lunedì 9 agosto 2010

La crostata di datterini e il capo tribù

Tutto comincia da un piccolo orto, molto curato, su cui nessuno di noi avrebbe scommesso, per difficoltà proprio fisiche e organiche, dato che il terreno è praticamente quasi tutta sabbia, roba che una volta annaffiato, ridiventa secco in un istante, da diventare matti! Solo la dedizione di mio suocero, poteva creare da quella desolazione qualcosa di speciale e la natura lo ricompensa sempre di tutti i suoi sforzi con dei frutti buonissimi e molto abbondanti, tra questi il "Capo tribù" è l'esempio di magnificenza, quello eletto a essere padre di una nuova semina...

Il capo tribù

Con questa premessa la ricetta di oggi vuole e deve essere un'omaggio a Francone (mio suocero) al suo orto e naturalmente al capo tribù








Crostata ai due pomodori
Ingredienti:
1 rotolo di pasta sfoglia integrale
300g di stracchino
4 fette di spek
10/12 pomodorini secchi conservati sott'olio
6 mandorle spellate
1 cipollotto tritato
10 pomodorini datterini
pan grattato
basilico
1 tuorlo
1 cucchiaino di latte

Preparazione:
Preriscaldare il forno a 200°. Rivestire lo stampo, io ne ho usato uno da 20, con la pasta sfoglia lasciandola nella carta forno in cui è arrotolata, ripiegare un pochino i bordi verso l'interno, bucherellarla, rivestirla di un'altro foglio di carta forno e riempire di fagioli secchi. Cuocere in bianco per 10 minuti, quindi togliere i fagioli, pennellare con il tuorlo allungato con il latte e rimettere in forno per qualche minuto, quest'operazione serve a impermeabilizzate un po' la pasta, in modo che il ripieno non la inzuppi troppo. Una volta fuori dal forno la lascio intiepidire e intanto preparo il battuto di pomodori secchi, frullandoli, senza sgocciolarli troppo, con le mandorle lasciando nel composto qualche pezzetto, così ogni morso sarà una sorpresa! Adesso si può procedere ad assemblare la crostata...rivestiamo il fondo con le fette di spek che serve, oltre che al sapore, anche a proteggere la pasta, sullo spek stendere uno strato di battuto di pomodori, coprire con lo stracchino che avrete prima lavorato con i rebbi di una forchetta, quindi i pomodorini datterini divisi a metà e spolverati con del pangrattato che ci aiuta ad assorbire un po' dell'acqua di vegetazione che sicuramente rilasceranno in cottura, del cipollotto tritato a chiudere il tutto e siamo pronti per il forno...15 minuti a 200° e 2/3 minuti sotto il grill caldo per far colorare la superficie. Naturalmente va mangiata e sformata fredda altrimenti lo stracchino sverrebbe nel piatto. 
Con questa ricetta partecipo al contest di diariodellamiacucina
  


6 commenti:

  1. wow è strepitosa!!sfiziosa e buonissima!!complimenti!!!!

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  2. Greta, ho ancora qualche datterino sulle piante (li o usati per il quadro (grazie del commento :-) ), la farò, poi ti farò sapere, un bacione.

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  3. @Federica...grazie mille, sei sempre così carina :))

    @accantoalcamino...ho scoperto a mie spese che ci sono degli orari precisi per raccogliere dalle piante i pomodori...altrimenti sono urticanti! Sono veramente un disastro!

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  4. Greta fantastica ricetta!!!! la proverò sicuramente!!! ma sarà la stessa cosa se fatta con i pomodorini freschi??

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  5. Debora quelli sulla superficie della crostata sono freschi...direttamente dall'orto di mio suocero!

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  6. ciao ho notato gli involtini di zucchine e sono passata per il tuo blog, che già avevo visto girando per il web, mi ricordo del bimbo simpaticissimo che mangia! cmq non potevo non commentare questa megameravigliosa crostata! bellissima!molto semplice ma d'effetto devo dire! la faccio con la pasta sfoglia veloce per stasera!grazie!idea carinissima!

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