Nella mia città c'è una collinetta che si chiama appunto "il Colle", era la collina dei piccoli pastori, dei contadini, comunque di tutti quelli che non si potevano permettere di vivere in città, ci si arriva da una salita irta, molto ripida, che scoraggia i più, poi all'improvviso ti ritrovi avvolta da una natura che non ti aspetti, con vecchi pozzi, chiese ormai sconsacrate, vecchie porte di pietra, ginestre, odore di mare, di terra e alberi di carrubo. Parlo dell'ultima grande guerra, dei bombardamenti, della mancanza a volte totale di cibo, parlo di un ragazzo con le scarpe bucate che per andare a comprare il pane e la farina faceva chilometri, partendo la mattina e tornando all'imbrunire, sotto i bombardamenti, solo che a volte la fame era tanta e il pane comprato a casa non arrivava, ma lo stomaco vuoto era più impietoso delle botte che poi sarebbero arrivate. L'autunno è la stagione delle nonne, perchè i dolci avevano il colore del cacao, anche se di cacao neanche l'ombra, avevano la dolcezza di una farina riscoperta proprio durante la guerra, quella di carrube, fino ad allora mangime per gli asini, avevano l'avvolgenza delle castagne, e allora la mia torta è proprio così dolcificata con delle mele cotte, perchè zucchero non ne avevano, color cacao per fantasticare, senza uova perchè se ce n'erano erano già diventate un pasto. Questa è la mia torta della memoria,
ciao nonna.
Ingredienti:
Mi perdonerete ma in linea con quanto scritto sopra non darò dosi precise, non avevano di certo le bilance, quindi vi scriverò i bicchieri necessari.
2 bicchieri di farina di castagne
2 bicchieri di farina integrale
1 cucchiaio di miele
1 bicchiere di latte
1/2 bicchiere di olio di oliva
1/2 bicchiere di acqua
1 cucchiaino di bicarbonato
1 pizzico di sale
per il ripieno:
2 mele rosse
1 cucchiaio colmo di farina di carrube
la scorza di 1/2 limone
1/2 bicchiere di nocciole
1 cucchiaino di miele
Preparazione
Cominciamo subito dalla torta, preriscaldate il forno a 180°, mescolate insieme le farine, il sale e il bicarbonato, fate una fontana e nel centro aggiungete il latte, l'olio, il miele e cominciate a mescolare, aggiungete un po alla volta l'acqua, fino ad avere un impasto morbido. Ungete per bene una teglia, versate il composto, battete bene e mettete in forno per circa 35 minuti. Già che il forno è acceso mia nonna metteva le mele intere in una piccola teglia nel forno, fino a che non erano tutte rugose e morbide, ci vorrà lo stesso tempo della torta. Mentre la torta raffredda, prepariamo il ripieno, quindi svuotate le mele della polpa succosa, aggiungetele alle mandorle, miele e il cucchiaio di farina di carrube, cominciate a pestare fino ad avere un composto liscio, se risulta troppo lento aggiungete ancora un pizzico di farina di carrube, profumate con la scorza di limone e tenete da parte. Non resta che aspettare che la torta sia completamente fredda, quindi dividetela a metà e farcitela. L'ho guarnita con un cucchiaio di farina di carrube.
Con questa ricetta partecipo all'MTChallenge di novembre ospitato da Pici E Castagne