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lunedì 23 settembre 2013

Le raviole del Plin Lazio - Piemonte sola andata...ed è di nuovo MTC




Rieccoci dopo due mesi di stop, mesi che sono volati, quest'estate se l'è portata via il brutto tempo  e io non sono ancora pronta per l'inverno, succede sempre così :( ma andiamo avanti, tempo di raviolini, anzi di ravioline, quando ho letto la proposta di Eli ero eccitata e atterrita, io non le avevo mai fatte, sono così lontane da tutto quello che si fa e si mangia dalle mie parti, da me i ravioli sono "cafoni" sempre grandi, sempre vistosi, quelli che lei ci ha proposto invece sono minuti, aggraziati, delicati, veramente bellissimi, quindi la forma è rimasta la stessa, per il ripieno invece, come sempre non riesco a non metterci del mio, in fondo questo gioco è anche questo, almeno lo è per me, conoscere tradizioni, culture, tecniche...ma sempre partendo dalla conoscenza delle proprie...non so se sono riuscita a spiegarmi...ma poco importa...una cosa importante però la dico subito, già so che questo post susciterà svenimenti e non per troppa libidine! Non ditemi che non vi avevo avvisato! Ho usato delle interiora, come da tradizione laziale, quella popolare intendo, le interiora venivano addirittura usate come pagamento, prima di essere relegate a merce di scarto, per legare il tutto la ricotta romana DOP, è una ricotta di pecora ottenuta dalla lavorazione del siero avanzato dalla produzione del pecorino romano...che in questa ricetta entra a questo punto di diritto!



Le raviole del plin con fegatini e pecorino romano

Ingredienti:
per la pasta: come da ricetta di Elisa
200g di farina
1 uovo intero
2 tuorli
per il ripieno:
300g di fegatini di pollo 
150g di ricotta romana DOP
1/2 bicchiere di brandy 
50g di pecorino romano DOP
pepe nero di mulinello
1 cipollotto rosso
olio extravergine d'oliva
1 foglia di alloro




Preparazione

Cominciamo dalla pasta, io ho seguito le indicazioni di Elisa, per cui vi lascio il link al suo bellissimo post, come sempre però mi piace ricordare che la pasta fresca bisogna sentirla con le mani, per cui indicazioni a parte lasciatevi trasportare! Mentre la pasta riposa prepariamo il ripieno, bisogna pulire bene i fegatini soprattutto dai filamenti bianchi, quindi tagliateli in pezzi possibilmente della stessa misura e tenete da parte. Tritate finemente il cipollotto e mettetelo a sudare in una padella con un filo d'olio aggiungendo se dovesse prendere troppo calore un po d'acqua, deve diventare trasparente, fondente, a questo punto alzate la fiamma e aggiungete i fegatini, appena sono ben rosolati sfumate con il brandy e dealcolizzate per bene, salate, pepate e spegnete la fiamma...non vorrete di certo che diventino secchi e come si dice dalle mie parti...stoppacciosi!! :D lasciateli raffreddare completamente prima di aggiungerli alla ricotta, altrimenti la ricotta perde tono, tende a diventare liquida. Frullate i fegatini con la ricotta, aggiungete il pecorino, assaggiate e regolate di sale e pepe...NON mettete a lavare la padella dove avete cotto i fegatini, l'intingolo rimasto sarà il condimento dei nostri raviolini. Io non metto uova nei ripieni, mi piacciono morbidosi, allora per lavorare meglio la farcia la faccio sempre raffreddare molto bene. Stendiamo la pasta, io sono arrivata allo spessore minimo con la mia nonna papera, e sono stata fortunata perche la pasta aveva l'umidità giusta per poter essere tirata così tanto, quindi ho poggiato dei piccoli mucchietti di ripieno sulla parte superiore della sfoglia, e chiuso come da indicazione di Elisa...nel post c'e anche un video...una volta chiusi tutti li ho lessati in acqua bollente salata e li ho conditi nella padella con l'intingolo dei fegatini...prima di servire una spolverata di pecorino romano grattato grosso e gnam!


Con questa ricetta partecipo all'MT Challenge di settembre





15 commenti:

  1. Confesso di non amare i fegatini, ma sicuramente da vedere sono davvero carinissmi. Quasi quasi mi verrebbe voglia di assaggiarli :D

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  2. Il primo pensiero quando ho visto i Plin di Elisa è stato: li faccio con i fegatini e ci metto anche i fichi. Poi mi sono ridimensionata ma l'idea è rimasta....e forse galleggiando nell'aria tu l'hai acchiappata e meravigliosamente eseguita....io li trovo favolosi e delicati quanto necessario...li ordinerei subito! Un bacio tesoro.
    Pat.

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  3. ahahahha "ravioli cafoni" anche per me :P sempre fatti abbastanza cicciotti :P infatti sono contenta di aver imparato una cosa nuova e di aver fatto queste piccole delizie ^_^ ehhh ma tu giochi di professionalità ^_^ brava la mia greta come sempre

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  4. da me invece sono di tutte le taglie e di tutte le forme.
    adoro i fegatini nei primi piatti. li trovo sciccosissimi!
    ciao greta bella...non ce l'ho fatta a venire a roma...ma in primavera....
    un abbraccio

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  5. anch'io ero stuzzicata dal ripieno di fegatini, grandissima Greta!!
    ciao
    cris

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  6. ed eccomi qua ad ammirare la tua creazione, elegante come sempre, anche io ho usato la ricotta in una delle due mie versioni, in bocca al lupo.

    Bacioni

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  7. Strizzo l'occhio al ripieno- e tu sai perchè. sul resto, corro il rischio di essere ripetitiva, a sottolineare la tua bravura nell'interpretare, con un equilibrio che è tutto tuo fra creatività e piedi per terra- anzi: piedi nel territorio. Il risultato è un'infilata di partecipazioni magistrali, di cui questi plin sono l'ennesima prova di quanto sia sempre vincente, lasciarti fare di testa tua.
    Chapeau, ragazza, sciapò ;-)

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  8. che chic....
    elegante e raffinata anche nell'esecuzione.....complimenti....!
    p.s...ad ottobre il raviolone non me lo togliera' nessuno si torna a casuccia ....Formia!

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  9. Ti confesso che i fegatini non li mangio, ma il tuo ripieno mi attira ugualmente, per come l'hai saputo abbinare. Ma la cosa che mi piace di più (oltrea alla forma dei tuoi plin, alle foto stupende ecc..) è che hai saputo mettere una parte di ricordi e tradizioni in un piccolo raviolo, ed è quello l'ingrediente speciale! un bacione!

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  10. Elisa ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Le raviole del Plin Lazio - Piemonte sola andata.....":

    Greta, mi credi se ti dico che non so da dove cominciare? Sono emozionatissima, sì, perché il tuo post e il tuo piatto mi hanno emozionata. Perché? Perché se c'è una cosa che mi colpisce è l'unione di più tradizioni e veder declinati i plin, piemontesi, con ingredienti e usi laziali, mi piace assai :)
    L'utilizzo dei fegatini come ripieno e il suo intingolo per condire è un'ode alla cucina povera, proprio quella che fa da base a questo tipo di piatti. Se poi ci metti pure ricotta romana e pecorino romano le papille gustative fanno festa (e te lo dice una che di solito non ama particolarmente le interiora). Complimenti di cuore e grazie per questa splendida versione!

    p.s. son d'accordissimo sul fatto che la pasta si deve sentire e al di là di ogni indicazione tecnica l'unica cosa da fare è lasciarsi trasportare ;)

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    1. Elisa scusa ma per sbaglio lo avevo cancellato allora l'ho reinserito io :)

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  11. Escono sempre meraviglie da questa cucina!

    Fabio

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  12. i fegatini di pollo..i fegatini di pollo!!!!
    grandissima idea Greta!!!
    anche il tuo un ritorno alla grande dopo i due mesi di pausa dell'mtc!!!
    un bacione!

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  13. ....mi sento molto a casa: tra fegatini e pecorino più laziali di così!! Complimenti per le foto...un bacio cri

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