raffermo tagliato a fette, grattugiate lo Sbinz con la grattugia a fori grandi, coprite le fette di pane e passatele un minuto sotto al grill caldo, appena il formaggio sfrigola tiratele via, impiattate la zuppa e godetevela bollente!</div>
</div>
Gretahttp://www.blogger.com/profile/12799883313984768444noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7016489754385052482.post-55579343667610486632014-11-17T22:06:00.000+01:002014-11-17T22:06:11.895+01:00Stufato di cinghiale e manzo gratinato per #noiCHEESEamo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQCFf3KTjj2HrsopjtAh9e9yCMAC09rW_Za6TgoQJ2Dzl_ODW9_60kzBxCysX_O9p02AABJULtM8GP4sakd4jg0Yt5GpRnts9JFinqcrcYwQkE7zOtEMGQ6M9J06sPpbbZO2Su__u3MWM/s1600/IMG_1527.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQCFf3KTjj2HrsopjtAh9e9yCMAC09rW_Za6TgoQJ2Dzl_ODW9_60kzBxCysX_O9p02AABJULtM8GP4sakd4jg0Yt5GpRnts9JFinqcrcYwQkE7zOtEMGQ6M9J06sPpbbZO2Su__u3MWM/s1600/IMG_1527.JPG" height="400" width="400" /></a></div>
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<br /></div>
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Eccomi con la seconda ricetta per il contest di <a href="http://www.peperoniepatate.com/2014/09/noicheeseamo-il-3-contest-dei-formaggi.html">Peperoni e Patate</a> e <a href="http://www.formaggisvizzeri.it/">Formaggi Svizzeri</a>, stavolta è il turno dell'Emmental, pasta semi dura, elastico, leggero aroma di noci, io lo trovo perfetto per le gratinature, perchè il suo gusto resta molto riconoscibile, proprio per questo ho deciso di abbinarlo a qualcosa di corposo e speziato. Se nella ricetta precedente, vi ho parlato di una giornata tra amici, sulla neve, in un rifugio, ridendo di cadute rovinose, di solito le mie, questa è una ricetta che parla di casa, di cura del cibo, di tempo. Forse è perchè in questo periodo sento il bisogno di essere rassicurata e, e questo piatto mi ha detto "andrà tutto bene", forse è soltanto la necessità che ognuno di noi ogni tanto sente, quella di ritrovarsi, di fermarsi a pensare in silenzio, di riprendere le fila di giornate troppo veloci. Questa è una ricetta facile, ma che ha bisogno di cura, di tempo e, anche se mentre lo scrivo mi sento un po scema, ha bisogno di un po di amore. Si comincia dal brodo e dalla marinatura del cinghiale il giorno prima, poi una lunga cottura della carne, la tostatura delle spezie, la preparazione e il riposo dei dumplings al formaggio, che vedrete saranno molto diversi dai precedenti, quindi il passaggio in forno a formare una leggera crosticina di formaggio fuso. </div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXMvvavZ_wqrEdyKoMNUq30P11qz26Bdynk7hX3uHjhnwn8Q-FpZ1-63hmhGNKg8ozj18NPhui_-sthpVdAXHxVkd4pBQ3hR78d_K2qE47enwkW6CIUTbDjb8Jc5dXGOsBrd_aMPnlowg/s1600/stew&dumplings.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXMvvavZ_wqrEdyKoMNUq30P11qz26Bdynk7hX3uHjhnwn8Q-FpZ1-63hmhGNKg8ozj18NPhui_-sthpVdAXHxVkd4pBQ3hR78d_K2qE47enwkW6CIUTbDjb8Jc5dXGOsBrd_aMPnlowg/s1600/stew&dumplings.jpg" height="640" width="426" /></a></div>
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<br /></div>
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<b>Stufato di cinghiale e manzo gratinato con dumplings all'Emmental</b></div>
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<b><br /></b></div>
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<b>Ingredienti:</b></div>
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<b>per lo stufato:</b></div>
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400g di cinghiale in pezzi</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
500g di muscolo di manzo</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
1 salsiccia di Monte San Biagio ( oppure altra salsiccia battuta a coltello )</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
500ml di vino bianco secco</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
3 foglie di alloro</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
1 cipolla</div>
2 carote<br />
1 cucchiaio di paprika dolce ( io ho usato del pimento )<br />
1 cucchiaino di semi di cumino<br />
2 cm di stecca di cannella<br />
brodo di carne qb<br />
sale<br />
<b>per il brodo:</b><br />
1 osso di ginocchio<br />
1 osso di prosciutto<br />
1 falda di peperone<br />
1/2 mela renetta<br />
2 carote<br />
1 cipolla steccata con 5 chiodi di garofano<br />
1 mazzetto di gambi di prezzemolo<br />
1 manciata di pepe nero in grani<br />
<b>per i dumplings:</b><br />
300g di farina<br />
125g di burro<br />
100g di emmental grattugiato<br />
la punta di un cucchiaino di baking powder<br />
sale<br />
<b>per la finitura:</b><br />
cavoletti di bruxelles sbianchiti<br />
100g emmental grattugiato grosso<br />
<br />
<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8HMIqnl3nGxcorF0Kq9AvkmRu3MGipIZrRr6lg01Ya7z3r_7WcAwkh9oV5lh50zqvcQBhHvXZiih-GCSb3NKdE2U2K1-EoVtS3ECXQJxOvlJWKFhE95j9kCzRRWjr_yhx86mZCsCrNSI/s1600/stew&dumplings5.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8HMIqnl3nGxcorF0Kq9AvkmRu3MGipIZrRr6lg01Ya7z3r_7WcAwkh9oV5lh50zqvcQBhHvXZiih-GCSb3NKdE2U2K1-EoVtS3ECXQJxOvlJWKFhE95j9kCzRRWjr_yhx86mZCsCrNSI/s1600/stew&dumplings5.jpg" height="640" width="464" /></a></div>
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<br /></div>
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Preparazione:</div>
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<br /></div>
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Cominciamo dalla marinatura della carne di cinghiale, ora, la mia era molto frollata, quindi l'ho marinata nel vino bianco, dopo averla ben lavata, per circa cinque ore, con la cipolla ad anelli, due foglie di alloro, pepe nero macinato, in una pirofila di vetro, o comunque in un recipiente non metallico, coperto con della pellicola alimentare. Come vi dicevo per l'altra ricetta io sono solita passare le ossa per il brodo in forno, stavolta le ho anche sbianchite immergendole in acqua bollente per un paio di minuti, quindi le ho passate in forno a 200° fino a che non siano ben arrostite. In una pentola capiente aggiungere le carote ben lavate con tutta la buccia, la cipolla steccata con i chiodi di garofano, i gambi di prezzemolo, la mela privata dei semi, ma con la buccia, la falda di peperone e le ossa ben sgocciolate, coprite di acqua e portate a leggerissimo bollore su fiamma bassa, schiumando se necessario, dopo circa un'ora aggiungete anche il pepe nero, lasciate sobbollire per almeno due ore. Mentre il brodo borbotta prepariamo la carne per la cottura, bisogna ridurre il muscolo in grossi dadi, il più possibile della stessa dimensione, sgocciolate il cinghiale e tamponatelo, tagliate la salsiccia in grossi pezzi. In un tegame unto con un filo d'olio rosolare uniformemente la carne, senza affollare la pentola, per non abbassare troppo la temperatura lavorate in più volte, una volta rosolata tutta la carne rimettetela in pentola, aggiungete la cipolla e la carota tagliate ad anelli e bagnate con il vino della marinatura, appena dealcolizza abbassate la fiamma, aggiungete un mestolo di brodo, incoperchiate e controllate l'umidità del fondo spesso. Scaldate un padellino senza grassi, quindi tostate la cannella e i semi di cumino senza farli bruciare, aggiungete le spezie allo stufato insieme all'alloro e alla paprika, mescolate e continuate la cottura fino a che la carne non sarà morbidissima, ci vorranno circa due ore, bagnando spesso il fondo di cottura con del brodo bollente. Aggiustate di sale e pepe almeno una mezz'ora prima di spegnere la fiamma. Prepariamo i dumplings, si procede come per una frolla, quindi , farina a fontana, aggiungete il baking powder, un pizzico di sale e il formaggio grattugiato, tagliate il burro ben freddo a dadini e pizzicatelo nella farina fino a formare delle grosse briciole, bagnate con un cucchiaio di acqua fredda finchè il composto non sta insieme, formate delle palline della grandezza di un pachino, tenetele al freddo se non le usate subito. Appena cotto lo stufato trasferitelo in una pirofila da forno, allungate con un po di brodo il fondo di cottura, sistemate i dumplings sulla superficie lasciandoli fuori per metà, aggiungete i cavoletti di bruxelles, spolverate completamente lo stufato e gli gnocchetti con il formaggio grattugiato e passate in forno a 180° per circa 18/20 minuti. </div>
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<br /></div>
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfOQcVn2Il9HN1cllc4zMwy8P3Bi2TOifSE38BmTK57nXhURtg4TInEhl8ylKH3-_UD2DAOdHbhF87bCqqJjIjmdRBmnSpUdxM1vJflmvlLptRFV6vPtsC7nOyhJWuNIlnK1ScTm_JEwU/s1600/stew&dumplings6.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfOQcVn2Il9HN1cllc4zMwy8P3Bi2TOifSE38BmTK57nXhURtg4TInEhl8ylKH3-_UD2DAOdHbhF87bCqqJjIjmdRBmnSpUdxM1vJflmvlLptRFV6vPtsC7nOyhJWuNIlnK1ScTm_JEwU/s1600/stew&dumplings6.jpg" height="640" width="426" /></a></div>
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<br /></div>
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Questa è la mia seconda ricetta per <a href="http://www.peperoniepatate.com/2014/09/noicheeseamo-il-3-contest-dei-formaggi.html">#noiCHEESEamo</a></div>
<br />Gretahttp://www.blogger.com/profile/12799883313984768444noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-7016489754385052482.post-38257847535538333942014-11-10T12:17:00.002+01:002014-11-10T12:20:57.785+01:00Beer cheese soup con gnocchi di pane alla barbabietola #noiCHEESEamo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi46aGGpnRP7ZqtYZQrltBtWLX-UsM0X2o0mv245kVAjn2RUyCle8FbV1PMyLQuyn8ZTaXkT5n2kKkUjRCBlB8Vw4fFFbepOSn_pNcmIl0xc3tPMw6-jurEG5FVbXjWwa6UfjNuHkwjD78/s1600/gruyere3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi46aGGpnRP7ZqtYZQrltBtWLX-UsM0X2o0mv245kVAjn2RUyCle8FbV1PMyLQuyn8ZTaXkT5n2kKkUjRCBlB8Vw4fFFbepOSn_pNcmIl0xc3tPMw6-jurEG5FVbXjWwa6UfjNuHkwjD78/s1600/gruyere3.jpg" height="640" width="540" /></a></div>
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Si! Di nuovo birra, stavolta affumicata, ammorbidita dal gusto rotondo del formaggio svizzero, brodo leggero di carne e porro di Cervere. Immaginate di essere in montagna in inverno, fuori la neve ricopre tutto di bianco, siete intirizziti dal freddo, col naso congelato e le guance rosse, gli scarponi che stringono i piedi, cappello, guanti, mascherina sugli occhi, la descrizione di un dramma! Poi scorgi all'orizzonte lui, un rifugio, entri e il caldo ti rigenera, un profumo di formaggio e brodo bollente ti abbraccia, con estrema meraviglia ti accorgi che le tue mani e i tuoi piedi solo ancora lì dove li ricordavi e che c'è ancora del sangue che li irrora. Certo le guance rimangono rosse, almeno le mie, anzi se possibile diventano anche più rosse! Per me che vengo dal mare andare in montagna non è mai stato troppo esaltante, finchè non sono entrata in una stube! Nonostante il freddo, nonostante le difficoltà di socializzazione che io e gli sci effettivamente abbiamo, questa rimane una delle mie giornate perfette, quelle che ricordi quando sei stanco, quelle che aspetti quando il lavoro ti stressa. Come non cominciare da qui allora, per cercare di ricreare a casa anche solo un assaggio di quegli abbracci, il formaggio c'è ed è un Gruyere, c'è la birra e c'è il brodo bollente, mancavano dei canederli e allora ho pensato a degli gnocchi di pane a lievitazione naturale e barbabietola, qualche lamella di nocciola, e dei porri fritti. Questa la mia ricetta per il contest dei <a href="http://www.formaggisvizzeri.it/news-eventi/concorsi.html" target="_blank">Formaggi Svizzeri</a> in collaborazione con <a href="http://www.peperoniepatate.com/2014/09/noicheeseamo-il-3-contest-dei-formaggi.html" target="_blank">Tery di Peperoni e Patate</a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0uM3MROdG5Tfkc9_ci02NiFe5yaWznftII7P4RoscHi907ZsXtkxdufZUR-Mn4HD7Bcz-7HBY6l3ThZ58ib2_g_vSPpUQJ2a0mw5HiqeFmq3rX5g5KWGom9wgj36S0lAYMOugs6J8xTk/s1600/gruyere13.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0uM3MROdG5Tfkc9_ci02NiFe5yaWznftII7P4RoscHi907ZsXtkxdufZUR-Mn4HD7Bcz-7HBY6l3ThZ58ib2_g_vSPpUQJ2a0mw5HiqeFmq3rX5g5KWGom9wgj36S0lAYMOugs6J8xTk/s1600/gruyere13.jpg" height="640" width="426" /></a></div>
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<br /></div>
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<b>Beer cheese soup con gnocchi di pane alla barbabietola</b></div>
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<b><br /></b></div>
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<b>ingredienti:</b></div>
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<i><b>per il brodo di carne:</b></i></div>
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1 osso di stinco</div>
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1 carota</div>
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1|2 porro di Cervere ( o anche un porro classico )</div>
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1 costa di sedano</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
1 cucchiaino di semi di senape tostati</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
5 grani di pepe nero</div>
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<i><b>per la zuppa:</b></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
1 cucchiaio raso di farina</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
300g di gruyere grattugiato grosso</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
33cl di birra affumicata ( rauchbier )</div>
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1 bicchiere di latte intero</div>
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1 carota</div>
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5cm di porro</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
brodo caldo qb</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
sale, pepe nero</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
olio extravergine d'oliva</div>
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<i><b>per i dumplings alla barbabietola:</b></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
300g di barbabietola cotta</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
200g di mollica di pane a lievitazione naturale</div>
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1 uovo M</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
1 cucchiaio colmo di farina</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
sale, pepe</div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvweumfgpnNQOVeLciO0Z6Qf3qI_VEpmMJDFxzOXgSEllPcK0mhsrLXV5Ip72wxqKYWvTpFagM-ThNu8HhQ-_nM95s8T_XrsM1EmvMlktggsp2_xxI7oK5wcXDuaMJgTFiX2f62VkhV1Q/s1600/gruyere7.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvweumfgpnNQOVeLciO0Z6Qf3qI_VEpmMJDFxzOXgSEllPcK0mhsrLXV5Ip72wxqKYWvTpFagM-ThNu8HhQ-_nM95s8T_XrsM1EmvMlktggsp2_xxI7oK5wcXDuaMJgTFiX2f62VkhV1Q/s1600/gruyere7.jpg" height="640" width="462" /></a></div>
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<br /></div>
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<b>Preparazione</b>:</div>
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Cominciamo preparando il brodo, io tosto sempre le ossa in forno a 220°, in questo modo le ossa cominciano a tirare fuori le impurità. In una pentola capiente aggiungere le carote ben lavate con tutta la buccia, il porro, la costa di sedano e l'osso appena abbrustolito e portare a bollore leggerissimo schiumando quando necessario. Non appena il brodo appare stabile aggiungete i semi di senape tostata e i grani di pepe nero, lasciate sobbollire per almeno un ora e mezza. Prepariamo adesso la zuppa, tagliate in piccoli dadini la carota e in anelli il porro, lasciateli stufare in una pentola con un filo d'olio, aggiungendo del brodo caldo se il fondo dovesse asciugarsi troppo. Appena il porro sarà diventato morbido e dolcissimo aggiungere la farina e mescolare bene, lasciate cuocere la farina per un paio di minuti prima di aggiungere, sempre mescolando, la birra e il latte a temperatura ambiente, riportate a bollore mescolando di tanto in tanto. Farà più bolle del normale, ma ricordatevi che c'è dentro la birra con la cottura smetterà :) Io volevo una zuppa liscia e vellutata, quindi dopo circa una mezz'ora di cottura l'ho frullata con un frullatore ad immersione aggiungendo un paio di mestoli di brodo caldo, ma volendo potreste lasciare i dadini di carota interi. Allontanate la pentola dal fuoco e aggiungete il gruyere grattugiato, mescolate con un cucchiaio di legno fino a che non si è completamente sciolto, aggiustate di sale e pepe e tenete in caldo. Prepariamo adesso i dumplings, nel bicchiere del frullatore sbriciolate la mollica, salate, pepate e aggiungete la barbabietola ridotta in dadi, frullate bene il tutto, aggiungete l'uovo sbattuto, la farina amalgamate fino ad avere un impasto morbido, ma lavorabile, quindi aggiungete ancora farina se necessario. Con le mani leggermente infarinate formate delle palline di impasto, io ho usato un porzionatore da gelato per farli tutti uguali, ma un cucchiaio andrà comunque benissimo. Tuffate i dumplings nel brodo in ebollizione, saranno pronti non appena saliranno in superficie. Siamo pronti per impiattare :) mettete nelle fondine la zuppa bella calda, aggiungete 3 o 4 dumplings, delle lamelle di nocciole e una nuvoletta di porro fritto e godetevela calda. Nel mio piatto io ho aggiunto dell'extra cheese! :)</div>
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Con questa ricetta partecipo al contest di <a href="http://www.formaggisvizzeri.it/news-eventi/concorsi/nuovo-contest-per-food-blogger.html" target="_blank">Formaggi Svizzeri</a> e <a href="http://www.peperoniepatate.com/2014/09/noicheeseamo-il-3-contest-dei-formaggi.html" target="_blank">Peperoni e Patate</a> #noiCHEESEamo</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiooSWcEKFAzmU7o_jme1VIV8gtposPfAcLQuUKsh10swzLJIRTd11XQfjnFF13tFbKZf0H13mjmtoRaV2RpHJH5ZmJ8gPEiJI2A9amEtV-XVDrQDUMiMM9ujwbzbgnLLXlnEX3Ncj9p8g/s1600/logo-formaggi-svizzeri-2014.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiooSWcEKFAzmU7o_jme1VIV8gtposPfAcLQuUKsh10swzLJIRTd11XQfjnFF13tFbKZf0H13mjmtoRaV2RpHJH5ZmJ8gPEiJI2A9amEtV-XVDrQDUMiMM9ujwbzbgnLLXlnEX3Ncj9p8g/s1600/logo-formaggi-svizzeri-2014.png" height="320" width="320" /></a></div>
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Gretahttp://www.blogger.com/profile/12799883313984768444noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-7016489754385052482.post-54328368893646456692014-10-27T11:45:00.002+01:002014-10-27T11:45:46.847+01:00Lasagna con genovese di manzo per MTChallenge<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEEjhHa8nmxcehBSkjiWSkTiPEbDBD5iqlT270FAWu-aBKknNx38w8OOpZlmkOksbwX-dVliGq6xqBm_Z7silhpAeU6GwSSDbmGywf2gacxrkiV3yGVIkvJRuGp55BinHPcKYUBJRcfoc/s1600/lasagna2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEEjhHa8nmxcehBSkjiWSkTiPEbDBD5iqlT270FAWu-aBKknNx38w8OOpZlmkOksbwX-dVliGq6xqBm_Z7silhpAeU6GwSSDbmGywf2gacxrkiV3yGVIkvJRuGp55BinHPcKYUBJRcfoc/s1600/lasagna2.jpg" height="640" width="426" /></a></div>
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A voi succede mai di rivedere in quello che cucinate delle parole che non avete detto? Delle emozioni taciute, dei ricordi sopiti? A me succede sempre più spesso, sarà la vecchiaia, ma cucino e mi accorgo che il piatto parla di me più quanto io non faccia di solito. E' successo anche con la ricetta che lascio qui oggi, inseguivo pensieri disordinati, come faccio spesso, cercando di unire i puntini e formare un disegno di senso, ne uscivano soltanto progetti in bianco a nero. Cucinando viene tutto insieme e tutto torna ad avere un senso. In questa lasagna ci sono un po' le mie origini, o quantomeno i sapori a cui sono legata, quegli odori che ti riportano indietro in un lampo e ti ritrovi a sgambettare una domenica mattina sulle scale verso la cucina strillando perchè "aspettatemi che devo contare i ravioli", sapori che ho ritrovato soltanto nel primo assaggio e che si sono fusi perfettamente. Sicuramente è un piatto un po' eretico, ma mi ha sorpreso molto.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghrXYQmjzlRAacVXoMIKcyjifl9WjiU6-XkoyZ6qIahCe6CfPi39Zg0HYO2dgzdlAw1FtmZRyWrbj7-aBtPIE7ZjOIrcwsHhyqn_C17kJOWs_xIntVO9Oess7IXEPyQw-H9MD5ZKFuvP0/s1600/lasagna6.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghrXYQmjzlRAacVXoMIKcyjifl9WjiU6-XkoyZ6qIahCe6CfPi39Zg0HYO2dgzdlAw1FtmZRyWrbj7-aBtPIE7ZjOIrcwsHhyqn_C17kJOWs_xIntVO9Oess7IXEPyQw-H9MD5ZKFuvP0/s1600/lasagna6.jpg" height="640" width="480" /></a></div>
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<b>Lasagna semi integrale con genovese di manzo, besciamella alla birra rossa e provolone del monaco</b></div>
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<b><br /></b></div>
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<b>Ingredienti:</b></div>
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<i><b>per la genovese:</b></i></div>
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1 kg di muscolo di manzo ( io ho usato un muscolo di stinco )</div>
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2 kg di cipolle ramate</div>
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1 costa di sedano</div>
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1 carota</div>
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1 pizzico di peperoncino ( io ho usato la punta di un peperoncino fresco ) </div>
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sale </div>
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olio extravergine d'oliva</div>
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2 foglie di alloro</div>
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<i><b>per la pasta all'uovo:</b></i></div>
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200 gr di farina di grano tenero integrale</div>
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100 gr semola di grano duro </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
3 uova</div>
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un pizzico di sale</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<b><i>per la besciamella alla birra:</i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
50 gr di burro </div>
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50 gr di farina</div>
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500 ml di birra rossa artigianale ( io ho usato una rossa di frumento non filtrata )</div>
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sale </div>
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pepe nero</div>
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300 gr di provolone del monaco grattugiato grosso</div>
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<b>Preparazione</b></div>
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<br /></div>
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Cominciamo dalla genovese, in una pentola con un filo d'olio rosolare il muscolo uniformemente, su tutti i lati, fino a che non forma una crosticina, aggiungere le cipolle tagliate sottili, il sedano e la carota tritati e le foglie di alloro, un pizzico di sale sulle cipolle, incoperchiare e lasciar cuocere a fuoco bassissimo per circa 3 ore, bagnando con un po di acqua se necessario e girando per evitare che attacchi sul fondo. Dopo circa un paio d'ore aggiustare di sale e aggiungere il peperoncino, io ne uso proprio poco, non voglio che sia piccante, voglio solo che "scaldi" un po la preparazione. Il risultato sarà che avrete il vicinato rivolto verso la porta di casa perchè la genovese ha un profumo irresistibile. Vedrete che nella pentola la carne si sarà sfaldata e sarà ricoperta di una cremina di cipolle, tenete in caldo. Mentre la carne cuoce prepariamo anche la sfoglia, mescolare le due farine e fare una fontana, aggiungere il sale, le uova e cominciare con una forchetta ad incorporare la farina, quindi continuare ad impastare a mano con un certo vigore, fino ad avere una pasta liscia, la farina integrale è un po' più difficile da lavorare, ma non demordete! Appena pronto l'impasto avvolgetelo nella pellicola e lasciatelo riposare per almeno 30 minuti. Passiamo alla besciamella alla birra, naturalmente la birra non mettetela in frigo, deve essere a temperatura ambiente, magari mettete in frigo quella che avanza! In un pentolino fate sciogliere il burro, aggiungete la farina tutta insieme e mescolando fino a che non assumerà una colorazione rossiccia, aggiungete la birra sempre mescolando, un pochino per volta evitando di fare grumi. Vedrete che non sarà una besciamella classica, gonfierà molto durante la cottura per via della birra, non preoccupatevi è facilissima da domare :) aggiustate di sale e pepe e mescolando lasciatela addensare, appena pronta coprite la superficie a contatto con della pellicola. Stendiamo la pasta, armatevi di mattarello, mega tagliere di legno e olio di gomito per tirare la sfoglia sottile, dividetela un rettangoli e tuffateli in acqua bollente per un minuto, quindi scolateli, passateli in acqua fredda per fermare la cottura e adagiateli su di un canovaccio per asciugarli. Non ci resta che assemblare la lasagna, imburrate la teglia di cottura e ricopritene il fondo con uno strato di sfoglia, quindi aggiungete la genovese con il suo condimento, la besciamella alla birra e il provolone grattugiato, quindi di nuovo sfoglia, continuate così fino a riempire la teglia in altezza, l'ultimo strato deve essere di pasta, aggiungete sulla superficie un po' di besciamella e del formaggio grattugiato. Cuocete in forno caldo a 180° per circa 20 minuti. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIKoEzawm1pA9rou6HsSdqvoqq55CHOxXCk54SYq5An8dIQMiqAIHk2BbL-GKLU_APvHkAAJCHXEe0WElkaHyinhrEsS-725fvyCQBkjCCB8F0NCXnIEZPgho49vXo1PgXT9L-PMQ52-I/s1600/lasagna7.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIKoEzawm1pA9rou6HsSdqvoqq55CHOxXCk54SYq5An8dIQMiqAIHk2BbL-GKLU_APvHkAAJCHXEe0WElkaHyinhrEsS-725fvyCQBkjCCB8F0NCXnIEZPgho49vXo1PgXT9L-PMQ52-I/s1600/lasagna7.jpg" height="640" width="480" /></a></div>
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Con questa ricetta partecipo all'<a href="http://www.mtchallenge.it/2014/10/mtc-n-42-la-ricetta-dellla-sfida-di.html" target="_blank">MTChallenge di ottobre</a> ospitato questo mese dalla <a href="http://lesmadeleinesdiproust.blogspot.it/2014/10/mtchallange-n-42-sua-maesta-la-lasagna.html" target="_blank">Sabri di Les Madeleines di Proust</a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNWTUEe0Ko9n-C-5iVojijlcMB1M9yrHLytVbSL-brcTie-tPQRshNpWPJsAJEssLyDpphohzjZM_vH4j50Rg75ZwW1aFmm3BzEnZvNWGKZe_XyrsIUHah4tUY4kUvAroH7Io69LSEb9Q/s1600/logolasagna.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNWTUEe0Ko9n-C-5iVojijlcMB1M9yrHLytVbSL-brcTie-tPQRshNpWPJsAJEssLyDpphohzjZM_vH4j50Rg75ZwW1aFmm3BzEnZvNWGKZe_XyrsIUHah4tUY4kUvAroH7Io69LSEb9Q/s1600/logolasagna.jpg" /></a></div>
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<br />Gretahttp://www.blogger.com/profile/12799883313984768444noreply@blogger.com14tag:blogger.com,1999:blog-7016489754385052482.post-48930671238598857172014-10-23T16:15:00.000+02:002014-10-23T16:15:45.340+02:00Giovedi gnocchi e Salone del Gusto!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGHjOnEwWGJBxr0VX9ASx2ViEUc-ZCJIoNph3YNWFCeM7jD73cXDksM4h_77KLOJf_Df-FEX7YYbwp-hUtIpj4GbaS6maeNntrulQGWL8Zwp8DhMsWVRhZooKsD4skNRASe8ZA7Td-kUg/s1600/salone4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGHjOnEwWGJBxr0VX9ASx2ViEUc-ZCJIoNph3YNWFCeM7jD73cXDksM4h_77KLOJf_Df-FEX7YYbwp-hUtIpj4GbaS6maeNntrulQGWL8Zwp8DhMsWVRhZooKsD4skNRASe8ZA7Td-kUg/s1600/salone4.jpg" height="640" width="426" /></a></div>
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Mentre il Salone del Gusto 2014 è nel pieno delle sue attività, mentre tutto il mondo dell'enogastronomia di qualità freme, tra laboratori, approfondimenti e poi tanti prodotti da far girare la testa, io impasto gnocchi, pensando alla quantità di informazioni da cui sarò travolta sabato. Tra una condivisione su facebook e una su twitter delle notizie live e una passatina di zucca, ripasso la mia storia per sabato pomeriggio, parlerò del guanciale, parlerò di allevamenti, transumanza, civiltà contadine che hanno ancora tanto da insegnare, se solo avessimo ancora la pazienza di ascoltare. Rimango sul filone slow, allora, e vi presento la ricetta che ho pensato per accompagnare questo mio percorso di avvicinamento al <a href="http://www.salonedelgusto.com/it/" target="_blank">Salone del Gusto</a>. Ho scelto uno dei prodotti dell'<a href="http://www.fondazioneslowfood.it/arca" target="_blank">Arca del Gusto</a>, i peperoni di Senise, siamo in Basilicata, nella suggestiva valle del Sinni, con una serie di promontori che si affacciano sul mare, qui nasce questo peperone piccolo, caratterizzato da una polpa molto sottile da un peduncolo aggrappato forte al frutto, infatti in commercio, quando lo acquistate intero, il peduncolo è ancora attaccato. Pare che il peperone sia arrivato in Basilicata intorno al 1500 e da allora si è perfettamente integrato, adattandosi a clima e terreno. Si consuma secco e l'essiccazione vene fatta ancora al sole, senza l'aiuto si camere apposite, i peperoni vengono infilati su uno spago fino a formare una sorta di collana detta "serta". Come vi raccontavo ieri sono nata e cresciuta in un paese dove la terra incontra il mare, questo anche nelle tradizioni culinarie, allora resto fedele alle mie radici e vi propongo degli gnocchetti integrali di patate e alici, su passatina di zucca e zafferano, con peperoni di Senise cruschi e cicoria fritta </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4In0srl3WCC0JWbCjar8Uunqe9s80Ssdded0kCPRZsHBOdcRh22XS77Y78fbzhf_PUDyDmVxbbFG6mEb1qQDTvaa-FfKqTAkqViE-7ZEkK0Hl11w7ZwLzRrsAkl4zEbBgx7cqtcjoNcw/s1600/salone2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4In0srl3WCC0JWbCjar8Uunqe9s80Ssdded0kCPRZsHBOdcRh22XS77Y78fbzhf_PUDyDmVxbbFG6mEb1qQDTvaa-FfKqTAkqViE-7ZEkK0Hl11w7ZwLzRrsAkl4zEbBgx7cqtcjoNcw/s1600/salone2.jpg" height="640" width="444" /></a></div>
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<b>Gnocchi integrali di patate e alici, su passatina di zucca con peperoni cruschi e cicoria fritta</b></div>
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<b><br /></b></div>
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<b>Ingredienti:</b></div>
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<i>per gli gnocchi:</i></div>
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500 g di patate a pasta gialla ( io di montagna )</div>
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150 g di farina di grano tenero integrale</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
20 alici sott'olio</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
sale</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
pepe nero di mulinello</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
1 uovo L</div>
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1 cucchiaio di pecorino romano</div>
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<i>per la passatina:</i></div>
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1 kg di zucca</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
poco brodo vegetale ( solo carota e gambi di prezzemolo )</div>
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zafferano in stimmi </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
3 cm di porro</div>
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olio extravergine d'oliva </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
sale</div>
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<i>per completare il piatto:</i></div>
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2 peperoni di Senise</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
olio extravergine d'oliva</div>
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foglie tenere di cicoria</div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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Preparazione:</div>
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cominciamo dalla zucca, io la cuocio sempre in forno finchè non appassisce, quindi mettete in forno il vostro pezzo di zucca con tutti i semi e la buccia esterna, salate e chiudetela in un foglio di alluminio, ponete in forno già caldo a 180° per circa 50 minuti ( il tempo di cottura dipende anche dalle dimensioni ). Lavate con cura le patate, bucherellatele con uno stuzzicadente, quindi avvolgete ogni patata nell'alluminio, proprio come per la zucca e mettetele in forno. Mentre il forno lavora ne approfitto per per dirvi un paio di cose sulle alici, questa ricetta può essere anche replicata utilizzando le alici fresche, naturalmente eviscerandole e diliscandole, io avevo delle bellissime alici fresche messe sott'olio da un pescatore locale che le ha conservate aggiungendo all'olio extravergine del peperoncino fresco. Una volta cotte le patate sbucciatele ancora bollenti e passatele allo schiacciapatate, formate una fontana e aggiungete nel centro la metà della farina, sale, pepe, le alici sminuzzate, l'uovo e il pecorino, cominciate ad amalgamare il tutto, magari aiutandovi con un tarocco, aggiungendo farina man mano che le patate la chiedono, cercate di non lavorare troppo l'impasto, altrimenti finirà per diventare colloso. Formate con l'impasto un lungo cilindro, dividetelo in pezzi e lavorando con emtrambe i palmi delle mani formate altri piccoli cilindri di impasto, lavorando sempre velocemente. Con un coltello affilato, o con il tarocco, tagliate gli gnocchi della misura che preferite, a me piacciono piuttosto grandi, man mano che li tagliate passateli in pochissima farina per non farli attaccare. Prepariamo adesso la passatina di zucca, riprendete la zucca e pulitela, vedrete che adesso sarà facilissimo, basterà un cucchiaio. In una padella fate stufare il porro tagliato sottile, bagnandolo con un po' di brodo vegetale, fino a che non diventa traslucido. In un bicchiere lasciate a bagno 5 o 6 stimmi di zafferano in due dita di brodo caldo, mentre questa spezia fa la sua magia vi racconto qualcosa anche di questo prodotto, io ho usato uno <a href="https://www.facebook.com/ZafferanoDiCori?fref=ts" target="_blank">zafferano di Cori</a>, coltivato su un terreno collinare affacciato sul mare praticamente vergine, le prime sperimentazioni sono cominciate nel 2008, adesso producono bellissimi fiori che danno uno zafferano eccellente. Aggiungete alla padella con i porri anche la zucca, il brodo allo zafferano e frullate fino ad avere una passatina bella liscia, regolate di sale e allungate con un pochino di brodo se dovesse risultare troppo densa, tenete in caldo. Torniamo agli gnocchi, tuffateli in acqua bollente salata e tirateli via con delicatezza appena salgono a galla, adagiateli sulla passatina calda, guarnite con le foglie di cicoria fritte in olio extravergine e con i peperoni cruschi sbriciolati.</div>
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Arrivederci al Salone del Gusto :)</div>
<br />Gretahttp://www.blogger.com/profile/12799883313984768444noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7016489754385052482.post-22630176319084614502014-10-22T21:08:00.001+02:002014-10-22T21:08:19.276+02:00Il Salone del Gusto, i prodotti che vorrei <br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2swJL2mIf7z3hXKGZyDwpNcywQ0lCNYcAmSJSV0uuBrrEtvnXMixgl7sx24DUulT7wIrEeQZUX6ZBg11UFaVWf2cX8wf8IXTJ-CCX_Z9jZ-HxCIrhO7tLb7BVLIx3xFk3GOIobia6zoE/s1600/logosalone.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2swJL2mIf7z3hXKGZyDwpNcywQ0lCNYcAmSJSV0uuBrrEtvnXMixgl7sx24DUulT7wIrEeQZUX6ZBg11UFaVWf2cX8wf8IXTJ-CCX_Z9jZ-HxCIrhO7tLb7BVLIx3xFk3GOIobia6zoE/s1600/logosalone.jpg" height="230" width="400" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4In0srl3WCC0JWbCjar8Uunqe9s80Ssdded0kCPRZsHBOdcRh22XS77Y78fbzhf_PUDyDmVxbbFG6mEb1qQDTvaa-FfKqTAkqViE-7ZEkK0Hl11w7ZwLzRrsAkl4zEbBgx7cqtcjoNcw/s1600/salone2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>
Vivo in una provincia maltrattata, ma piena di eccellenze che purtroppo fanno fatica ad essere valorizzate, vivo in una terra che ha sempre fatto dei suoi prodotti un vanto, ma che se li è sempre tenuti stretti, come fossero dei segreti da non rivelare. Sono nata in una piccola città piena di storia, che ha sempre commerciato molto, che ha portato i frutti della sua terra sui mercati romani e che poi, per errore, deve esserseli dimenticati lì. E allora vorrei partire proprio da qui, da dove affondano anche le mie di radici per raccontarvi quali prodotti mi piacerebbe fossero raccontati, con la passione che ci contraddistingue, tra i banchi del Salone del Gusto.<br />
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<li>La Tiella di Gaeta: prodotto da forno simbolo della mia città, la ricetta originale non è facile da trovare, sta diventando un prodotto da rosticceria, da supermercato, cosa che la allontana enormemente sia dai sapori originari, sia dalla sua storia, portandola più verso una focaccia ripiena di semplicissima fattura. Ne ho già parlato <a href="http://gretascorner.blogspot.it/2011/08/tiella-di-polipima-anche-di-scarolae-di.html" target="_blank">qui</a> nel mio blog, proponendo anche una delle ricette casalinghe che più si avvicinano alla vera tiella di Gaeta. Se proprio una scelta deve essere fatta tra i ripieni tradizionali, devo dire di preferir senza alcun dubbio quella di polpo, che lascia incontrare il mare con i pomodori, le olive, il peperoncino e l'olio quello buono, certo se non l'avete mai mangiata, e parlo di quelle buone, io vi consiglio di assaggiarle tutte ;)</li>
<li>Le Olive Bianche di Gaeta: è un'oliva dalla forma ovale, molto carnosa che viene raccolta prima della maturazione finale e conservata in una particolare salamoia. Si chiama bianca perchè essendo, appunto, dello stesso cultivar dell'oliva nera di Gaeta, viene raccolta prima che viri sul nero assumendo un caratteristico colore rosato. E' caratterizzata come vi dicevo da una polpa molto soda e dal distacco netto dal nocciolo, è molto salina, con uno spiccato sentore vinoso, dalle mie parti si consuma sia intera che "spezzata", cioè incisa e condita con peperoncino, aglio e prezzemolo. Le prime notizie scritte delle olive nel territorio di Gaeta risalgono addirittura a Virgilio, che nell'Eneide racconta che i marinai di Ulisse approdando sulle coste gaetane, scorsero nel mare delle piccole frutti che galleggiavano, insomma la storia ci racconta delle olive conservate in salamoia :)</li>
<li>I pomodori Spagnoletta: nascono da una pianta piccola, che cresce soltanto nei comuni di Gaeta e Formia, molto più bassa delle altre piante di pomodoro. Produce un pomodoro costoluto e saporitissimo che si consuma principalmente crudo, è un pomodoro sodo e salino, sarà perchè cresce sulla sabbia proprio di fronte al mare. Con il passare del tempo, non essendo un pomodoro adatto alla grande distribuzione, ha trovato sempre meno spazio sui banchi del mercato, tanto che se ne erano addirittura persi i semi, che per fortuna vengono ancora oggi selezionati da un esperto locale che ha preso a cuore questo pomodoro</li>
<li>La Salsiccia di Monte San Biagio: è di una bontà impressionante, non macinata ma battuta a coltello a grana grossa, non è molto grassa, contiene solitamente il 20% di grasso, è profumata con cumino, peperoncino e vino moscato di Terracina, insaccata in budello naturale e lasciata asciugare per circa un mese. Si consuma sia così, dopo la cottura naturalmente, che affumicata con il legno di lentisco e conservata sott'olio. Anche questo prodotto è fortemente radicato nella storia del suo territorio e ci parla di allevamenti, pastorizia, transumanza e delle dominazioni che hanno portato le spezie.</li>
<li>Il broccolo Sezzese ( broccolo Sino ): è un broccoletto che viene coltivato soltanto nel comune di Sezze, dove cresce da tempo immemore, è diverso dagli altri tipi di broccoletti che si coltivano in tutte le zone limitrofe, ha una foglia allungata, molto meno frastagliata e molte infiorescenze, da cui deriva, in dialetto, il loro nome "simi" perchè appunto producono molti semi. I semi sono quasi introvabili perchè la coltivazione è soltanto casalinga, quindi ogni contadino si conserva il seme per l'anno successivo. Sono molto amari ed hanno pochissimo scarto, solitamente si consumano insieme alle salsicce accompagnati dalla polenta</li>
<li>Le Coppiette di Bassiano: le coppiette sono appunto delle "coppie" di carne condita ed essiccata che ha avuto un notevole successo in tutte le fraschetterie romane e dei castelli, gli osti ne mettevano a tavola molte e vendevano vino a fiumi. La particolarità delle coppiette che producono, invece, in questo piccolo paese in provincia di Latina è l'artigianalità, sono ancora rigorosamente tagliate a mano e prodotte da maiali allevati allo stato brado, lasciate a macerare con coriandolo, semi di finocchio, peperoncino macinato, sale e vino, massaggiate a mano e lasciate asciugare naturalmente senza l'ausilio di camere di essiccazione. </li>
<li>Il Sedano Bianco di Sperlonga: è una qualità di sedano coltivata nei comuni di Sperlonga e Fondi, introdotta nella zona dei pantani subito dopo la bonifica, alla fine degli anni '60, è stato uno dei prodotti che ha contribuito a riqualificare le aree bonificate. Il terreno calcareo gli conferisce delle proprietà particolarissime, è dolce, molto tenero, quasi privo della caratteristica fibrosità del sedano comune</li>
<li>La Lenticchia di Ventotene: una delle isole pontine, di una bellezza che toglie il fiato, ancora selvaggia e avvolta dalla macchia mediterranea, ebbene su questa piccola isola, esistono delle piccole coltivazioni di lenticchie che risalgono a quanto pare addirittura ai romani, le lenticchie isolane hanno delle caratteristiche speciali e quelle di Ventotene non sono da meno. Semina e raccolta vengono fatte ancora a mano.</li>
<li>Il Caso Peruto, (letteralmente formaggio perduto, avvizzito), è un formaggio a latte ovino e caprino, ottenuto con caglio vegetale di cardo, come la maggior parte di formaggi di origine romana, viene fatto riposare in fuscelle di giunco, lavato spesso con una soluzione di aceto e olio, quindi viene fatto stagionare in foglie di pimpinella, chiuso dentro orci di terracotta con tappi di sughero. La stagionatura dura dai sei mesi ad un anno.</li>
<li>Le fragoline di Nemi: paesino affacciato sull'omonimo lago di origine vulcanica e circondato da bellissimi boschi, nei quali si trovano queste piccole fragoline, che i contadini locali trapiantano su terreni limitrofi e le portano a maturazione. Pare fossero conosciute già ai tempi dei romani, le piantine sono molto piccole e delicate, quindi la cura ne era affidata alle donne, le "fragolare". Il microclima dato dal vicino lago permette a questi piccoli e dolcissimi frutti rossi di crescere tutto l'anno :)</li>
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Questa è la mia speciale top ten, quello che mi piacerebbe fosse rappresentato e invece non lo è, domani la mia ricetta con uno dei prodotti dell'<a href="http://www.fondazioneslowfood.it/arca" target="_blank">Arca del Gusto</a> <a href="http://www.fondazioneslowfood.it/welcome_it.lasso" target="_blank">Slow Food</a>, il peperone di Senise</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKcb4w_8XZpcVeE-pJN7MrNZjg_qgr6UbG2q7ZX7sxMgl_tj-9SXLxqu2Jy_hb40Nnu_s8wrYjKdJoRU6AHKnYn0kDsbx3Xx4WQYFp0-43wUte6x7y0ZnJQBpntJVBTVLp4QmhAs1F4PI/s1600/logo-salone-del-gusto-terra-madre.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKcb4w_8XZpcVeE-pJN7MrNZjg_qgr6UbG2q7ZX7sxMgl_tj-9SXLxqu2Jy_hb40Nnu_s8wrYjKdJoRU6AHKnYn0kDsbx3Xx4WQYFp0-43wUte6x7y0ZnJQBpntJVBTVLp4QmhAs1F4PI/s1600/logo-salone-del-gusto-terra-madre.png" height="75" width="320" /></a></div>
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Gretahttp://www.blogger.com/profile/12799883313984768444noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-7016489754385052482.post-7823648700888008022014-10-14T17:08:00.000+02:002014-10-14T17:08:15.637+02:00MortadellaBo 2014, il Corner si tinge di rosa<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjs4vTrXkPOwF-F1konT7P-GXycSDwmtWbgn4tdFFgKCYbZUuhN_kUMpNDDv_oGg7wqPwg19fSCkBM0SrJDrO054BsDNt2X9dIt6xzRJzaczOLSLxBQYJLZK1k4QWL8urRKH9vLARj3HuU/s1600/mortadellabo.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjs4vTrXkPOwF-F1konT7P-GXycSDwmtWbgn4tdFFgKCYbZUuhN_kUMpNDDv_oGg7wqPwg19fSCkBM0SrJDrO054BsDNt2X9dIt6xzRJzaczOLSLxBQYJLZK1k4QWL8urRKH9vLARj3HuU/s1600/mortadellabo.JPG" height="266" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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Bologna 12 ottobre 2014, ore 17.30 tocca a me e d'altronde sul programma c'è scritto che l'orario è proprio giusto, solo che io non sono ancora pronta. I partecipanti ci sono già tutti e mi vedono svicolare tra bancone e magazzino per recuperare gli ultimi ingredienti, accennando dei sorrisi imbarazzati, erano tutti già li con le loro domande, con i loro piattini pieni di ingredienti che "chissà questo dove lo mette" e "questo che cos'è origano?" " no signora è timo" ho risposto dopo essermi ricomposta quanto bastava per non sembrare pazza e abbiamo rotto il ghiaccio scrollandoci di dosso tutti quanti quel terrore iniziale , quel silenzio spaventoso. Parlare di cibo è bellissimo, soprattutto se hai davanti persone a cui piace mangiare, cucinare nella storia è bellissimo, e noi eravamo in un laboratorio con le pareti trasparenti, il profumo della mortadella appena affettata, in un attimo ci siamo buttati a capofitto nella prima ricetta</div>
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<br /></div>
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<b>Crostone di pane integrale con maionese al timo, mortadella grigliata, porcini saltati e pomodorini pachino appassiti in forno</b></div>
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<b><br /></b></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9pB12o_oiPtG9thddptfAvOVRViWD75gdvekSy0N3nteEv8c3G1QAjHjfzLUFoP83ZSlLjwnYDtNZR9CZLbdsPqszCnNlT-dUA8QaK6MKwC8VDXt5ircxytB3oknPcRgXRF6AVXPAgxU/s1600/mortadellabo3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9pB12o_oiPtG9thddptfAvOVRViWD75gdvekSy0N3nteEv8c3G1QAjHjfzLUFoP83ZSlLjwnYDtNZR9CZLbdsPqszCnNlT-dUA8QaK6MKwC8VDXt5ircxytB3oknPcRgXRF6AVXPAgxU/s1600/mortadellabo3.jpg" height="400" width="393" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiZLTvNcOAX8QLJJ885JCXHWn-Y1vpQaiXSQzvvjqMSoH_iK81-7cww08DEd8L_LCQK62B2z4KTlp_NyC5xwRcdWRt3wrDZnz_Tzcr8O2V5OiIMpmpqjXPtadt_33a0GDK_hRodbiElSo/s1600/IMG_1072.CR2" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiZLTvNcOAX8QLJJ885JCXHWn-Y1vpQaiXSQzvvjqMSoH_iK81-7cww08DEd8L_LCQK62B2z4KTlp_NyC5xwRcdWRt3wrDZnz_Tzcr8O2V5OiIMpmpqjXPtadt_33a0GDK_hRodbiElSo/s1600/IMG_1072.CR2" height="266" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1UkaCWLngNmZwTBkpPDT8xeYMAmK_oDAo7-3WygeLJjp7b83r_JqtHp-PBhkJpw4HkzHFOQye4OKxruytKTuazg7GG8gVGf1eUxMN9KLSDS92KEB8ZkBOuCEqM4KpKHtotdlKb3iJeLY/s1600/IMG_1074.CR2" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1UkaCWLngNmZwTBkpPDT8xeYMAmK_oDAo7-3WygeLJjp7b83r_JqtHp-PBhkJpw4HkzHFOQye4OKxruytKTuazg7GG8gVGf1eUxMN9KLSDS92KEB8ZkBOuCEqM4KpKHtotdlKb3iJeLY/s1600/IMG_1074.CR2" height="266" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEineLUHpmFoamTFFL7unA5hXrRqE8ssHw-ToEvhlebt99FqbomKHIvonO7zqxREwf7vZ_zc19wWz0QCfNChHHWz_euPjO9JtQB_cZxh6wZPerS8W17wHw4QXLCR-piI5u3xZFza8zBsOMU/s1600/IMG_1073.CR2" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEineLUHpmFoamTFFL7unA5hXrRqE8ssHw-ToEvhlebt99FqbomKHIvonO7zqxREwf7vZ_zc19wWz0QCfNChHHWz_euPjO9JtQB_cZxh6wZPerS8W17wHw4QXLCR-piI5u3xZFza8zBsOMU/s1600/IMG_1073.CR2" height="266" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b>Ingredienti </b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>( per 4 crostoni )</i></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-family: Times; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">Tempo di preparazione 15
minuti<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<br /></div>
<span style="font-family: Times; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">4 fette di pane semi integrale a
lievitazione naturale, mollica compatta</span><br />
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-family: Times; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">2 fette di mortadella alte
1/2 cm ( tagliate in 2 )<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-family: Times; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">4/5 piccoli porcini<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-family: Times; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">1 limone<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-family: Times; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">4 rametti di timo fresco<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-family: Times; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">pomodorini pachino ancora
attaccati al grappolo ( 4 grappoli )<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-family: Times; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">Olio extravergine d'oliva<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-family: Times; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">Sale ( possibilmente in
fiocchi )<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-family: Times; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt;"><i>per la maionese al timo:</i><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-family: Times; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">1 uovo freddo<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-family: Times; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">210ml di olio extravergine
d'oliva leggero<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-family: Times; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">1 cucchiaio di aceto di mele<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-family: Times; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">1 cucchiaino di senape<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-family: Times; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">Sale<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-family: Times; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">Pepe nero di mulinello<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-family: Times; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">1 rametti di timo fresco<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-family: Times; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">1 punta di aglio<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 16.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: Times; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">Per i pomodori</span></b><span style="font-family: Times; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">:
adagiate i pomodori sulla teglia dopo averli lavati con tutto il rametto,
ungerli con un filo d'olio, spolverarli con un pizzico di sale e pepe e
infornarli in forno caldo a 200 gradi per 10 minuti<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 16.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: Times; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">Per la maionese:</span></b><span style="font-family: Times; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt;"> nel
bicchiere del frullatore mescolare il tuorlo, la senape, un pizzico di sale e
l'aglio schiacciato, quindi con il frullatore ad immersione cominciare ad
emulsionare aggiungendo l'olio a filo fino ad ottenere una maionese bella
gonfia, aggiungere il timo e aggiustare di sale e pepe, tenere da parte.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 16.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-family: Times; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">Mondare e tagliare i
porcini a fettine sottili, condirli con un filo d'olio, sale, pepe, succo di
limone e tenere da parte.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 16.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-family: Times; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">Grigliate le fette di
pane fino a renderle croccanti e fragranti, quindi con la griglia ben calda
grigliare la mordadella 30 secondi per lato. Assembliamo il crostone, spalmare
sul pane uno strato di maionese, adagiarci la mortadella grigliata, le fettine
di funghi porcini, completare con il rametto di pachino arrosto e un rametto di
timo</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 16.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<span style="font-family: Times; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">Questa era la ricetta come l'avevo pensata in principio, ma i porcini che avevo a disposizione non erano adatti ad essere consumati crudi, quindi li ho saltati in una padella con un filo d'olio, sale e un pizzico di sale e pepe</span></div>
<!--EndFragment--><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnx4tsMIy7BIoPivTArPKFnidMKIPjD3pSYXqhbmjyXBd89vXp4jBtCqkKHa7JTlqIusgbpeuZFOa82_6_kT3BPVyNcICaJkUD532E62d1rswjybs2rax0tlMvi_MRf8vL-XKbO3C7P7g/s1600/mortadellabo6.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnx4tsMIy7BIoPivTArPKFnidMKIPjD3pSYXqhbmjyXBd89vXp4jBtCqkKHa7JTlqIusgbpeuZFOa82_6_kT3BPVyNcICaJkUD532E62d1rswjybs2rax0tlMvi_MRf8vL-XKbO3C7P7g/s1600/mortadellabo6.JPG" height="266" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
La seconda ricetta che ho proposto era una crespella gratinata e qui devo dire ci siamo proprio divertiti tutti molto, come vedete dalle foto hanno partecipato attivamente al laboratorio preparando le crespelle, che abbiamo riempito di ricotta di capra profumata al lime e menta e la mortadella, le abbiamo chiuse come fossero degli involtini primavera, ma vediamolo nel dettaglio</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi80El9SL-p3oVAHZERP6n9Z1yBlKCJ6IQ7RqUyTviFL2YTv-ATKIMC-hlxPohUtXmhUkSAJT3lfsKEX9UfIcgPRN29dqDXqibnNUDEvVxSYl2mwkJudnoZYaAKMJ_3pCe79pbqUd3PVSI/s1600/mortadellabo7.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi80El9SL-p3oVAHZERP6n9Z1yBlKCJ6IQ7RqUyTviFL2YTv-ATKIMC-hlxPohUtXmhUkSAJT3lfsKEX9UfIcgPRN29dqDXqibnNUDEvVxSYl2mwkJudnoZYaAKMJ_3pCe79pbqUd3PVSI/s1600/mortadellabo7.JPG" height="266" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgccq87nSEXRbuLkD6cepa4hvhsoz8oi-v6_PPc0IZNPbeshQq4p-ZfVePf9Er0TzV81vB-flr6d-oRobh5_MuffB2DMoqkm6PYUHpqfcXqrbeWtAqE70pbY0FETv8_5RqdxDlxG7hc9m8/s1600/mortadellabo8.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgccq87nSEXRbuLkD6cepa4hvhsoz8oi-v6_PPc0IZNPbeshQq4p-ZfVePf9Er0TzV81vB-flr6d-oRobh5_MuffB2DMoqkm6PYUHpqfcXqrbeWtAqE70pbY0FETv8_5RqdxDlxG7hc9m8/s1600/mortadellabo8.JPG" height="266" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 16.0pt; mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; text-autospace: none;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: Times; font-size: 14.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">Cannelloni di crespelle alla mortadella con pesto
di cicoria</span></b> </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times;"><i>Per le crêpes:</i><b><o:p></o:p></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">150g di farina 00<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">350g di latte intero<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">50ml di acqua<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">2 uova medie<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">1/2 cucchiaino di sale<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times;"><i>Per il ripieno:</i><b><o:p></o:p></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">1 kg di ricotta di capra<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">1 lime<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">10 foglie di menta fresca<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">15 fette di mortadella
tagliata sottile<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">160g di parmigiano reggiano 24
mesi<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">Pepe nero di mulinello</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt;"><i>Per il pesto di cicoria:</i><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">1/2 kg di cicoria<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">1 punta di aglio<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">1 punta di peperoncino fresco<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">100g di parmigiano reggiano 24
mesi<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">80g di mandorle<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">Sale<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<span style="font-family: Times; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: Times; mso-bidi-font-size: 16.0pt;">Olio extravergine d'oliva
leggero<o:p></o:p></span></div>
<!--EndFragment--><br />
<!--EndFragment--><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicjnT_TOyvePo96IAG4zCbzPsXEXE85hn7PtaPL4RTH2DS2DbWJchAKt05X9Ro20SEfLVTmvkkt70tLk1v0ybKSUHK4zDU8XzVjvKgPFt2oWC-76lmRWqe4hlLMWn6FQzrVDlMCSX0v18/s1600/mortadellabo11.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicjnT_TOyvePo96IAG4zCbzPsXEXE85hn7PtaPL4RTH2DS2DbWJchAKt05X9Ro20SEfLVTmvkkt70tLk1v0ybKSUHK4zDU8XzVjvKgPFt2oWC-76lmRWqe4hlLMWn6FQzrVDlMCSX0v18/s1600/mortadellabo11.JPG" height="266" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><br /></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><br /></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b>Preparazione</b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<i>Per le crêpes:</i> </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
preparare la pastella, rompere le uova,
batteterle, quindi cominciare ad aggiungere farina e latte + acqua,
alternardoli, fino ad ottenere una pastella liscia e priva di grumi, aggiungere
il sale, mescolare e lasciate riposare 1/2 ora.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
Una volta pronta, ungere il
padellino con poco burro chiarificato e cuocere le crêpes. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<i>Per il ripieno:</i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<i></i>lavorare a crema la ricotta, aggiungere la
scorza grattugiata del lime, e il suo succo, la metà del parmigiano, le foglie di menta, sale e
pepe di mulinello, amalgamare bene il tutto, trasferire il composto in un sac a
poche e tenere al fresco. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
Assembliamo le crêpes, ungere una pirofila con un po' di
olio, una crêpes per volta adagiare al centro una fetta sottile di mortadella,
un cilindro di ripieno di ricotta, quindi procedere con la chiusura, ripiegando i bordi verso l'interno, quindi con il lembo inferiore abbracciare la ricotta e continuare ad arrotolare. Proseguire
fino a finire crêpes e ripieno. Cospargere la superficie delle crêpes con il
parmigiano rimasto e infornare qualche minuto in forno caldo sotto al
grill. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
<i>Per il pesto di cicoria:</i> </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: left;">
Immergere le foglie di cicoria
con una schiumarola per due secondi in acqua bollente, quindi raffreddarle in
acqua e ghiaccio, asciugarle. Nel bicchiere del frullatore mettere le mandorle
con il sale, l'aglio, il mix di formaggi e un cucchiaio di olio, azionare il
frullatore, aggiungere le foglie di cicoria, e l'olio a filo fino ad ottenere
un pesto morbido. Servire il pesto sulle crêpes </div>
<!--EndFragment--><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUg6bLY1M-lY_PF9wByum3PjlWkuOsLV00siGU8IxASdYm5kyNVfKUJGkGj78REsDhK9gALsR-NAJoIyQTl-4prfJc4-Uxr_MnXIq2LeT_YpB7Gx8O9IViv2EfgGoRZydS38JfHpwan4Q/s1600/mortadellabo9.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUg6bLY1M-lY_PF9wByum3PjlWkuOsLV00siGU8IxASdYm5kyNVfKUJGkGj78REsDhK9gALsR-NAJoIyQTl-4prfJc4-Uxr_MnXIq2LeT_YpB7Gx8O9IViv2EfgGoRZydS38JfHpwan4Q/s1600/mortadellabo9.JPG" height="376" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2Cqy32jMs0GgUc7quKGsuoqAyzJ0UcWnq3NMjItei9DUQntqHd5oeMGLNJ30ATdDh-jTKbUGRPDJXXQP3XthhZCnu0PYNYADz7s0nm0FoKH4KedWzekF9ZQ1bjm82SjPpSNZqNiIAgi0/s1600/IMG_1193.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2Cqy32jMs0GgUc7quKGsuoqAyzJ0UcWnq3NMjItei9DUQntqHd5oeMGLNJ30ATdDh-jTKbUGRPDJXXQP3XthhZCnu0PYNYADz7s0nm0FoKH4KedWzekF9ZQ1bjm82SjPpSNZqNiIAgi0/s1600/IMG_1193.JPG" height="400" width="300" /></a></div>
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<br /></div>
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Chiudo ringraziando l'<a href="http://www.aifb.it/" target="_blank">Associazione Italiana Food Blogger</a> e l'organizzazione del <a href="http://www.mortadellabo.it/home.php" target="_blank">MortadellaBo</a> per l'oppurtunità e tutti i partecipanti al laboratorio che sono stati carinissimi</div>
<br />Gretahttp://www.blogger.com/profile/12799883313984768444noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7016489754385052482.post-88297948658393235152014-09-28T22:13:00.000+02:002014-09-28T22:13:14.727+02:00Un po cremino, un po Alexander, per un MTC adults only!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5uaYQ1sdIdq2KcMKx0e1JgsJ_jya6pjhUxegf4pbvNc4cMjtDQEjMZOIEqcR21rur3nQnnTBjHMc7fXs8eAkY3-zWp7xjO0zB1JH70Uk-XsuWHfmVUO3gDsYYjJVLoMiYYxK9rxB7LHk/s1600/cremino7.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5uaYQ1sdIdq2KcMKx0e1JgsJ_jya6pjhUxegf4pbvNc4cMjtDQEjMZOIEqcR21rur3nQnnTBjHMc7fXs8eAkY3-zWp7xjO0zB1JH70Uk-XsuWHfmVUO3gDsYYjJVLoMiYYxK9rxB7LHk/s1600/cremino7.jpg" height="640" width="426" /></a></div>
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Torno a parlare di cibo dopo mesi di stanchezza, spesso il silenzio serve anche a mettere a fuoco emozioni latenti e allora eccomi di nuovo qui a rendere omaggio ad un "gioco" intelligente, culturalmente appagante e decisamente stimolante. Questo mese l<a href="http://www.mtchallenge.it/2014/09/mtc-n-41-la-ricetta-della-sfida-e.html" target="_blank">'MT Challenge</a> e <a href="http://acquavivascorre.blogspot.it/2014/09/mtc-di-settembre-2014-un-sacco-di-riso.html" target="_blank">Acquaviva </a>ci portano in viaggio attraverso le mille strade del riso e delle sue cotture, come mio solito mi complico la vita, quindi ho unito una classica cottura al latte ad una preparazione che strizza l'occhio al bere miscelato, pensando ad un Alexander ho aggiunto il Cognac, un pizzico di noce moscata ed ho sostituito la crema di cacao scura con del cioccolato fondente. Hic!</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZHZ354ROdIWtSK9eODWA2tntxuCb-giCua-YPU0fK1HANsNdVGV-1EX_xyFIKrkyXM4pKuhZwrQVi4e1d1s23pxQZOQHfmcjva4sqcgosrSpRx9sy7gNqjb8DjKbjO0At9L788WY_-tM/s1600/cremino6.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZHZ354ROdIWtSK9eODWA2tntxuCb-giCua-YPU0fK1HANsNdVGV-1EX_xyFIKrkyXM4pKuhZwrQVi4e1d1s23pxQZOQHfmcjva4sqcgosrSpRx9sy7gNqjb8DjKbjO0At9L788WY_-tM/s1600/cremino6.jpg" height="640" width="426" /></a></div>
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<br /></div>
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<b>Alexander gelato di pudding di riso </b></div>
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<br /></div>
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<b>Ingredienti:</b></div>
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200gr di riso Arborio</div>
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500gr di latte intero</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
250gr di panna liquida</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
100gr di zucchero semolato</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
1 pizzico di sale</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
1 pizzico di noce moscata</div>
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50ml di Cognac</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
cioccolato fondente</div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQOHzLjHeTrlSVUpedPA1ui58Tjv-LGcvnzzmDjQUBsnJoKo28zYpxta3apLKs0pnP9Sc5T5NlePbOlETi1-iGuFJvVWfxZJu_LhcQzdinSt0RLFDFhjK-vns2i2ysp-CszH5K7F2ByDI/s1600/cremino9.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQOHzLjHeTrlSVUpedPA1ui58Tjv-LGcvnzzmDjQUBsnJoKo28zYpxta3apLKs0pnP9Sc5T5NlePbOlETi1-iGuFJvVWfxZJu_LhcQzdinSt0RLFDFhjK-vns2i2ysp-CszH5K7F2ByDI/s1600/cremino9.jpg" height="640" width="426" /></a></div>
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<br /></div>
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<b>Preparazione:</b></div>
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cominciamo preparando il riso al latte, è una preparazione che conserva ancora gesti semplici, antichi e un profumo che ti riconcilia col reato, prima di perdermi di nuovo vado avanti con la ricetta. Il riso va lavato sotto l'acqua corrente in un setaccio, fino a che l'acqua che ne fuoriesce non è completamente limpida, quindi va sbianchito, portandolo a bollitura in una pentola colma d'acqua, dopo un paio di minuti dal primo bollore scolare il riso sotto l'acqua fredda. Riportate il riso nel pentolino, copritelo con il latte, la panna, lo zucchero e la noce moscata, portate a bollore su fuoco dolce e lasciate cuocere per circa 45 minuti, mescolando spesso perchè non si attacchi al fondo. Il risultato sarà un pudding molto cremoso, a questo punto aggiungere il cognac, trasferite il tutto in una ciotola, mescolate e lasciate raffreddare leggermente prima di trasferire il pudding negli stampini per ghiaccioli. Riempite gli stampini fino all'orlo, battendo per eliminare eventuali bolle d'aria, inserite lo stecchino e mettete in congelatore per una notte. Il giorno dopo basterà sciogliere a bagnomaria del cioccolato fondente, io ne ho usato uno al 70%, e colarlo sui ghiaccioli di pudding, vedrete che si solidificherà subito a contatto con il gelato. Mangiare con moderazione!</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjR4V_6HpS3TxKbJLUXf6aV-vhV0D1Am73nXPcE9GCpTPovSbsvRms_QktoPVNLjibPcinKT8oLiz1WC1HKMknpn8lDIEu-Jh82WNqHZMlZe9OXyHUuUMr-x0Su8Ho_5vdz3kRtqQJqpB0/s1600/cremimo8.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjR4V_6HpS3TxKbJLUXf6aV-vhV0D1Am73nXPcE9GCpTPovSbsvRms_QktoPVNLjibPcinKT8oLiz1WC1HKMknpn8lDIEu-Jh82WNqHZMlZe9OXyHUuUMr-x0Su8Ho_5vdz3kRtqQJqpB0/s1600/cremimo8.jpg" height="640" width="426" /></a></div>
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Con questa ricetta partecipo al <a href="http://www.mtchallenge.it/2014/09/mtc-n-41-la-ricetta-della-sfida-e.html" target="_blank">MT Challenge</a> di settembre</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZZ25s5ilfc0F4rE2ukNzGB65SbhXjjxtDuM9LyzxkHFIYIkhTT8MeOOvt33LlJ8RU7nJKxRKQIGlW7b0XhehDGLATqExTJxP7LMN9s_blT5OwVc3QHB_LI2QVqX8NzI7jIN-0CQXRPBo/s1600/BANNERilriso.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZZ25s5ilfc0F4rE2ukNzGB65SbhXjjxtDuM9LyzxkHFIYIkhTT8MeOOvt33LlJ8RU7nJKxRKQIGlW7b0XhehDGLATqExTJxP7LMN9s_blT5OwVc3QHB_LI2QVqX8NzI7jIN-0CQXRPBo/s1600/BANNERilriso.jpg" /></a></div>
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<br />Gretahttp://www.blogger.com/profile/12799883313984768444noreply@blogger.com15tag:blogger.com,1999:blog-7016489754385052482.post-25253243242635972612014-07-17T09:00:00.000+02:002014-07-17T09:00:02.071+02:00Insalata da Tiffany<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizuhQ5acGmnkojBvwu2ECRKld0sjC85I_29QJQ1tNQ6MmPfnTMHRi2-oS5mvUV3hS3o13P_8FNkaV4r75hOcEVxC7XR2SV6zE37JvbuTGj7scKW5UHX9gPZAGTRPkNbPiC5R9SAqleZ58/s1600/tiffany.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizuhQ5acGmnkojBvwu2ECRKld0sjC85I_29QJQ1tNQ6MmPfnTMHRi2-oS5mvUV3hS3o13P_8FNkaV4r75hOcEVxC7XR2SV6zE37JvbuTGj7scKW5UHX9gPZAGTRPkNbPiC5R9SAqleZ58/s1600/tiffany.jpg" height="640" width="456" /></a></div>
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Torno al blog dopo molto tempo per una ragione più che buona, anzi, per una ragione più che bella, perchè si, #questoepiubello! Dopo qualche giorno di tormentoni sui social ecco svelato l'arcano, oggi esce il nuovo libro della collana dell'MT Challenge, dopo L'Ora del Patè adesso è l'ora delle insalate, ma non intese come piatti semplici, non come semplici riempi stomaco dell'ultim'ora, ma come vere e proprie protagoniste. Seguendo il filone della Belle Epoque, che ha visto questo piatto diventare un vero e proprio protagonista sulle tavole dei grandi ristoranti, questo libro conta ben 94 ricette di insalate si, ma non solo, c'è anche tutta una sezione dedicata ai vari condimenti, quindi emulsioni, oli, aceti, sali aromatizzati e tutto quello che serve per fare di un'insalata un'opera d'arte. Proprio come il primo libro anche questo è edito da Sagep, curato dalla mitica Alessandra Gennaro, con le fotografie di Paolo Picciotto e le bellissime illustrazioni di Mai Esteve sotto la direzione editoriale di Fabrizio Fazzari. </div>
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIgPJdjnVLB8pEzcb03XX-Y0oQztTaF_-9cp_tP_0oGFbQvgL71bugiIRjI2mcxDpO6l0liJM4rSaatQoxY8u_jPtRbayoKonm8MbJkbG8jx0xIt4LxT9cg3uMwwGI9XmUuqdzyTYEs2k/s1600/tiffani2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIgPJdjnVLB8pEzcb03XX-Y0oQztTaF_-9cp_tP_0oGFbQvgL71bugiIRjI2mcxDpO6l0liJM4rSaatQoxY8u_jPtRbayoKonm8MbJkbG8jx0xIt4LxT9cg3uMwwGI9XmUuqdzyTYEs2k/s1600/tiffani2.jpg" height="285" width="400" /></a></div>
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Proprio come il primo libro anche questo è un libro che fa del bene, infatti, <span class="Apple-style-span" style="color: #222222; font-family: Arial; font-size: 13px;"><b><i>Acquistando una copia di Insalata da Tiffany, contribuirai alla creazione di borse di studio per i ragazzi di Piazza dei Mestieri (link: </i></b><span style="color: #1950d5; text-decoration: underline;"><b><i><a href="http://www.piazzadeimestieri.it/">http://www.piazzadeimestieri.it/</a></i></b></span><b><i>), un progetto rivolto ai giovani oggetto della dispersione scolastica e che si propone di insegnare loro gli antichi mestieri di un tempo, in uno spazio che ricrea l'atmosfera di una vecchia piazza, con le botteghe di una volta- dal ciabattino, al sarto, al mastro birraio e, ovviamente, anche al cuoco. La Piazza dei Mestieri si ispira dichiaratamente a ricreare il clima delle piazze di una volta, dove persone, arti e mestieri si incontravano e, con un processo di osmosi culturale, si trasferivano vicendevolmente conoscenze e abilità: la centralità del progetto è ovviamente rivolta ai ragazzi che trovano in questa Piazza un punto di aggregazione che fonde i contenuti educativi con uno sguardo positivo e fiducioso nei confronti della realtà, derivato proprio dall’apprendimento al lavoro, dal modo di usare il proprio tempo libero alla valorizzazione dei propri talenti anche attraverso l’introduzione all’arte, alla musica e al gusto.</i></b></span></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhs1UpDAQ835rnLubEfYENC7JAzWJPrkLQjaBAWvMDTPZVx4B-110_KU_KjGEUGuQjRpiau1Jq44qvEQ9DezSr7ruLF-wFai-cDvrcPULQ0yNZ0n_c09UAV2zuznfdjlZUVyWCqKiIU5tw/s1600/tiffany3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhs1UpDAQ835rnLubEfYENC7JAzWJPrkLQjaBAWvMDTPZVx4B-110_KU_KjGEUGuQjRpiau1Jq44qvEQ9DezSr7ruLF-wFai-cDvrcPULQ0yNZ0n_c09UAV2zuznfdjlZUVyWCqKiIU5tw/s1600/tiffany3.jpg" height="286" width="400" /></a></div>
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<br /></div>
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Da oggi il libro è acquistabile presso tutte le librerie e on line sul sito <a href="http://www.sagep.it/easyStore/SchedeVedi.asp?ID=2105" target="_blank">Sagep</a>, su <a href="http://www.amazon.it/Insalata-Tiffany-A-Gennaro/dp/8863732884/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1405526148&sr=8-1&keywords=insalata+da+tiffany" target="_blank">Amazon</a> e su <a href="http://www.ibs.it/code/9788863732887//insalata-tiffany.html" target="_blank">IBS</a>, che altro dire se non che questo è più bello! Tutti in libreria!</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjF7UGBK_ha5F4rO0Xh7IskIPFC-mCWfD-xyLQecLuqzzo0Mgs_rJR_EoG2-Wb7P2fhooOCDgUq8Ttg5wrKf2CSwVDqBdJytCoIelJ5H5QD95Xd7ugVAO8DRpQGzmIKi_ZDhr7tLXyvksY/s1600/tiffany4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjF7UGBK_ha5F4rO0Xh7IskIPFC-mCWfD-xyLQecLuqzzo0Mgs_rJR_EoG2-Wb7P2fhooOCDgUq8Ttg5wrKf2CSwVDqBdJytCoIelJ5H5QD95Xd7ugVAO8DRpQGzmIKi_ZDhr7tLXyvksY/s1600/tiffany4.jpg" height="285" width="400" /></a></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8sPBiHiybVCFgLX_xFoDMNYhWn1SrwQU7vqE-dUHfc5U8p1u33EKPIVC3B3c_fFeEq_Gu6L_1A5eD-fHTdEt6cMFmtyqv-S76atspjOA2ERYVdqKFi4KgU7h-zeVwFNORJmcQYINBaJU/s1600/tiffany5.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8sPBiHiybVCFgLX_xFoDMNYhWn1SrwQU7vqE-dUHfc5U8p1u33EKPIVC3B3c_fFeEq_Gu6L_1A5eD-fHTdEt6cMFmtyqv-S76atspjOA2ERYVdqKFi4KgU7h-zeVwFNORJmcQYINBaJU/s1600/tiffany5.jpg" height="285" width="400" /></a></div>
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<br />
<br />
<br />Gretahttp://www.blogger.com/profile/12799883313984768444noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7016489754385052482.post-65461666676522028432014-04-15T17:09:00.000+02:002014-04-15T17:09:33.252+02:00Regolanti magna - code, ovvero la coda alla vaccinara per l'MTC<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiis-1AqSA9mPp7cDlhDEYfvP0a6XIK2XcuctGJ1OhCwZKMZnl1I1-aqubBC0wOpK-kOac1z-jUdDkMLtHD7HUuzH42lwg5zn_TC7ucHD-SXybBUNDrD-zRR_i1vzMLLLuCc_xyYd4SQgI/s1600/coda8.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiis-1AqSA9mPp7cDlhDEYfvP0a6XIK2XcuctGJ1OhCwZKMZnl1I1-aqubBC0wOpK-kOac1z-jUdDkMLtHD7HUuzH42lwg5zn_TC7ucHD-SXybBUNDrD-zRR_i1vzMLLLuCc_xyYd4SQgI/s1600/coda8.JPG" height="640" width="426" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Questo mese ci sediamo alla tavola del popolo, si parla di quinto quarto all'MT Challenge e voglio cominciare dalla storia replicando proprio una ricetta storica considerata la regina del quinto quarto e ve la lascio descrivere da Cesare Simmi, un grande oste romano che a questa preparazione ha dedicato una poesia in dialetto " Coda a la vaccinara "</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
E' 'na ricetta facile, ma vale</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
pe' praparà un tegame origginale.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Pijate un po de grasso de presciutto,</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
'no spicchio d'ajo e 'na cipolla trita,</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
fate er batuto e poi mischiate tutto</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
co'l'ojo der tigame che v'invita</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
a fallo frigge e, quando ch'è dorato,</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
giù er vino. Nun appena è svaporato,</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
subbito er pommidoro e, mano mano,</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
sellero, uva passa, 'na manciata</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
de pignòli, un ber pò de cioccolata</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
e mentre er condimento piano piano</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
se coce e s'insapora a foco lento</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
la coda ariva, e mò ve la presento.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Dar macellaro che ce fate spesa</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
fatevela fornì grossa e nutrita,</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
così nun solo viene più saporita,</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
ma ner tegame ve darà più resa;</div>
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tajateve li rocchi su misura,</div>
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poi giù, ner sugo, fino a la cottura.</div>
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<br /></div>
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Cottura giusta e, quello che più conta,</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
ch'er sugo nun sia tanto aritirato,</div>
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giusto de sale; e adesso l'invitato</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
se metta a sede che la coda è pronta.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Bon appetito! E mentre mangnate</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
pensate a la cucina de le fate!</div>
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4bI4nok6Er4xZJfIk2Vt99Vt-XuTWRr-Qz8NGPJmVpbTZAIawEECy70K402LmUdyH-k56a-S2qVYlAog2qScMyfofbGlnQx7QrWM8CO6ham6EVgGSVw39PgdhyphenhyphenLDXgib-k5Y7hXoAFMo/s1600/coda2.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4bI4nok6Er4xZJfIk2Vt99Vt-XuTWRr-Qz8NGPJmVpbTZAIawEECy70K402LmUdyH-k56a-S2qVYlAog2qScMyfofbGlnQx7QrWM8CO6ham6EVgGSVw39PgdhyphenhyphenLDXgib-k5Y7hXoAFMo/s1600/coda2.JPG" height="640" width="426" /></a></div>
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<br /></div>
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Esistono due modi per cucinare la coda, che derivano soprattutto da un modo diverso di intendere la cucina, uno più casalingo descritto da Ada Boni che parte da una bollitura iniziale dei rocchi di coda, questo per intenerire la carne, certo, ma anche per recuperare il brodo di cottura che veniva usato per altre preparazioni, l'altra versione che è quella che ho seguito io e che viene descritta da Simmi (riportata anche nei ricettari di Carnacina e Buonassisi ), una preparazione più ricca e sicuramente di più lunga, che non prevede bollitura ma solo una lenta cottura, fino a che la carne comincia a cedere, senza però staccarsi completamente dall'osso, a fine preparazione in alcune osterie veniva aggiunto un intingolo di cioccolata amara, pinoli, uvetta e in alcuni casi anche cannella e chiodi di garofano. Io come tradizione vuole ci ho condito anche dei rigatoni, rigorosamente rigati, ma a sezione quadrata, naturalmente pecorino romano, di quello buono e, questo è uno di quei piatti illuminanti, per cui vale la pena di vincere le moderne "allergie" al quinto quarto e tuffarsi in un piatto che ancora parla di storia.</div>
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgz3TXpP7QfhgbI29mK9uZaIAmogKeDbChDs6AOC4179Aj9votoCPcY_jEyW5N9O-gyb0UiVo-LHB41tbnIdDLTo0HARHI5LUcs_djsP_TLf0O1eyZIZyNOxvbO8pisu5ii5qrQer0mGcs/s1600/coda5.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgz3TXpP7QfhgbI29mK9uZaIAmogKeDbChDs6AOC4179Aj9votoCPcY_jEyW5N9O-gyb0UiVo-LHB41tbnIdDLTo0HARHI5LUcs_djsP_TLf0O1eyZIZyNOxvbO8pisu5ii5qrQer0mGcs/s1600/coda5.JPG" height="640" width="426" /></a></div>
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<br /></div>
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<b>Coda alla vaccinara</b></div>
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<br /></div>
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<b><i>Ingredienti:</i></b></div>
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500 gr di coda di manzo tagliata in rocchi</div>
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1 cipolla bionda</div>
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1 spicchio d'aglio</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
100 g di grasso di prosciutto</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
gambi di prezzemolo</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
2 carote</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
1 bicchiere di vino bianco</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
600 gr di pomodori pelati</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
250 gr di sellero ( sedano bianco )</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
2 foglie di alloro</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
pepe nero</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
brodo di manzo</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
400 gr di rigatoni</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
pecorino romano per la finitura</div>
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<br /></div>
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<b>Preparazione</b></div>
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<b><br /></b></div>
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Cominciamo subito dal soffritto, quindi cipolla, aglio, carota e grasso di prosciutto vanno ridotti in dadini piccolissimi, in questa ricetta il sedano non si aggiunge al soffritto, ma avrà un destino diverso con l'andare della ricetta, vi consiglio una pentola dal fondo spesso, quindi, un filo d'olio, il soffritto, un pizzico di sale e lasciate sudare fino a che la cipolla non sarà traslucida, aggiungete le foglie di alloro, un minuto ancora, quindi alzate la fiamma e rosolate i rocchi di coda, bagnate con il vino e lasciate dealcolizzare. Con i rebbi di una forchetta rompete un pò i pelati, riducendoli in grossi pezzi, quindi aggiungeteli alla pentola con la coda, abbassate la fiamma al minimo e lasciate andare per circa tre ore, aggiustando l'umidità di tanto in tanto con del brodo caldo. Come vi dicevo più sù la carne deve essere morbida ma ancora attaccata all'osso, una decina di minuti prima di spegnere il fuoco pensiamo al "sellero " ( al sedano ), che va bollito con tutti i filamenti, tagliato in pezzi lunghi circa 10 cm, per circa 5 minuti, quindi va aggiunto nella pentola della coda, proseguendo la cottura per altri 10 minuti, aggiustate di sale e di pepe e tenete in caldo. Non resta che cuocere i rigatoni, mantecandoli a fine cottura con il sugo di coda e avendo cura di posizionare un pezzo di coda insieme ai rigatoni in ogni piatto e finendo con una generosa grattata di pecorino.</div>
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<br /></div>
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Con questo piatto partecipo all' <a href="http://www.mtchallenge.it/" target="_blank">MT Challenge</a> di aprile ospitato da <a href="http://beufalamode.blogspot.it/" target="_blank">Cristina</a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCHqDArx-ac2-CIhLuckz6zZ4i8GAUZ4Z5Dd8iuvBY8mUa6LZObDSvc6cA-uOP9ckG7zZeLBOMy_iDYxSs1r4dEyv3zcokwPaUOUrSy0J3fd26Ka37vAUfKAbiKSqcZnw0qCrrg5fI_Fc/s1600/BANNERquinto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCHqDArx-ac2-CIhLuckz6zZ4i8GAUZ4Z5Dd8iuvBY8mUa6LZObDSvc6cA-uOP9ckG7zZeLBOMy_iDYxSs1r4dEyv3zcokwPaUOUrSy0J3fd26Ka37vAUfKAbiKSqcZnw0qCrrg5fI_Fc/s1600/BANNERquinto.jpg" /></a></div>
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<br />Gretahttp://www.blogger.com/profile/12799883313984768444noreply@blogger.com13tag:blogger.com,1999:blog-7016489754385052482.post-44498290202417034192014-02-27T16:15:00.001+01:002014-02-27T16:15:57.655+01:00Pasta e patate per le Strade della Mozzarella<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYk8rCMnZ94D_-bgug1Dezme-92r7sWQh8zf_x1ExJ6peyz5nDfyf8fnsfgNfK9GIRZV_-P7DKuCe5K2-hyhK0IaT4dFJGAfx2RGRMPPHfn3uS9q8obJtV7q8MjKlGS7wPxq3wCFk0Xjo/s1600/strade.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYk8rCMnZ94D_-bgug1Dezme-92r7sWQh8zf_x1ExJ6peyz5nDfyf8fnsfgNfK9GIRZV_-P7DKuCe5K2-hyhK0IaT4dFJGAfx2RGRMPPHfn3uS9q8obJtV7q8MjKlGS7wPxq3wCFk0Xjo/s1600/strade.jpg" height="640" width="426" /></a></div>
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<br /></div>
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<span class="Apple-style-span">Questo sarà un post lungo a cominciare dal titolo che ho dovuto per forza di cose ridurre in testata, ma qui ve lo beccate tutto intero, virgole comprese, l'idea era quella di riprodurre una pasta e patate tradizionale, aggiungendo anche un po del mio territorio con i calamari ripieni, la salsiccia di Monte San Biagio e naturalmente la mozzarella di bufala campana, rigorosamente del Consorzio. Questa è la mia ricetta per il contest "Pasta Bufala e Fantasia! Reinventa la tradizione", organizzato da</span> <a href="http://www.lestradedellamozzarella.it/" target="_blank">Le Strade della Mozzarella</a> <span class="Apple-style-span">in collaborazione con il <a href="http://www.pastificiodeicampi.it/" target="_blank">Pastificio dei Campi</a> ed il<a href="http://Consorzio della Mozzarella di bufala Campana DOP." target="_blank"> </a><span class="Apple-style-span" style="font-weight: 300; line-height: 18px;"><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: transparent; background-image: initial; background-origin: initial; border-color: initial; border-style: initial; cursor: pointer; outline-color: initial; outline-style: initial;"><a href="http://Consorzio della Mozzarella di bufala Campana DOP." style="font-family: lato, sans-serif; font-size: 14px;" target="_blank">Consorzio della Mozzarella di bufala Campana DOP</a><span class="Apple-style-span" style="font-family: lato, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 14px;">, </span></span></span></span></span>l'intento è quello di rivisitare in chiave moderna una ricetta della tradizione, utilizzando tecniche di cottura differenti</span></div>
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<br /></div>
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgPWabwO4W0kPRW60m1jY2Oj_5OEKAYxrK6aIpW7WiCxNTJfaMiXO-QOqpIEIYv1tQNbMDG4M9iCzXjw4XoEBkzX0nUkMDrJxq3lLq88Va5qctawqPsBl-iZphbMMuWEGtmBlvfqPCIK4/s1600/strade2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgPWabwO4W0kPRW60m1jY2Oj_5OEKAYxrK6aIpW7WiCxNTJfaMiXO-QOqpIEIYv1tQNbMDG4M9iCzXjw4XoEBkzX0nUkMDrJxq3lLq88Va5qctawqPsBl-iZphbMMuWEGtmBlvfqPCIK4/s1600/strade2.jpg" height="640" width="426" /></a></div>
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<br /></div>
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<b><i>Crema di patate affumicata con bozzarella di bufala, misto potente di Gragnano in oliocottura, calamaretti spillo ripieni alla formiana con bufala e polvere di salsiccia di Monte San Biagio, brunoise di pomodorini e dadini di patate</i></b></div>
<br />
<br />
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<b>Ingredienti:</b></div>
<i>per la crema di patate:</i><br />
200g di patate a pasta gialla<br />
100ml di latte da mozzarella di bufala ( quello che viene fuori al taglio )<br />
50ml di brodo vegetale<br />
olio extravergine d'oliva<br />
sale<br />
trucioli di faggio<br />
<br />
<i>per il brodo vegetale:</i><br />
3 cm di porro ( la parte bianca )<br />
2 pomodorini<br />
1 carota<br />
1 costa di sedano<br />
3 grani di pepe nero<br />
1 chiodo di garofano<br />
5g di sale<br />
1/2 d'acqua<br />
<br />
<i>per la pasta:</i><br />
300g di misto potente di Gragnano<br />
200ml di olio extravergine d'oliva<br />
100ml di acqua di governo della bufala<br />
<br />
<i>per i calamaretti:</i><br />
20 calamaretti spillo<br />
2 salsicce di Monte San Biagio<br />
80g di mozzarella di bufala del Consorzio<br />
1 cucchiaino di olio extravergine d'oliva<br />
<br />
<i>per la finitura:</i><br />
polvere di salsiccia<br />
dadolata di patate<br />
piccole foglie di salvia<br />
brunoise di pomodorino ciliegino<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b>Preparazione</b></div>
<br />
<br />
Comincerei dalla polvere di salsiccia, naturalmente si tratta di una salsiccia secca, che va ulteriormente asciugata per ottenere una polvere, tagliate a fettine sottili la salsiccia senza il budello ed essiccatela io ho usato un forno a convezione a bassa temperatura regolando quasi al minimo l'umidità interna, ottenendo così delle fette friabilissime, che con molta facilità si riducono in polvere. Per patate, io le ho cotte in forno statico, adagiandole su un letto di sale per circa 40 minuti a 140°. Mentre le patate cuociono, prepariamo il brodo vegetale mettendo semplicemente tutti gli ingredienti in una pentola, partendo da acqua fredda, schiumando appena necessario, va cotto per circa un'ora. Una volta cotte le patate vanno passate allo schiacciapatate ancora molto calde e mantecate con il latte della mozzarella di bufala e il brodo caldo, fino ad ottenere una crema liscia, quindi ho adagiato la purea su una placchetta e ho lasciato affumicare in forno caldo, dentro il quale avevo già riposto per circa 15 minuti i trucioli di faggio, per circa 10 minuti. Passiamo ora alla pasta, che ho cotto in un vaso chiuso ermeticamente e in olio cottura, spiego, ho emulsionato a mano con una frusta l'acqua di governo e l'olio extravergine, una volta diventato spumoso vedrete che avrà cambiato colore, ho disposto la pasta in un vaso in vetro, l'ho ricoperta con l'emulsione di olio e acqua e ho poggiato il vaso ben chiuso in una pentola di acqua calda, in cui avevo disposto una gratella, in modo che l'acqua potesse arrivare a coprire leggermente il livello dell'olio nel vaso, senza che il vetro fosse a diretto contatto con la fonte di calore, la temperatura dell'acqua va tenuta costante, a circa 70/72°, cuocete la pasta per circa 35 minuti. Mancano gli spillo, che vanno puliti, privati di becco, degli occhi, delle sacche interne e del gladio, quindi riempiti con moltissima attenzione, io ho usato un sac a poche, con la mozzarella di bufala frullata insieme ad un cucchiaino di olio extravergine e tanto liquido di governo fino ad ottenere una crema spessa, aggiungete 1 cucchiaio di polvere di salsiccia, mescolate bene e riempite gli spillo, teneteli da parte vanno cotti solo prima di impiattare. Passiamo adesso ai dadini di patate, li ho cotti nel brodo vegetale rimasto, tenendole al dente. non resta che finire il piatto, adagiate un paio di cucchiai di crema affumicata di patate sul fondo del piatto, aggiungete la pasta, i dadini di patate, qualche foglietta di salvia, dei piccoli dadini di pomodoro a cui avrete tolto la buccia, e proprio prima di andare in tavola saltate in una padella senza grassi e ben calda gli spillo, appena cambiano colore, cioè dopo qualche secondo, girateli e tirateli via, sono molto delicati, adagiateli nel piatto, guarnite con un po di polvere di salsiccia.<br />
<br />
<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRocrSaFiqtP7YaiqWEm2GWZORYI1KItbNEiTSF5KMlP9cBboE0eNpF07opSg-Lb98DHa25noL8hwTXlPlany-VKcuuAm5CSTszo6_r8jRIJNSdNpSj-DZtTYODgkH9nYZcpUPQA8PLqQ/s1600/banner_contest_2014strade.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRocrSaFiqtP7YaiqWEm2GWZORYI1KItbNEiTSF5KMlP9cBboE0eNpF07opSg-Lb98DHa25noL8hwTXlPlany-VKcuuAm5CSTszo6_r8jRIJNSdNpSj-DZtTYODgkH9nYZcpUPQA8PLqQ/s1600/banner_contest_2014strade.jpg" height="222" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<br />Gretahttp://www.blogger.com/profile/12799883313984768444noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-7016489754385052482.post-55644031674274389752014-02-25T14:37:00.000+01:002014-02-26T10:51:54.948+01:00Lo strudel e lo gnocco triestino per l'MTC<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjR9hG9YVHfl6mIfjl2_6xGqxug7fIEd4Ff1jSQCJL4sYF235mj7NiYT6EuQlfIWbPEGwjslBHQFQRwxqSm1h9_Zqdo3y7tZM7Se-eYAbZVM_T4EwQk5mEnoaE_xI6hpCnq7n20Zm9Bzxo/s1600/strudel.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjR9hG9YVHfl6mIfjl2_6xGqxug7fIEd4Ff1jSQCJL4sYF235mj7NiYT6EuQlfIWbPEGwjslBHQFQRwxqSm1h9_Zqdo3y7tZM7Se-eYAbZVM_T4EwQk5mEnoaE_xI6hpCnq7n20Zm9Bzxo/s1600/strudel.JPG" height="640" width="426" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: Noteworthy; font-size: 18px; line-height: 24px; text-align: -webkit-auto;">Esiste un posto magico, esiste nella mia testa, esiste nei miei occhi, esiste un castello con una bellissima torre, nel centro di un lago circondato da un bosco, le fronde degli alberi suonano al vento, intorno è tutto un cinguettio, il verde è più verde, l'acqua più blu. Esiste un posto magico nei miei ricordi di bambina, anche per le principesse senza castello, anche per quelle che giocano con i cigni, anche per quelle prese per mano e portate lontano. Esiste un posto magico dove torno spesso e dove riposerà il mio ricordo di te.</span></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQ2PjZuDGR13uZwp5eebGw2byrjca1ePlqAoHIV4FqtAy1VVe2Xhohbyy8On_0TFDKMaz-JJAmvV8iSaSGXouJ0yxkPAdoIJAgp5n1oXtpmOp5fIgyy0UjbZy9UCt4msmqlm-uqz1CDQs/s1600/strudel2.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQ2PjZuDGR13uZwp5eebGw2byrjca1ePlqAoHIV4FqtAy1VVe2Xhohbyy8On_0TFDKMaz-JJAmvV8iSaSGXouJ0yxkPAdoIJAgp5n1oXtpmOp5fIgyy0UjbZy9UCt4msmqlm-uqz1CDQs/s1600/strudel2.JPG" height="640" width="426" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="-webkit-composition-fill-color: rgba(130, 98, 83, 0.0976563); -webkit-composition-frame-color: rgba(191, 107, 82, 0.496094); -webkit-tap-highlight-color: rgba(26, 26, 26, 0.296875); -webkit-text-size-adjust: auto; font-family: Noteworthy; font-size: 18px; font-weight: bold; line-height: 24px; text-align: -webkit-auto;">
<div style="text-align: center;">
<i>Strudel di gnocco triestino con salsa di mele renette allo Slivovitz </i></div>
</div>
<div style="-webkit-composition-fill-color: rgba(130, 98, 83, 0.0976563); -webkit-composition-frame-color: rgba(191, 107, 82, 0.496094); -webkit-tap-highlight-color: rgba(26, 26, 26, 0.296875); -webkit-text-size-adjust: auto; font-family: Noteworthy; font-size: 18px; font-weight: bold; line-height: 24px; text-align: -webkit-auto;">
<br /></div>
<div style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-size: 18px; line-height: 24px; text-align: -webkit-auto;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><b>Ingredienti: </b></span></div>
<div style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-family: Noteworthy; font-size: 18px; line-height: 24px; text-align: -webkit-auto;">
<i>Per la pasta strudel: </i></div>
<div style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-family: Noteworthy; font-size: 18px; line-height: 24px; text-align: -webkit-auto;">
150g di farina 0 </div>
<div style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-family: Noteworthy; font-size: 18px; line-height: 24px; text-align: -webkit-auto;">
100ml di acqua tiepida</div>
<div style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-family: Noteworthy; font-size: 18px; line-height: 24px; text-align: -webkit-auto;">
1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva</div>
<div style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-family: Noteworthy; font-size: 18px; line-height: 24px; text-align: -webkit-auto;">
Per il ripieno: </div>
<div style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-family: Noteworthy; font-size: 18px; line-height: 24px; text-align: -webkit-auto;">
200g di patate </div>
<div style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-family: Noteworthy; font-size: 18px; line-height: 24px; text-align: -webkit-auto;">
10 prugne secche</div>
<div style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-family: Noteworthy; font-size: 18px; line-height: 24px; text-align: -webkit-auto;">
1 cucchiaio colmo di cannella </div>
<div style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-family: Noteworthy; font-size: 18px; line-height: 24px; text-align: -webkit-auto;">
2 cucchiai di zucchero muscovado</div>
<div style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-family: Noteworthy; font-size: 18px; line-height: 24px; text-align: -webkit-auto;">
80g di farina</div>
<div style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-family: Noteworthy; font-size: 18px; line-height: 24px; text-align: -webkit-auto;">
1 uovo M</div>
<div style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-family: Noteworthy; font-size: 18px; line-height: 24px; text-align: -webkit-auto;">
2 noci di burro</div>
<div style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-family: Noteworthy; font-size: 18px; line-height: 24px; text-align: -webkit-auto;">
80 g di pangrattato </div>
<div style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-family: Noteworthy; font-size: 18px; line-height: 24px; text-align: -webkit-auto;">
<br /></div>
<div style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-family: Noteworthy; font-size: 18px; line-height: 24px; text-align: -webkit-auto;">
<i>Per la finitura: </i></div>
<div style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-family: Noteworthy; font-size: 18px; line-height: 24px; text-align: -webkit-auto;">
Cannella </div>
<div style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-family: Noteworthy; font-size: 18px; line-height: 24px; text-align: -webkit-auto;">
Zucchero a velo</div>
<div style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-family: Noteworthy; font-size: 18px; line-height: 24px; text-align: -webkit-auto;">
<br /></div>
<div style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-family: Noteworthy; font-size: 18px; line-height: 24px; text-align: -webkit-auto;">
<i>Per la salsa : </i></div>
<div style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-family: Noteworthy; font-size: 18px; line-height: 24px; text-align: -webkit-auto;">
4 mele renette</div>
<div style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-family: Noteworthy; font-size: 18px; line-height: 24px; text-align: -webkit-auto;">
1 pizzico di sale</div>
<div style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-family: Noteworthy; font-size: 18px; line-height: 24px; text-align: -webkit-auto;">
1 cucchiaio di Slivovitz ( o altro liquore alla prugna ) </div>
<div style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-family: Noteworthy; font-size: 18px; line-height: 24px; text-align: -webkit-auto;">
2 cucchiai di miele di millefiori allo zafferano</div>
<div style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-family: Noteworthy; font-size: 18px; line-height: 24px; text-align: -webkit-auto;">
<br /></div>
<div style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-family: Noteworthy; font-size: 18px; line-height: 24px; text-align: -webkit-auto;">
<br /></div>
<div style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-family: Noteworthy; font-size: 18px; line-height: 24px; text-align: -webkit-auto;">
<br /></div>
<div style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-family: Noteworthy; font-size: 18px; line-height: 24px; text-align: -webkit-auto;">
<div style="text-align: left;">
<b>Preparazione</b></div>
</div>
<div style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-family: Noteworthy; font-size: 18px; line-height: 24px; text-align: -webkit-auto;">
<br /></div>
<div style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-family: Noteworthy; font-size: 18px; line-height: 24px; text-align: -webkit-auto;">
Cominciamo dalla salsa, che deve andare un po' sul fuoco, ho pulito le mele e le ho ridotte in lamelle, in un pentolino dal fondo spesso le ho messe a rosolare su fuoco vivo con il sale, appena hanno preso calore le ho sfumate con il liquore, ho lasciato dealcolizzare, quindi ho abbassato la fiamma, coperto con della pellicola, o con un coperchio e le ho lasciate stracuocere, aggiungendo un goccio di acqua se necessario. Solo fuori dal fuoco,ho aggiunto il miele per dolcificare e bilanciare l'acido, tenete da parte finì a raffreddamento. Per la preparazione della pasta strudel vi rimando al post di <a href="http://lasagnapazza.blogspot.it/" target="_blank">Mari </a>che è completo di un bellissimo passo passo anche della fase un po' critica della stesura, io vi racconterò del mio ripieno. Come dicevo nel titolo si tratta di uno gnocco triestino, quindi di uno gnocco ripieno di prugne, ho messo a bollire le patate e una volta tenere, ma non inzuppate d'acqua, le ho pelate e passate allo schiacciaverdure ancora calde, ho aggiunto mezzo cucchiaio di cannella, ho spolverato con la farina, aggiunto l'uovo e impastato velocissimamente. Una volta stesa la pasta, ho tostato il pangrattato in padella velocemente, senza aggiungere grassi, ho cosparso la pasta strudel già stesa e tirata a velo, con il pangrattato e 1 cucchiaio di zucchero muscovado, quindi ho "spalmato" facendo moltissima attenzione la pasta gnocco <a href="x-apple-data-detectors://0" x-apple-data-detectors-result="0" x-apple-data-detectors-type="calendar-event" x-apple-data-detectors="true">su 1/3</a> della pasta strudel, quindi ho inciso le prugne, riempito la cavità appena fatta di un pizzico di zucchero e le ho adagiate in fila nel centro della pasta gnocco, quindi aiutando i con il canovaccio ho chiuso lo strudel stando attenta a non lacerare la pasta. Cuoce in forno già caldo a 180 gradi per circa 35/40 minuti. Servite lo tiepido spolverando la superficie di zucchero a velo e cannella, accompagnato dalla salsa di mele. </div>
<div style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-family: Noteworthy; font-size: 18px; line-height: 24px; text-align: -webkit-auto;">
<br /></div>
<div style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-family: Noteworthy; font-size: 18px; line-height: 24px; text-align: -webkit-auto;">
Con questa ricetta partecipo <a href="http://www.mtchallenge.it/" target="_blank">all'MT Challenge di febbraio </a></div>
<div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6Fnnle8AUeYVYF-RMbNYvb2DP5wUGU_K1nZ3gjznbaIekxtCfKn959dG_NHYQb8BWZhxxzOlYej8jp985O25oATpK8ueoBdHfEmDuo_hChoyrrgfBqTuQKWpzHpseOrhXCbg7qIzwHHI/s1600/Strudel+MTC.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6Fnnle8AUeYVYF-RMbNYvb2DP5wUGU_K1nZ3gjznbaIekxtCfKn959dG_NHYQb8BWZhxxzOlYej8jp985O25oATpK8ueoBdHfEmDuo_hChoyrrgfBqTuQKWpzHpseOrhXCbg7qIzwHHI/s1600/Strudel+MTC.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
</div>
<br />
<br />Gretahttp://www.blogger.com/profile/12799883313984768444noreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-7016489754385052482.post-61167477698195281012014-02-06T09:00:00.000+01:002014-02-06T09:00:01.016+01:00Nasce l'AIFB, Associazione Italiana Food Blogger<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQM9j2NoaL9w7VGUfXf1Zg9gHe9kZ2feJKbp_8xDGPA-Ep7Xb-Y03Wzwwtx8NwmDc5dRr20GlmBSF8fj7lMamNKCzGWx4Q2QJTUdeRknBvwZ__HX5vrSdhJkhu9pfy9zPxx03jp180gBU/s1600/banner+post+di+lancio.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQM9j2NoaL9w7VGUfXf1Zg9gHe9kZ2feJKbp_8xDGPA-Ep7Xb-Y03Wzwwtx8NwmDc5dRr20GlmBSF8fj7lMamNKCzGWx4Q2QJTUdeRknBvwZ__HX5vrSdhJkhu9pfy9zPxx03jp180gBU/s1600/banner+post+di+lancio.png" height="640" width="536" /></a></div>
<div style="color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18px; text-align: center;">
<b><br /></b></div>
<div style="color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18px;">
<b><br /></b></div>
<div style="color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18px;">
<b><br /></b></div>
<div style="color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18px;">
<b>Ci siamo</b>. Emozionati, felici, ansiosi di condividere con voi un progetto in cui crediamo e che oggi viene alla luce dopo<b> due anni </b>di lavoro ‘dietro le quinte’.<br />
<br />
<a href="http://www.aifb.it/" target="_blank">L’<b>AIFB</b> - <b style="color: #2e57aa; cursor: pointer; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-weight: normal; text-decoration: none;">Associazione Italiana Food Blogger</b></a> - è appena nata, ma il suo embrione pulsante di vita aspettava da tempo di venire alla luce. Questo embrione aveva bisogno di un nido accogliente,<span class="text_exposed_show" style="display: inline;"> di un ‘luogo’ ideale per crescere. Un luogo in cui persone che <b>condividono </b>il medesimo modo di vivere il cibo possano ritrovarsi, <b>ufficializzare </b>la propria presenza e sentirsi riconosciute come parti di un medesimo e più <b>ampio progetto.</b> Per istituzionalizzare quello che noi food blogger facciamo da sempre quando ci incontriamo: condividere una <b>passione</b>, parlare di cibo, degustare, scambiarsi conoscenze e esperienze, <b>confrontarsi </b>con altri mondi.<br /><br />Fin dai suoi primi passi l’AIFB avrà bisogno di mani salde e amorevoli che l’aiutino a crescere sana e forte, all’insegna di <b>principi </b>che consentano reali <b>opportunità</b>di condivisione, incontro, crescita e conoscenza per tutti coloro che amano il cibo e lo celebrano attraverso un <b>blog</b>.</span></div>
<span class="Apple-style-span" style="color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18px;"></span><br />
<div class="text_exposed_show" style="display: inline;">
<div>
<span class="Apple-style-span" style="color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18px;"><br /></span>
<span class="Apple-style-span" style="color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18px;">Crediamo che tutto questo possa divenire realtà attraverso il vostro contributo e le vostre idee. Perché l’AIFB è di <b>tutti </b>e tutti noi possiamo aiutarla a crescere e prendere forma.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18px;"><br /></span>
<span class="Apple-style-span" style="color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18px;">Salite a bordo con noi e AVANTI TUTTA!</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18px;"><a href="http://www.aifb.it/">www.aifb.it</a></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18px;"><br /></span></div>
<div>
<span class="Apple-style-span" style="color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18px;"><br /></span></div>
</div>
<span class="Apple-style-span" style="color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 18px;">
</span>Gretahttp://www.blogger.com/profile/12799883313984768444noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-7016489754385052482.post-38928444814069470222014-01-18T12:33:00.000+01:002014-01-18T14:00:43.275+01:00Lo spezzatino per l'MTChallenge e il Sudtiroler Paarl Brot<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiI2r2Clzx4XXGtYVrSgK-fCaYEx-817k611vf0cDaPGVnAiNVdhjeYsgtbuoimhyphenhyphen5QbnokaRMudTqC6dZsPJHwVhRxnXMTAYlibLC37yCscKms2Pa930JRaXaSHtjsncEzLtPR2ineGiE/s1600/spezzatino6.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiI2r2Clzx4XXGtYVrSgK-fCaYEx-817k611vf0cDaPGVnAiNVdhjeYsgtbuoimhyphenhyphen5QbnokaRMudTqC6dZsPJHwVhRxnXMTAYlibLC37yCscKms2Pa930JRaXaSHtjsncEzLtPR2ineGiE/s1600/spezzatino6.jpg" height="640" width="426" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Prima ricetta dell'anno e prima ricetta dopo un'altra lunga assenza, ma riduco la distanza con le lunghissime cotture di questo mio spezzatino, le idee sono tante, ma comincio con questa proposta che ha seguito unicamente il mio personalissimo gusto, a cominciare dal brodo e dalla sua realizzazione, passando per la farina di grano saraceno e di castagne per infarinare la carne, poi patate gialle e viola, cavoletti di Bruxelles, carote e cipolla rossa. Ho accompagnato lo spezzatino con un pane Sudtirolese, un pane di farina di segale a forma di otto, presidio Slow Food, una ricetta antichissima, recuperata grazie all'ultimo frate fornaio dell'Abbazia di Monte Maria, formato da due pani schiacciati e uniti insieme, pare fosse il pane degli sposi perchè simboleggiava appunto l'unione di uomo e donna...sorvolerò sulle proprietà afrodisiache della segale, anzi sulle sue presunte proprietà di aumentare la "potenza" maschile!!!</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZ4ppfgLGV0Jv_F_reTdcuLddwRphEZDSyHz5zYqs2DAAAMRorUE5pY33QAuLuJam_spCaIa-4hxse0b4WRFjJeR06gvmYyZ9pKeBwWn1gxld7tgVzVE1fKfmsZmajLDTzPK27Q-0lmBI/s1600/spezzatino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZ4ppfgLGV0Jv_F_reTdcuLddwRphEZDSyHz5zYqs2DAAAMRorUE5pY33QAuLuJam_spCaIa-4hxse0b4WRFjJeR06gvmYyZ9pKeBwWn1gxld7tgVzVE1fKfmsZmajLDTzPK27Q-0lmBI/s1600/spezzatino.jpg" height="640" width="452" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b>Ingredienti:</b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<b><i>per il brodo:</i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
1/2 cappone</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
1 osso di ginocchio</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
1 pezzo di biancostato ( 500 g circa )</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
1 pezzo di muscolo di manzo ( 500 g circa )</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
nervetti e cartilagini ( 2 o 3 )</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
5 carote</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
1 cipolle bionde</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
1 cipolle rosse</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
1 costa di sedano</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
6 chiodi di garofano</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
2 foglie di alloro</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
15 grani di pepe nero</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
3 cucchiai di sale grosso</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
1/2 mela renetta</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<b><i>per lo spezzatino:</i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
1kg di di corona di bufala ( se non la trovate il manzo andrà benissimo )</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
200g di patate a pasta gialla</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
200g di patate viola </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
200g di cavoletti di bruxelles</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
4 carote</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
1/2 cipolla rossa</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
1/2 bicchiere di vino bianco</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
2 cucchiai di farina di castagne</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
2 cucchiai di farina di grano saraceno</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
pepe nero</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNdUpPPwydMDEmXeDBhGdI-_-jtVBSy73wxj957VRUSof9NzLHrl8RYLn6WSX0hV1JfFdcvN9V4qHMnhc8pZwNfwhpNsEscn4E3pN21Hp-gOSiIyTlRlgaT74ZnUiQikf2scj46MwFhRY/s1600/spezzatino2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNdUpPPwydMDEmXeDBhGdI-_-jtVBSy73wxj957VRUSof9NzLHrl8RYLn6WSX0hV1JfFdcvN9V4qHMnhc8pZwNfwhpNsEscn4E3pN21Hp-gOSiIyTlRlgaT74ZnUiQikf2scj46MwFhRY/s1600/spezzatino2.jpg" height="640" width="426" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b>Preparazione</b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Comincio subito a parlare del brodo, su questo blog ne ho proposti tanti e tutti diversi almeno negli ingredienti, perchè il brodo di cottura caratterizza enormemente il risultato finale, allora comincio col raccontarvi cosa questo brodo doveva aggiungere al mio risultato finale, corpo innanzitutto, poi un sentore di affumicato, sicuramente avvolgenza. Vi racconto il procedimento, ho preriscaldato il forno a 250°, ho lavato e fiammeggiato il cappone, ho mondato carote e sedano, ho lavato ed eliminato soltanto i primi due strati di buccia dalle cipolle, le ho lavate bene e le ho divise a metà ( si con ancora la buccia ), ho messo in una teglia capiente il biancostato, l'osso di ginocchio, i nervetti e le cartilagini, il cappone e il muscolo, aggiungo ancora le carote e inforno per circa 10/15 minuti. Ho scaldato molto bene un padellino senza grassi e ho abbrustolito le cipolle dalla parte tagliata, stessa cosa con la mezza mela renetta, appena pronta la carne in forno ho tirato fuori la teglia, il risultato è una carne ben rosolata e una parte dei grassi in eccesso rimarrà nella teglia, quindi ho sgocciollato bene tutti i pezzi e li ho trasferiti in una pentola capiente, insieme alle cipolle e alla mezza mela, ho coperto d'acqua e messo su fuoco basso, schiumando il brodo continuamente, appena si stabilizza, di solito dopo il primo leggerissimo bollore, aggiungo anche i chiodi di garofano, il pepe in grani, l'alloro e il sale. Il risultato dopo circa due ore e mezza di cottura è un brodo bruno, profumatissimo.</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHNSYa8tG9KKT3avD6CNLqBOVmX2Kji1XEzn9j9dRzyisC5mSiovZN4l87_mGJWjfDGSJ71ZuRHccWRYCgQcx9TRaH0kQTCQwRu8_YPkaPBCYuB5mT8tIRNwVr9kTJaAs_ZByZ9j9H1dI/s1600/spezzatino3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHNSYa8tG9KKT3avD6CNLqBOVmX2Kji1XEzn9j9dRzyisC5mSiovZN4l87_mGJWjfDGSJ71ZuRHccWRYCgQcx9TRaH0kQTCQwRu8_YPkaPBCYuB5mT8tIRNwVr9kTJaAs_ZByZ9j9H1dI/s1600/spezzatino3.jpg" height="640" width="426" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Passiamo allo spezzatino, io non compro MAI bocconcini già pronti, rompo sempre le scatole ma voglio comprare un pezzo intero che poi sono libera di lavorare come voglio, nel caso delle lunghe cotture scegliere il pezzo giusto è fondamentale per non rischiare di ritrovarsi con una carne cotta ma asciutta, ulteriore precisazione, questo è uno spezzatino di carne di bufala non di bufalo, si c'è una differenza, solitamente hanno alimentazioni differenti, cosa che determina un diverso gusto e consistenza delle carni. Ho ridotto la carne in pezzi eliminando la copertina esterna ( l'ho detto che mi piace lavorare la carne da sola ) e l'ho infarinata con il mix di farine eliminando bene gli eccessi, ho scaldato bene una pentola a fondo spesso con un filo di olio extravergine, ho rosolato la carne in più volte, è un'operazione su cui perdo molto tempo, perchè una bella rosolatura iniziale rende la carne appetitosa anche alla vista alla fine della cottura, altrimenti ha quell'aspetto un po bollito che a me non piace, molto importante anche la temperatura della pentola perchè altrimenti la farina brucia e lascia un irrimediabile gusto amaro. Una volta finita la rosolatura di tutta la carne sfumo con il vino bianco, perchè vino bianco? perchè non volevo dare corpo, dato che come ho detto all'inizio il corpo al piatto me lo da il brodo, volevo aggiustare di acidità. Ho rimesso in pentola la carne aggiungendo brodo caldo , dopo circa 45 minuti di cottura ho aggiunto le carote tagliate in grossi pezzi, e le patate che con uno spelucchino avevo rifilato, arrotondandole un po, naturalmente ho continuato ad aggiungere brodo poco per volta. Ho sbianchito i cavoletti in acqua bollente, prima di aggiungerli al resto dello spezzatino, ho aggiustato di pepe e continuato la cottura per ancora 35/40 minuti</div>
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwg_stPcSxkI58f7FF5LpQcrR8uPN8QjPa2RmXb0_s8O1GXkygtv1OnGSwXz73Lk82cQ1rkA2M96hnzB6VmQkIW2NF9mmbyJRl8JqoblIJYlPKQr7l4GYIgaEAd_k5U0d8nFINz3Tvt50/s1600/spezzatino4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwg_stPcSxkI58f7FF5LpQcrR8uPN8QjPa2RmXb0_s8O1GXkygtv1OnGSwXz73Lk82cQ1rkA2M96hnzB6VmQkIW2NF9mmbyJRl8JqoblIJYlPKQr7l4GYIgaEAd_k5U0d8nFINz3Tvt50/s1600/spezzatino4.jpg" height="640" width="426" /></a></div>
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<br /></div>
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<b>Sudtiroler Paarl Brot</b></div>
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<b>Ingredienti:</b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
250 g di farina integrale di segale</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
250 g di farina di segale chiara</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
30 g di farina 00</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
15 g di lievito di birra ( io lo uso sempre secco )</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
1 cucchiaino di semi di finocchio</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
1/2 cucchiaino di semi di cumino</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
1/2 cucchiaino di semi di coriandolo</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
10 g di sale </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
acqua tiepida qb</div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhS2YPIsxOnf2WwU7vjsmVmMtod0TYY4sOg7Or20dzEvOpb3usgbKAUyyT4yLfIgYfEq0RAujd0-SsTNCGEBGAJnUBxSVV6HOLaLbuzTnmCAXwvc4ZLZYoC1OmejbMZd2Yv1x6kmjhRb_w/s1600/spezzatino5.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhS2YPIsxOnf2WwU7vjsmVmMtod0TYY4sOg7Or20dzEvOpb3usgbKAUyyT4yLfIgYfEq0RAujd0-SsTNCGEBGAJnUBxSVV6HOLaLbuzTnmCAXwvc4ZLZYoC1OmejbMZd2Yv1x6kmjhRb_w/s1600/spezzatino5.jpg" height="640" width="456" /></a></div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b>Preparazione</b></div>
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<b><br /></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Si comincia la sera prima impastando un lievitino con la farina bianca e il lievito sciolto in poca acqua tiepida e si lascia lievitare coperto per una notte. La mattina mescolate le farine con i semi e il sale, aggiungete il lievitino e quanta acqua vi serve per ottenere un impasto liscio ma piuttosto morbido, già a questo punto l'impasto ha un profumo favoloso, mettetelo a lievitare per circa 1 ora e mezza, o al raddoppio del suo volume, riprendetelo e aiutandovi con poca farina di segale o se l'avete un po di crusca mozzate l'impasto, dovrete ottenere delle palline grandi come delle uova L, appiattitele leggermente in modo da avere delle piccole pagnottelle schiacciate, accoppiatele, cospargetele con un po di crusca e lasciatele lievitare ancora per un'oretta. Cuoceteli in forno già caldo a 200° per i primi 15 minuti, quindi abbassate la temperatura a 170° e proseguite la cottura per altri 25 minuti.</div>
<br />
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<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsVkBFEgeibLaB-nj7aYviHOnFCcM4gPYjAyvFMlaxM78y8CEAyco385zQzc87byyCEBZpPfqxAqN9V78xcEiXCjhXfC-xfXcGUQc2k-_5UocZbaWXxaqBQImD6Tygqtg1_hpXFUUWgGs/s1600/spezzatino7.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsVkBFEgeibLaB-nj7aYviHOnFCcM4gPYjAyvFMlaxM78y8CEAyco385zQzc87byyCEBZpPfqxAqN9V78xcEiXCjhXfC-xfXcGUQc2k-_5UocZbaWXxaqBQImD6Tygqtg1_hpXFUUWgGs/s1600/spezzatino7.jpg" height="640" width="426" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
con questa ricetta partecipo all'<a href="http://www.mtchallenge.it/2014/01/mtc-n-35-la-ricetta-della-sfida-di.html" target="_blank">MT Challenge di gennaio </a></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgb-Xm6tLWDsCaybEKVu_MEpP2TRLIIAbKH4QuaszwTp3XG8kqcXZs2TIg6SaE9s8MLc4Eltxr7ITAti0wB7k8awPG43pTC6w7mHD22dtazuwHHcjlj_BCLsA4UDhgzmZsR9GrOwhgYcgo/s1600/BANNERSFIDAspezzatino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgb-Xm6tLWDsCaybEKVu_MEpP2TRLIIAbKH4QuaszwTp3XG8kqcXZs2TIg6SaE9s8MLc4Eltxr7ITAti0wB7k8awPG43pTC6w7mHD22dtazuwHHcjlj_BCLsA4UDhgzmZsR9GrOwhgYcgo/s1600/BANNERSFIDAspezzatino.jpg" /></a></div>
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<br />Gretahttp://www.blogger.com/profile/12799883313984768444noreply@blogger.com17tag:blogger.com,1999:blog-7016489754385052482.post-33365735807605119872013-12-05T09:00:00.000+01:002013-12-05T09:00:04.778+01:00è scoccata L'ORA DEL paTE'<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPVz3It7wajpvKfjLw3cLWqO787FYgf4nxZkXsd2X747LPsgepwOMqb0eVxfs_px421RGDLn_96Xbs7doND_4puqoIjLspT_wXLjRhbQ3pDd5byF4U6ELNW1dSr_hH4I7XojbCqrE_JAc/s1600/7045_10202586607174662_2017740775_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPVz3It7wajpvKfjLw3cLWqO787FYgf4nxZkXsd2X747LPsgepwOMqb0eVxfs_px421RGDLn_96Xbs7doND_4puqoIjLspT_wXLjRhbQ3pDd5byF4U6ELNW1dSr_hH4I7XojbCqrE_JAc/s640/7045_10202586607174662_2017740775_n.jpg" width="454" /></a></div>
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<br /></div>
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Tutte le storie più belle cominciano con un "C'era una volta..." ed è proprio così che la storia di oggi comincerà...</div>
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C'era una volta un libro, anzi ricominciamo, c'è un libro! Si perchè la storia comincia da oggi, anche se ha radici profonde, almeno nei cuori di chi queste radici ha contribuito a crearle, con dedizione, cura e intelligenza, c'è un libro che apre la strada ad una collana finalmente studiata, veramente pensata e profondamente voluta. Si, si sono molto orgogliosa di far parte di questo gruppo, non solo del libro, ma del fantastico gruppo che darà anima a questa collana di libri che parlano di cucina davvero, questo non è solo un libro da scaffale di quelli che devono riempire le librerie a Natale, di quelli scritti a caso, di scalogni con tante promesse e poche risposte! E' un libro creativo, divertente, finalmente di facile lettura, con dei contenuti veri, oltre alle bellissime foto di <a href="http://www.sabrinadepolo.it/" target="_blank">Sabrina de Polo</a>, le illustrazioni di Roberta Sapino ( nel web <a href="http://lechategoiste.blogspot.com/%E2%80%8E" target="_blank">Le Chat Egoiste </a>) e l'inconfodibile scrittura di Alessandra Gennaro, vero cuore pulsante del progetto. Edito <a href="http://www.sagep.it/" target="_blank">Sagep </a>contiene 41 ricette di paté, 8 burri composti, 33 tra pani e crackers, grissini, muffins, scones, chips e tutto quanto fa 17esima sfida dell'MT Challenge<span class="Apple-style-span" style="color: #333333; font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 14px; line-height: 20px;">. </span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span class="Apple-style-span" style="color: #333333; font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 14px; line-height: 20px;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgliu-8mBh9BO-lpGGos57c2iH9xBQ4zG76S0Gu6h5Gs3ENph5Sy462f6VtWSDJDL0Ie52bQ4YW4tD1IJYuGi9GXTtoNPo8Kf91foY76Z5-DsJO8cbpmN1eYjh816ADtjYSEW3jbki53SY/s1600/pate.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="282" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgliu-8mBh9BO-lpGGos57c2iH9xBQ4zG76S0Gu6h5Gs3ENph5Sy462f6VtWSDJDL0Ie52bQ4YW4tD1IJYuGi9GXTtoNPo8Kf91foY76Z5-DsJO8cbpmN1eYjh816ADtjYSEW3jbki53SY/s400/pate.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span class="Apple-style-span" style="color: #333333; font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 14px; line-height: 20px;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span class="Apple-style-span" style="color: #333333; font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 14px; line-height: 20px;">Pensate che sia finita qui? Ebbene No! Questo libro sostiene anche un progetto benefico...</span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span class="Apple-style-span" style="color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;"><i>"Con questo libro, la community dell'MTChallenge sostiene il progetto “</i><i><b>cuore dibimbi</b></i><i>”,della Fondazione“aiutare i bambini”: nata nel 2000, per iniziativa dell'ingegner Goffredo Modena, la fondazione sipropone di dare un aiuto ai bambini poveri, ammalati, senza istruzione, che hanno subito violenze fisiche o morali e garantire loro l'opportunità e la speranza di una vita degna di una persona,nel mondo e in Italia. Sono 71 i Paesi del Mondo in cui la Fondazione interviene, realizzando progetti mirati, concreti, natiper rispondere a emergenze reali e portati avanti con abnegazione,serietà e competenza. Fra questi, appunto, c'è</i><i><b> “cuore di bimbi”</b></i><i>, attivo dal 2005 in 10 Paesi, che ha permesso ad oggi di salvare la vita a 857 bambini altrimenti condannati da gravi cardiopatie congenite, con esiti spesso letali.</i></span></div>
<div style="color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<i>La Fondazione opera nella più assoluta trasparenza, nella convinzione che sia doveroso certificare ogni voce con la massima chiarezza, in un dialogo continuo che unisce chi è desideroso di fare del bene con chi ha la possibilità di farlo in modo concreto, rispettoso e consapevole di muovere nella stessa direzione: quella dell'aiuto alle tante vittime di questo mondo, rese ancora più indifese dall'essere bambini.</i></div>
<div style="color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<i>Da oggi, anche noi remiamo con Goffredo, con Sara e con gli oltre mille volontari sparsi sul territorio italiano - e lo facciamo con questo libro che è il primo tassello di quella che ci auguriamo possa essere una collaborazione duratura e proficua</i></div>
<div style="color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
I LINK SONO:</div>
<div style="color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<a href="https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10152058934089044&set=a.10151873739384044.1073741831.742239043&type=1&theater&notif_t=open_graph_action_close_friends#" role="button" style="color: #3b5998; cursor: pointer; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; text-decoration: none;"></a><a href="http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fwww.aiutareibambini.it%2F&h=-AQGkQdHs&s=1" rel="nofollow" style="color: #3b5998; cursor: pointer; text-decoration: none;" target="_blank">http://www.aiutareibambini.it/</a></div>
<div style="color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<a href="https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10152058934089044&set=a.10151873739384044.1073741831.742239043&type=1&theater&notif_t=open_graph_action_close_friends#" role="button" style="color: #3b5998; cursor: pointer; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; text-decoration: none;"></a><a href="http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fwww.aiutareibambini.it%2Fcomponent%2Fk2%2Fitem%2F310-sostieni-la-campagna-cuore-di-bimbi&h=zAQGqYktq&s=1" rel="nofollow" style="color: #3b5998; cursor: pointer; text-decoration: none;" target="_blank">http://www.aiutareibambini.it/component/k2/item/310-sostieni-la-campagna-cuore-di-bimbi</a>-</div>
<div style="color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
Il primo, è quello della home page della fondazione; il secondo, è quello del progetto che sosteniamo (cuore di bimbi, tutto minuscolo)</div>
<div style="color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<br /></div>
<div style="color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 20px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-size: 14px;">Io non credo serva dire altro, non è un'operazione editoriale come tante questo libro sono io, siamo noi, sei tu, siamo tutti, è possibile naturalmente ordinarlo anche on line, sia sul sito sell'associazione che su quello della Sagep, oltre, naturalmente che sulle principali librerie on line, ma vorrei ulteriormente precisare che,</span></div>
<div style="color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 20px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<span class="Apple-style-span" style="color: black; font-family: 'Times New Roman'; line-height: normal;"><b><i>“Tutte le copie de L' ORA DEL paTE' contribuiscono alla campagna “cuore di bimbi”, in base ad un progetto che è nato contemporaneamente al libro e si è sviluppato in parallelo: potete trovarle in tutte le librerie d'Italia, su amazon e su Ibs, sul sito della casa editrice (</i><a href="http://www.sagep.it/easyStore/SchedeVedi.asp?SchedaID=208">http://www.sagep.it/easyStore/SchedeVedi.asp?SchedaID=208</a>) <i>e sul sito della onlus, a questo indirizzo </i><a href="http://www.aiutareibambini.it/oradelpate"><i>http://www.aiutareibambini.it/oradelpate</i></a><i>.”</i></b></span></div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Times New Roman';"><b><i><br /></i></b></span></div>
<div style="margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px;">
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Times New Roman';">Niente più scuse! Questo Natale, basta biscotti, è scoccata l'ora del paTE'!!</span></div>
<div>
<span class="Apple-style-span" style="color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: 12px; line-height: normal;"><i><br /></i></span></div>
Gretahttp://www.blogger.com/profile/12799883313984768444noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7016489754385052482.post-92057333926416439422013-11-20T16:47:00.000+01:002013-11-20T16:47:19.068+01:00La torta dei nonni, castagne e carrube per l'MTC di novembre<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMPXMx5mbLynWqn1V_urvhksB8I2qK-P4ALcveQLQaBhmZE3PZUo0TEFI0t_gjWvN6NRUIde4Xnh6XrEVWipDNjkzzY65bvFNoSzOgcysFGYwNThyPKZAaSSgXtc6JQ7qEN9WQDD4pRH8/s1600/castagna.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMPXMx5mbLynWqn1V_urvhksB8I2qK-P4ALcveQLQaBhmZE3PZUo0TEFI0t_gjWvN6NRUIde4Xnh6XrEVWipDNjkzzY65bvFNoSzOgcysFGYwNThyPKZAaSSgXtc6JQ7qEN9WQDD4pRH8/s640/castagna.JPG" width="474" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Nella mia città c'è una collinetta che si chiama appunto "il Colle", era la collina dei piccoli pastori, dei contadini, comunque di tutti quelli che non si potevano permettere di vivere in città, ci si arriva da una salita irta, molto ripida, che scoraggia i più, poi all'improvviso ti ritrovi avvolta da una natura che non ti aspetti, con vecchi pozzi, chiese ormai sconsacrate, vecchie porte di pietra, ginestre, odore di mare, di terra e alberi di carrubo. Parlo dell'ultima grande guerra, dei bombardamenti, della mancanza a volte totale di cibo, parlo di un ragazzo con le scarpe bucate che per andare a comprare il pane e la farina faceva chilometri, partendo la mattina e tornando all'imbrunire, sotto i bombardamenti, solo che a volte la fame era tanta e il pane comprato a casa non arrivava, ma lo stomaco vuoto era più impietoso delle botte che poi sarebbero arrivate. L'autunno è la stagione delle nonne, perchè i dolci avevano il colore del cacao, anche se di cacao neanche l'ombra, avevano la dolcezza di una farina riscoperta proprio durante la guerra, quella di carrube, fino ad allora mangime per gli asini, avevano l'avvolgenza delle castagne, e allora la mia torta è proprio così dolcificata con delle mele cotte, perchè zucchero non ne avevano, color cacao per fantasticare, senza uova perchè se ce n'erano erano già diventate un pasto. Questa è la mia torta della memoria, </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
ciao nonna.</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtgZgPVuAf1E2pBM-rXTwf7rZq7c39Aec3OR-QMwM7pPua4uZzYD88noCp-Xed_lhRaBQjmfALK8Q8IZELNJXIx8St1Z4z7U8BklYg4yvdJajQSalrMxjx6IKZ5E5XhESI6UgwG7f7LNg/s1600/castagna2.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtgZgPVuAf1E2pBM-rXTwf7rZq7c39Aec3OR-QMwM7pPua4uZzYD88noCp-Xed_lhRaBQjmfALK8Q8IZELNJXIx8St1Z4z7U8BklYg4yvdJajQSalrMxjx6IKZ5E5XhESI6UgwG7f7LNg/s640/castagna2.JPG" width="426" /></a></div>
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<br /></div>
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<b>Ingredienti:</b></div>
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Mi perdonerete ma in linea con quanto scritto sopra non darò dosi precise, non avevano di certo le bilance, quindi vi scriverò i bicchieri necessari.</div>
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<br /></div>
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2 bicchieri di farina di castagne</div>
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2 bicchieri di farina integrale</div>
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1 cucchiaio di miele</div>
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1 bicchiere di latte</div>
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1/2 bicchiere di olio di oliva</div>
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1/2 bicchiere di acqua</div>
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1 cucchiaino di bicarbonato</div>
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1 pizzico di sale</div>
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<b>per il ripieno:</b></div>
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2 mele rosse</div>
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1 cucchiaio colmo di farina di carrube</div>
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la scorza di 1/2 limone</div>
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1/2 bicchiere di nocciole</div>
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1 cucchiaino di miele</div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhG0osafPauJfnrXyf0HXUE2xztbDyR8cW_iq5pqCGhyVxHL0Tdvhc7au9Jc0zNvM8b7AgQl7Vem3MQ-zYEm6goXuhAbci-x5lLOUtd0_TROjh-l5Fj3SvjlHlcrPMALJOPpIawhmEOm2I/s1600/castagna3.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhG0osafPauJfnrXyf0HXUE2xztbDyR8cW_iq5pqCGhyVxHL0Tdvhc7au9Jc0zNvM8b7AgQl7Vem3MQ-zYEm6goXuhAbci-x5lLOUtd0_TROjh-l5Fj3SvjlHlcrPMALJOPpIawhmEOm2I/s640/castagna3.JPG" width="422" /></a></div>
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<b>Preparazione</b></div>
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Cominciamo subito dalla torta, preriscaldate il forno a 180°, mescolate insieme le farine, il sale e il bicarbonato, fate una fontana e nel centro aggiungete il latte, l'olio, il miele e cominciate a mescolare, aggiungete un po alla volta l'acqua, fino ad avere un impasto morbido. Ungete per bene una teglia, versate il composto, battete bene e mettete in forno per circa 35 minuti. Già che il forno è acceso mia nonna metteva le mele intere in una piccola teglia nel forno, fino a che non erano tutte rugose e morbide, ci vorrà lo stesso tempo della torta. Mentre la torta raffredda, prepariamo il ripieno, quindi svuotate le mele della polpa succosa, aggiungetele alle mandorle, miele e il cucchiaio di farina di carrube, cominciate a pestare fino ad avere un composto liscio, se risulta troppo lento aggiungete ancora un pizzico di farina di carrube, profumate con la scorza di limone e tenete da parte. Non resta che aspettare che la torta sia completamente fredda, quindi dividetela a metà e farcitela. L'ho guarnita con un cucchiaio di farina di carrube.</div>
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgxBXuN6dqBykhHbLACK12ga0gbQkf1ZB56nXxU6c3TbvBJ92Yw0PE-NMme0dGSbfar4W57md0DEjURog67EQmky6GzXZxk1qE28IC1ANoGtJzrygABoHvHnCkQQEsXHH3pJgGbLb9Mjo/s1600/castagna5.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgxBXuN6dqBykhHbLACK12ga0gbQkf1ZB56nXxU6c3TbvBJ92Yw0PE-NMme0dGSbfar4W57md0DEjURog67EQmky6GzXZxk1qE28IC1ANoGtJzrygABoHvHnCkQQEsXHH3pJgGbLb9Mjo/s640/castagna5.JPG" width="408" /></a></div>
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<br /></div>
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Con questa ricetta partecipo all'<a href="http://www.mtchallenge.com/2013/11/mtc-n.-34-la-ricetta-della-sfida-%C3%A8.html" target="_blank">MTChallenge</a> di novembre ospitato da <a href="http://piciecastagne.it/" target="_blank">Pici E Castagne</a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgI1WNWsWy2inft5YB0UtV4FwC4JmJd3l092JK2DDgp_7NggusKJ21-FD0VgM8C2NnVq9b914-jCu4lOoF6yGorpBAY-CGVMIQOx5mbvSWUtE9UpVMND81IMvJCMDniFgxyh6PGB9vE72E/s1600/castagnemtc.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgI1WNWsWy2inft5YB0UtV4FwC4JmJd3l092JK2DDgp_7NggusKJ21-FD0VgM8C2NnVq9b914-jCu4lOoF6yGorpBAY-CGVMIQOx5mbvSWUtE9UpVMND81IMvJCMDniFgxyh6PGB9vE72E/s1600/castagnemtc.jpg" /></a></div>
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<br />Gretahttp://www.blogger.com/profile/12799883313984768444noreply@blogger.com12tag:blogger.com,1999:blog-7016489754385052482.post-73434091106887496342013-11-07T12:00:00.000+01:002013-11-07T12:00:10.937+01:00Zuppa di cipolle alla birra rossa, ho adottato un'orfanella<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHenpE8K-0Cr3fc3Lp41LhQMm7OcvKIn4UmPptyILLjXMOP3UUIlB0w3L1v8mhWrX0khEZbO9xsDUTchwWxEjY0BLUtq1KA1Uf2qPdMXxEGcexHuJbi3-W3D7FRnbc94v-ohn-o5qK5ko/s1600/zuppa3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHenpE8K-0Cr3fc3Lp41LhQMm7OcvKIn4UmPptyILLjXMOP3UUIlB0w3L1v8mhWrX0khEZbO9xsDUTchwWxEjY0BLUtq1KA1Uf2qPdMXxEGcexHuJbi3-W3D7FRnbc94v-ohn-o5qK5ko/s640/zuppa3.jpg" width="426" /></a></div>
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<br /></div>
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C'era una volta una piccola orfanella abbandonata in una <a href="https://www.facebook.com/ricetteorfane?fref=ts" target="_blank">pagina di facebook</a> il titolo recitava zuppa di cipolle alla birra rossa, è stato amore a prima vista tanto che ce la siamo litigata in tante :) non so da voi , ma da me ci sono ancora 24° durante il giorno e io sono un po' stufa, ho voglia di avere freddo alle mani, di accoccolarmi nel piumone, di mangiare zuppe calde, corpose, vellutate.Ho saziato questa mia voglia con una zuppa che ha pochi ingredienti, ma un gran gusto, io ho variato leggermente la ricetta proposta, ma soltanto nei profumi, quelli suggeriti erano alloro e ginepro, io ho tenuto l'alloro che detta tra noi io metterei quasi ovunque, ma ho aggiunto i chiodi di garofano al posto del ginepro ed ho aggiunto un po di peperoncino piccante. Ho cambiato poco poco l'esecuzione, caramellando con un po di zucchero di canna la cipolla all'inizio, questo perchè assaggiando la birra che ho usato mi sono resa conto che nonostante la dolcezza della cipolla l'amaro avrebbe prevalso comunque, ecco questo è un consiglio che mi sento di dare, assaggiate :)</div>
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzF1l2sC0YZMKtG2whwuYE0JdmG9JWjrvsLt8ySM1n65wAEiBCYsdSPWKA2PT2rgPLU00VLK4aM9sDl5WvfS6Uqr5fyD2hHp3cjwsXwPmFA_XfS89fhc0hxKYrk2HndCStAcfdfSQjAaQ/s1600/zuppa4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzF1l2sC0YZMKtG2whwuYE0JdmG9JWjrvsLt8ySM1n65wAEiBCYsdSPWKA2PT2rgPLU00VLK4aM9sDl5WvfS6Uqr5fyD2hHp3cjwsXwPmFA_XfS89fhc0hxKYrk2HndCStAcfdfSQjAaQ/s640/zuppa4.jpg" width="386" /></a></div>
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<b>Zuppa di cipolle alla birra rossa</b></div>
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<b><br /></b></div>
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<b><i>Ingredienti:</i></b></div>
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6 cipolle bianche</div>
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brodo di carne</div>
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2 foglie di alloro</div>
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3 chiodi di garofano</div>
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1 peperoncino secco ( o 3 cm di quello fresco )</div>
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birra rossa 33 cl</div>
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1 cucchiaio colmo di zucchero di canna</div>
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pane raffermo</div>
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Sbrinz ( o gruyere grattugiato )</div>
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olio evo</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDWzi7ycuJnUnKTPO6K0f_LFPGntPvHHNdEaXfe0QMUmdtG2EuoVyG_aoyMQVKzoYI9Scu1l5MBayEgY3qtn4Jw5Vy15UZggYuMpuKYNuFzZFPcAHNzxKiyU-zP5-VXuIB2frBixzUKB0/s1600/zuppa2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDWzi7ycuJnUnKTPO6K0f_LFPGntPvHHNdEaXfe0QMUmdtG2EuoVyG_aoyMQVKzoYI9Scu1l5MBayEgY3qtn4Jw5Vy15UZggYuMpuKYNuFzZFPcAHNzxKiyU-zP5-VXuIB2frBixzUKB0/s640/zuppa2.jpg" width="426" /></a></div>
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Preparazione</div>
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<br /></div>
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Cominciamo subito lacrimando un po' :) per cui pelate le cipolle, tagliatele a metà, quindi in mezzelune sottili e mettetele a sudare in una casseruola dal fondo spesso con un filo d'olio, appena prende un po di calore aggiungete lo zucchero e un pizzico di sale, lasciate andare senza far colorire le cipolle e soprattutto senza far bruciare lo zucchero, altrimenti l'amaro aumenterà. In un'altra pentola fate arrivare a bollore il brodo di carne, io ho usato <a href="http://gretascorner.blogspot.it/2010/10/pasta-reale-in-brodo.html" target="_blank">questo,</a> a cui ho aggunto un pezzo di biancostato è quello che uso sempre per le preparazioni di carattere, ma ho omesso il peperone, bagnate poco per volta le cipolle nella casseruola fino a che non siano diventate traslucide, fondenti, quindi alzate la fiamma, bagnate con la birra e lasciate dealcolizzare, aggiungete alloro, peperoncino e chiodi di garofano, coprite con il brodo caldo e lasciate andare per circa 40 minuti. Mentre la zuppa è li che va, accendete il grill e tostate il pane raffermo tagliato a fette, grattugiate lo Sbinz con la grattugia a fori grandi, coprite le fette di pane e passatele un minuto sotto al grill caldo, appena il formaggio sfrigola tiratele via, impiattate la zuppa e godetevela bollente!</div>
Gretahttp://www.blogger.com/profile/12799883313984768444noreply@blogger.com12