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venerdì 29 aprile 2011

Spring roll...alla mia maniera



Ok! Mi sono ripresa dalle mangiate luculliane di Pasqua e Pasquetta e sono tornata in cucina con la voglia di preparare qualcosa di leggero e gustoso...è qui che mi è tornato in mente il contest di Tery e Saretta, il tema di questo contest a 4 mani è lavorare sull'idea di un pranzo in ufficio, quando proprio non fai in tempo a rientrare a casa, quando sei "costretto" portarti dietro la schiscetta...vediamo un po...ci vorrebbe qualcosa di sfizioso, ma sano, qualcosa che non unga per sempre la tastiera e la scrivania, qualcosa che non provochi istantanee botte di sonno e che non si riproponga continuamente mentre magari si è in riunione! Questo è quello che ho pensato di proporre io...uno spring roll con pollo al vapore, mango, rucola e vermicelli di riso allo yogurt...non c'è bisogno si usare le posate, non si deve riscaldare, non cola, è facilmente trasportabile e soprattutto è un pasto completo!





Spring Roll al pollo con mango e rucola

Ingredienti per 2 involtini:
2 sfoglie di riso ( quelle per gli involtini primavera per intenderci )
1 mazzetto di rucola 
2 fette di mango
2 cucchiai di yogurt greco
4/5 foglie di menta fresca 
1/2 petto di pollo
vermicelli di riso
pepe nero
qualche goccia di succo di lime

Preparazione:
Cominciamo preparando il pollo, io ho usato la metà di un petto, ma nulla vieta di usare del pollo già affettato, l'ho messo nel cestello del vapore e portato a cottura, ci vorrano circa 4 o 5 minuti, un volta cotto l'ho sfaldato e l'ho condito con del succo di lime, sale e pepe nero. Occupiamoci adesso dei vermicelli di riso che andranno cotti in acqua bollente salata per 5/6 minuti, mescolando spesso, teneteli piuttosto al dente e raffreddateli subito in acqua fredda, vanno conditi con lo yogurt, sale, pepe e le foglie di menta spezzettate...siamo quasi pronti, prepariamo le sfoglie di riso...sono delicate, quindi attenzione...bagnate e strizzate leggermente un canovaccio pulito, adagiateci sopra una sfoglia alla volta e aspettate che si inumudisca diventando trasparente...a questo punto componiamo l'involtino, poggiare sulla parte bassa della sfoglia una fetta di mango, il pollo, qualche foglia di rucola, delle listarelle di pollo e una parte dei vermicelli, partendo sempre dal basso poggiare sopra a questo "mucchietto" un lato della sfoglia, fare un mezzo giro solo per fermare il tutto, quindi ripiegare verso l'interno i due lati e finire di arrotolare, ripetere lo stesso procedimento anche per l'altro involtino. L'amido del riso li terrà ben incollati insieme, basterà avvolgerli in un po di pellicola e il gioco è fatto!
Con questa ricetta partecipo al contest...


mercoledì 27 aprile 2011

Angel cake...e finalmente il racconto di mercoledì!


" Ma che te sei messa ai piedi ? " ...eravamo rimasti a questo punto...il bruto al primo appuntamento veramente romantico aveva esordito così " Ma che cosa sono quelli? Fichi d'india?"
Ed io "Sono dei sandali meravigliosi, i miei preferiti, con un fiore sulla punta!!! "
E lui " Si è vero sembrano dei fiori ... ma di zucca però ! 
Non poteva essere vero, ok la sincerità, che non è proprio la dote migliore del genere maschile, ma non era quello ne il luogo ne il modo per essere così schietti!
Avrei voluto trovare qualcosa di contundente ma tutto quello che mi girava intorno era puro romanticismo...una serata perfetta...vino rosso stappato e versato come un sommelier, con tanto di leggenda sulla casa vinicola che lo produceva, passeggiata tra i vicoli di Sperlonga con digressioni su Torre Truglia fino ad arrivare alle Grotte di Tiberio con il mito di Ulisse...e mentre ero rapita da tutto questo sapere, la viscica del sandaletto cominciava a farmi trasalire...
Non gli avrei mai e poi mai dato la soddisfazione di dire " Ahia che male che mi fanno questi cavolo di sandali!"...
Ma il burbero acculturato aveva capito tutto e non mollava un passo...arrivammo fino alle macchine  dopo aver percorso in una sola sera la stessa distanza che io percorro in un anno!
Eccoci...dopo tanto soffrire finalmente il bacio della buona notte...perchè ci sarà un bacio della buona notte non è vero???
Faccio una piccola premessa prima di raccontare del bacio, non mi ricordo se già vi ho detto che mio marito è alto come me senza le scarpe, e dalle fotografie del matrimonio si vede chiaramente che ha posato tutto il tempo con i crampi ai polpacci, infatti quello che si vede non è un sorriso ma un ghigno provocato dallo sforzo...ma questa è un'altra storia...
Sono pronta per la mia piccola vendetta...appena si avvicina per darmi il bacio della buona notte, gli butto le braccia al collo dall'alto verso il basso e con il mio sandaletto lo faccio sentire un nano!!! 
"Allora...buona notte " faccio un passo avanti pronta per la rivalsa ma soprattutto per il meritato bacio, quando gli squilla il telefonino proprio sul più bello!!! 
Lui si allontana, guarda lo schermo e con l'espressione più normale e disinvolta che si sia mai vista nella storia delle espressioni disinvolte, mi guarda e mi fa  " E' mia moglie...devo andare "... 
Si gira e sale in macchina...sono tornata a casa con la bocca aperta, continuavo a ripetermi che no, no che  non era vero, che era colpa del vino rosso e della bolla d'acqua sul calcagno...e...invece... 



Lemon Angel Cake
( adattata da una ricetta di Martha Stewart )

Ingredienti:
1 cup di farina
12 albumi a temperatura ambiente
11/2 cup di zucchero superfino
2 cucchiai colmi di buccia gratugiata di limone
1 cucchiaio di cremor tartaro
1 pizzico di sale
2 cucchiai di succo di limone
1 cucchiaino di estratto di vaniglia

Per la glassa:
zucchero a velo
succo di limone

Preparazione:
Cominciamo preriscaldando il forno a 170° e posizionando la teglia nella parte bassa del forno. Nella campana del robot montare gli albumi fino a quando sono ben spumosi, quindi poco alla volta aggiungere la buccia e il succo del limone, il cremor tartaro e il pizzico di sale, fino a quando la massa forma dei picchi, a questo punto un cucchiaio per volta aggiungere la metà dello zucchero, aumentare la velocità e continuare a montare per almeno 3/4 minuti...minuti durante i quali dovrete setacciare con gran cura la farina con l'altra metà dello zucchero. Spegnete il robot e con una marisa incorporare il composto di farina alla massa di albumi mescolando dal basso verso l'alto in tre volte...con moooolta delicatezza il tutto va versato nell'apposito stampo corredato di piedini che, come da istruzioni allegate, non va assolutamente imburrato pena l'autocombustione istantanea!! Scherzi a parte, è vero lo stampo non va imburrato, ma va infornato per 40/45 minuti, vale anche in questo caso la prova stecchino. Una volta cotto capovolgete lo stampo, poggiandolo sui piedini e lasciare raffreddare completamente i dolce, ci vorranno almeno un paio d'ore...e non vi preoccupate...non cade, anzi, per sformarlo ci vorrà un po di lavoro! Io non amo molto le glasse complesse, quindi ho scelto una glassa semplicisssssima...questo è il dolce più soffice che io abbia mai mangiato!

sabato 23 aprile 2011

Buona Pasqua...



Sarete tutti alle prese con i grandi preparativi allora sarò velocissima e vi rubo solo un attimo per augurarvi una buona Pasqua, un bacione a tutti ciao :)

venerdì 22 aprile 2011

Cestini di sfoglia alla crema e amarene...e il racconto!

Eccoci di nuovo al momento del racconto...rimaniamo come la volta scorsa nel periodo in cui avevo appena cominciato a frequentare quello che poi è diventato mio marito...dopo il missile di ghiaccio in piena fronte, sono stata naturalmente accudita e coccolata, come solo un vero orso Greezly sa fare...con delle fragorosissime risate, ma di quelle che ti tolgono il fiato...roba che gli avrei piantato il tacco 10 nel mignolino! Ma andiamo avanti...lui lavorava in questo locale per cui per un vero appuntamento si doveva aspettare il giorno di chiusura, inoltre a quei tempi io vivevo ancora a 60 chilometri da Latina...questo appuntamento sembrava una chimera! Il martedì il locale era chiuso, eravamo entrambe liberi e quindi ci diamo appuntamento alle 20:00 a Sperlonga, bellissimo paesino arroccato sul mare di un romantico quasi eccessivo, erano le 18 minuto più minuto meno, io avevo già iniziato il restauro quando squilla il telefono, era lui...rispondo e mi dice accampando scuse pazzesche che avremmo dovuto rimandare perchè lui quella sera era proprio impegnatissimo!! CHE COSAAAAA!!!! Mica mi avrà dato buca al primo appuntamento???? Si, lo aveva fatto e io invece di cancellare con le unghie il suo numero di cellulare gli ho anche detto "Non ti preoccupare, ci sentiamo dopo ciao"...ero già cotta come una pera!  Si andò in replica il martedì successivo, stesso posto stessa ora...ci ho messo delle ore a decidere cosa indossare, contrariamente a quanto succede di solito, il mio armadio sceglie random quello che metto! Alla fine ho optato per jeans stretti, mooolto stretti, maglietta bianca e un bellissimo sandalo che aveva un fiore sulla punta...ok sono pronta, mi metto in macchina e arrivo come sempre un po in anticipo...il cuore mi batteva fortissimo, ma cercavo comunque di darmi un tono, lo vedo arrivare da lontano con uno zainetto, scendo dalla macchina e...aveva organizzato un percorso tra i vicoletti di Sperlonga...ora chi ci è stato saprà che sono tutti fatti in pietra...e io avevo i tacchi...barcollante ma felice arriviamo in una specie di terrazza sul mare con delle bellissime panchine in mosaico, ci sediamo e lui tira fuori dallo zaino una bottiglia di vino e due calici...io avevo il cuore sempre a mille....ma roba da infarto assicurato...dovevo saperlo che era tutto troppo bello per essere vero...il vino, il tramonto sul mare, le risate...e infatti...all'improvviso lui mi fa..." ma che c.... di scarpe ti sei messa!" e io "scusa??" e lui non contento ha rincarato la dose "mamma che schifo!"...ecco questo è stato solo l'inizio di quel famigerato appuntamento...il resto alla prossima puntata!


Cestini di sfoglia con crema pasticciera e amarene

Ideuzza veloce ma di grande effetto, perfetta per una cena in piedi o nel mio caso...per un pranzo in giardino. La crema in questione è la pasticciera di M. Roux, io la trovo fenomenale, l'unica variante che mi sono permessa di apportare è l'aggiunta della buccia di limone, per il resto ve la trascrivo direttamente dal libro


Ingredienti:
Per la crema:
6 tuorli
125g di zucchero
40g di farina
500ml di latte
1 baccello di vaniglia 
la buccia di 1/2 limone

1 rotolo di sfoglia rotondo
amarene sciroppate


Preparazione:
cominciamo naturalmente dalla crema che deve raffreddare...in una boule rompete i tuorli con una frusta, quindi aggiungete un terzo dello zucchero...piccolo accorgimento tecnico...i tuorli vanno sempre rotti prima dell'aggiunta dello zucchero, altrimenti la superficie del tuorlo tende a formare dei piccoli pallini che vi rimangono nella crema...montate i tuorli con lo zucchero fino a che il composto non cade a nastro, quindi incorporate la farina. Nel frattempo in un pentolino portare a leggera ebollizione il latte con il baccello di vaniglia aperto per il lungo e la buccia di limone, solo la parte gialla, appena conimciano a comparire le bollicine sui lati, aiutandovi con la frusta stemperate i tuorli con il latte e riportate tutto sul fuoco e portate di nuovo ad ebollizione senza smettere di mescolare, lasciare cucinare almeno per un paio di minuti dalla prima bollicina, appena pronta trasferirla in una ciotola e adesso le possibilità sono diverse...per evitare che si formi una pellicina in superficie si può cospargere di zucchero a velo, o di fiocchetti di burro...personalmente preferisco metterci un foglio di pellicola a diretto contatto e metterla a raffreddare. Non resta che coppare dei cerchi di sfoglia e rivestire gli stampini che userete, io ho usato una teglia da muffin e una volta rivestiti tutti i "buchi" l'ho messa in congelatore per 5 minuti, con un cucchiaio ho riempito la sfoglia di crema e ho infornato il tutto in forno caldo a 180° per 15 minuti nella parte bassa del forno. Una volta cotti li ho lasciati raffreddare e riempiti di amarene. Con questi cestini vi auguro una buona, anzi una buonissima Pasqua!

martedì 19 aprile 2011

Buon compleanno Paperblog e una ricetta salata per festeggiare

Tutto questo parte da una mail che ho ricevuto un mesetto fa in cui Sara, la responsabile della comunicazione, mi proponeva una collaborazione per festeggiare un anno di Paperblog Italia, un anno in cui questa piattaforma di informazione ha fatto passi da gigante...più di un milione di visite al mese, più di duemila i bloggers che contribuiscono a creare un informazione vivace, sempre varia, dinamica e soprattutto fatta da noi...volete sapere qualcosa?? Chiedete a Paperblog! In cosa consiste questa collaborazione?? In un intervista per conoscere un po più da vicino i blogger che ci sono dietro le notizie e siccome non vedevo l'ora di partecipare oggi vi racconto un po di me...allora si comincia??


Innanzitutto, chi c'è dietro la penna (e le ricette) di Greta's Corner?



 Dietro la penna...anche se in questo caso sarebbe meglio dire dietro le "penne" sicuramente rigate, di greta's corner...c'è un'autentica passione...la MIA di passione...la voglia di fare, creare e inventare nuove cose...il desiderio di riuscire nel migliore dei modi in quello che mi appassiona veramente..."la cucina "...impastare e tirare...cuocere o bruciare...creare e fotografare...pulire e sporcare...scrivere e cancellare...tutto quello che mi serve è la mia creatività e 4 gran bei fuochi da tenere sempre accesi!!!     

Da quanto tempo possiedi un blog e perchè hai deciso di aprirne uno?

 Tutto cominciò una mattina con quel libro di cucina…lo comprai senza esitare perchè quella giornata, proprio, non voleva passare...cominciai a sfogliare e la fame non tardò ad arrivare...tra quelle foto meravigliose ci vidi delle mani sapienti e laboriose...da qualcosa mi feci rapire, ma ancora oggi da cosa non lo riesco a capire...in tutti i modi cercai di imitare, ma non c'era niente da fare ed allora cominciai a studiare...non persi un solo minuto perchè il mio desiderio di imparare era veramente voluto...da quel giorno non ho mai smesso cercare, quella stessa ricetta che mi fece vibrare…la passione iniziò per puro caso e non vi dico bugie perchè altrimenti mi cresce il naso.
Due rime per riassumere la storia della mia cucina, ma non del mio blog... 
Leggo, studio e mi aggiorno costantemente da anni ormai , ma è solo da novembre dello scorso anno che ho cominciato a fotografare quello che cucino...e l'idea mi piace moltissimo...leggere e scrivere, per condividere...imparare ricette e tecniche nuove...dedicare particolari attenzioni e presentazioni sempre diverse a piatti innovativi...ascoltare e seguire consigli da esperti...prestare più attenzione alla tradizione troppo spesso dimenticata...vedere che il proprio lavoro e le proprie idee possono risutare piacevoli o servire a creare spunti per altre persone...scoprire prodotti nazionali e le zone dove vengono prodotti...kilometri e kilometri di regioni italiane con i propri costumi  e le proprie ricette, racchiuse tutte nel magico mondo del web... adoro questo mondo e voglio far conoscere a più persone possibile questa grande fortuna che abbiamo...Greta's Corner è "l'angolino " che ognuno di noi dovrebbe avere...è quel posto dove possiamo vedere tutto quello che ci piace vedere...è quel piccolo grande mondo dove tutte le passioni possono girare liberamente e senza cintura di sicurezza, perchè tanto nessuno va di fretta !!!
   

 Da dove trai ispirazione per gli articoli del tuo blog?

 L'ispirazione nasce da un candido e sincero amore per il cibo e per un antico gioco che ormai non si usa quasi più..."la caccia al tesoro "...apro il frigorifero , mi infilo con la testa tra il primo e il secondo ripiano e come alice nel paese delle meraviglie vengo rapita dal fumo del  Califfo che mi annebbia la vista ma acuisce i sensi...ecco venire fuori la goccia al naso semicongelata e una leggera brina sulla frangetta...riemergo e mi metto all'opera senza perdere tempo perchè l'attimo va colto al volo o in questo caso si potrebbe anche dire "cotto al volo "...mi ispira il mare della mia città nelle mattine fredde di novembre, quando su uno specchio d'acqua immobile, si allontanano piccole barchette a remi in cerca delle seppie più intraprendenti...mi ispira la verde campagna con i suoi campi "pettinati a festa " nel mese di maggio, con quei trattori tirati a lucido che trascinano barattoli e accompagnano all'altare spose di primavera con bouquet di carciofi da sfoggiare...mi ispira il pescivendolo sotto casa che come i veri giocatori di scacchi apre le ostriche in tre mosse...mi ispira il macellaio del mercato annonario che senza rendersene conto mette sul banco la mukka della milka che non fa latte ma cioccolato e te ne accorgi solo dal prezzo della carne che c'è qualcosa di diverso perchè è  marchiata " bulgari ".
tutto quello che mi circonda giorno dopo giorno è fonte della mia ispirazione e su questa cresce la mia famiglia e un pochino anche il mio Corner...

 Quando smetti i panni della blogger di cosa ti occupi?

Mi tolgo la parannanza e ritorno a vendere abiti nel negozio di famiglia...orari da centro commerciale...quindi vi lascio immaginare quanto poco sia il mio tempo libero...se poi ci vogliamo aggiungere il calcetto di Giuliano, l'atletica leggera di Eleonora e i pannolini di Leonardo,il tempo che resta della giornata  fa veramente ridere...alla fine è tutta una questione di organizzazione e di tanta ma tanta...pazienza.

Un pregio e un difetto di Paperblog

5) Il pregio è l'essere smart, sempre al passo con i tempi, ma con occhio critico. Il difetto potrebbe essere quello di non essere ancora troppo conosciuto

E per finire una ricetta in esclusiva per la nostra piattaforma?

E allora andiamo ai fornelli!! Oggi preparo per voi dei Blinis di farina di grano saraceno e kamut con quenelle di ricotta di bufala e colatura di alici


la colatura è una di quelle cose che una volta asaggiate non si mollano più, così è stato per me, devo dire che all'inizio ero abbastanza riluttante,ma in fondo come si può non essere innamorati di un prodotto artigianale, nato da un lavoro di mesi, dalla dedizione e la qualità delle materie prime, pare che i primi a parlare di questa meraviglia color ambra siano stati addirittura i Romani, la preparazione inizia nel mese di ottobre e si conclude dopo varie filtrature nel mese di dicembre...durante questi due mesi tutto il profumo del mare viene rinchiuso in una bottiglietta...e il mare, che non può avere prigioni, da quella bottiglietta mi ha chiamato...e da allora...potevo non usarla continuamente?? Nella ricetta di oggi accompagna una ricotta di bufala freschissima, profumata di erba, fondente, grassa...buonissima e che dire dei blinis...io ho trovato la mia formula magica!


Ingredienti:

100g di farina di grano saraceno
160g di farina di kamut
1/2 bustina di lievito di birra secco
una presa di sale
3 uova
550 ml di latte intero
pepe nero
200g di ricotta di bufala
15 pomodorini confit
colatura di alici qb




Preparazione:
Cominciamo naturalmente dai blinis, sciogliere il lievito in un bicchiere di latte tiepido e lasciarlo riposare fino a che non si crea una specie di schiumetta sulla superficie. In una boule capiente versare il resto del latte, aggiungere anche il latte con il lievito e poco alla volta aggiungere anche le farine miscelate, alternando ogni aggiunta con un tuorlo, tenete gli albumi da parte, aggiungete anche il sale e una macinata di pepe. Alla fine dell'operazione vi ritroverete con una pastella densa e priva di grumi, coprire la boule con un canovaccio pulito e lasciate lievitare in un luogo tiepido per un paio d'ore. Trascorso il tempo di lievitazione, montare a neve gli albumi ed incorporarli alla pastella dal basso verso l'alto cercando di non far smontare tutto, lasciare riposare di nuovo il tutto per una mezz'ora. Cuocere i blinis versando un cucchiaio di composto in una padella leggermente unta con del burro, o , se preferite con dell'olio...appena il fondo risulta asciutto, girare i blinis e cuocere anche l'altro lato, continuare fino a finire la pastella. 
Non vi resta che accompagnare i blinis ancora caldi con una quenelle di ricotta di bufala, qualche pomodorino confit profumato al basilico e un giro di colatura di alici.

lunedì 18 aprile 2011

Roast Beef...in un crostino

Ciaooooo!! Stamattina c'è un sole bellissimo, dopo un fine settimana velato e ventoso e anche se sono incastratissima al lavoro il mio umore gode della luce di questa mattinata! Comincio la settimana con una ricetta primaverile, molto adatta anche al pranzo di pasquetta...o comunque ad un pic nic al fresco, basta portarsi la carne già tagliata, le fette di pane,  un po di rughetta e il gioco è fatto! Poi tutti a giocare a racchettoni, a pallone...e a bocce perchè no! 



Crostone di roast beef alla senape

Ingredienti:
1 kg di roast beef di manzo ( io ho usato un bellissimo pezzo di girello )
2 cucchiai di pepe nero 
3 cucchiai di sale
2 cucchiai di senape con i grani
1 carota
1 cipolla
2 coste di sedano
1 bicchiere di vino
50g di burro freddo tagliato a dadini
pane casereccio
insalatina ( io ho usato la rucola perchè con la senape ci sta benissimo )

Preparazione:
Prendete il vostro pezzo di carne, massaggiatelo su tutti i lati con il sale e il pepe, poi spalmatelo per benino con la senape e legatelo con lo spago, il modo che in cottura non prenda forme strane, avvolgetelo in un foglio di pellicola e lasciatelo lì ad insaporirsi per almeno un'oretta...io di solito faccio questa operazione mentre aspetto che la carne raggiunga la temperatura ambiente...quando si dice due piccioni con una fava!! Preriscaldare il forno a 200°, intanto tagliare le verdure a pezzettoni, andranno scartate quindi non badate alla forma, l'importante è che siano piuttosto omogenee in grandezza, versatele in una pirofila con un filo d'olio e tenete da parte. Fate scaldare una padella con un filo d'olio e scaldatela bene, l'olio non deve arrivare al punto di fumo, ma deve esere comunque ben caldo, rosolate la carne su tutti i lati, fino a formare una bella crosticina, una volta rosolata mettetela nella pirofila con le verdure e via in forno, abbassate la temperatura a 180° e lasciate in forno fino a che con l'aiuto di un termometro,la temperatura al cuore non arrivi a circa 55/60° per una cottura media, meno se lo preferite al sangue ( intorno ai 45° ). Una volta cotto va fatto riposare, io avvolgo la carne in un foglio di alluminio e la lascio lì ad aspettarmi per almeno 15/20 minuti, in modo che i succhi abbiano modo di redistribuirsi. Con il contenuto della pirofila intanto ci prepariamo la salsa, direttamente su un fornello acceso, sfumare con un bicchiere di buon vino ( io ho usato un rosato fermo ) e con l'aiuto di una marisa cercate di staccare tutti i residui che sono sul fondo, appena non avvertite più l'odore di alcool spegnete il fuoco e aggiugete uno alla volta e mescolado energicamente i cubetti di burro, fino ad ottenere una salsa ben emulsionata. Non vi resta che tagliare la carne molto sottile e servirla su delle fette di pane, con delle foglie di insalata e 
una generosa cucchiaiata di salsa.

venerdì 15 aprile 2011

Gnocchi al semolino per l'MT Challenge


Oggi c'è bisogno di un bell'antefatto prima di passare alla spiega della ricetta! E' di nuovo tempo di MT Challenge e devo dire la parte del gioco che mi piace di più è proprio l'attesa della nuova ricetta e i giorni che precedono l'esecuzione...questo mese la scelta è toccata all'Araba Felice...e a me mi è preso un coccolone di quelli epocali, perchè io odio il semolino! Quindi quella di oggi è più di una ricetta, è una riconciliazione con un saporaccio del passato, con un pessimo ricordo olfattivo impresso nella memoria, ho 31 anni, tre figli, ho lasciato casa dei miei ormai da 10 anni eppure quel ricordo ha faticato ad abbandonarmi! Ho cominciato comprando il semolino...non sapevo neanche in che reparto del super cercarlo...il passo successivo era farlo assomigliare a me, avvicinarlo ai sapori che mi appartengono, quindi ho aggiunto un po di mare, un po di sole e il profumo del basilico e non solo siamo diventati amici, ma ne è venuta fuori una ricetta che è una bomba, che rifarò sicuramente e senza aspettare troppo! Che dire...grazie ancora all'MTC!


Gnocchi di semolino con mozzarella, pesto di pomodorini confit,  panko croccante alla colatura di alici e gelo di ricotta


Ammazzachetitololunghissimo!!! La ricetta degli gnocchi è naturalmente quella dell'Araba, ho omesso soltanto i tuorli.


Ingredienti:
per gli gnocchi:
1 litro di latte intero
250g di semolino
100g di parmigiano reggiano grattugiato
1 noce di burro
sale pepe e noce moscata
per il ripieno:
1 mozzarelladi bufala di almeno 3 giorni ben sgocciolata
1 mazzetto di basilico
per il pesto:
200g di pomodorini confit ( io uso i miei, quelli che ho fatto e conservato sott'olio, profumati al basilico e timo)
15 mandorle intere pelate
olio extravergine qb
sale
per il panko croccante:
5/6 cucchiai di panko ( o di pangrattato classico )
2 cucchiai di olio evo
1 spicchio d'aglio in camicia
2 cucchiai di colatura di alici
per la granita di ricotta:
200g di ricotta



Preparazione:
Cominciamo subito dalla granita di ricotta che è una di quelle cose difficilissime che porta via mezza giornata...prendete la ricotta, avvolgetela nella pellicola e mettetela in congelatore...poi asciugatevi il sudore dalla fronte e lasciate che si congeli! Passiamo agli gnocchi, in un pentolino mettete a bollire il latte con il sale, la noce moscata, una macinata di pepe nero, appena spicca il bollore abbassate la fiamma  e versateci a pioggia il semolino girando continuamente, come si fa per la polenta, solo che il semolino si rapprende molto più facilmente, spegnere la fiamma e fuori dal fornello aggiungete il burro, il parmigiano e mescolate vigorosamente...è praticamente una mantecatura...versate questo composto in una teglia e livellatelo bene. Io l'ho lasciato lì per un pochino...ero sempre titubante, io e il mio acerrimo nemico nella stessa cucina! Passiamo al "ripieno", come dicevo la mozzarella deve essere ben sgocciolata, io la metto in frigo in un colino per almeno un paio di giorni, va tagliata a quadretti, in modo che messa tra uno gnocco e l'altro anche una volta fusa non faccia crollare tutto...mettetela da parte e passiamo a coppare gli gnocchi...io avevo degli anelli tagliapasta di varie misure, ma anche bicchieri e tazzine funzionano benissimo. Preparatevi una teglia, ungetela con un po di olio e con l'anello più grande facciamo le basi, cercando di non sprecare troppo semolino...un po a incastro...adagiate le basi nella teglia, metteteci sopra una fettina di mozzarella, un paio di foglioline di basilico e passiamo all'anello più piccolo...si procede così, in altezza, per quattro strati...naturalmente il primo e l'ultimo devono essere di semolino...chissà se mi sono spiegata! Una spolverata di parmigiano sulle cime e queste torrette sono pronte per il passaggio sotto il grill...ci vorranno 8/10 minuti. Prepariamo la salsa...ora io l'ho chiamata pesto, ma non volevo offendere nessuno...nel senso che col pesto vero poco ha in comune....comunque...io ho lavorato con il frullatore ad immersione, per cui nel bicchiere ho messo le mandorle, i pomodorini, due cucchiai del loro olio ( ma solo perchè sono home made, altrimenti va eliminato e rimpiazzato con un olio decente ), ho cominciato a frullare e ho aggiunto altro olio a filo, non so dirvi quanto ne serve, dovete regolarvi a occhio, appena è ben emulsionata e bella liscia aggiustate di sale e mettete da parte. L'ultima cosa è il panko croccante, ho scaldato un padellino con l'olio, appena è diventato  caldo ci ho messo il panko, la fiamma deve essere allegra, scuotendo continuamente lasciatelo colorare appena, quindi aggiungeteci la colatura e sempre mescolando lasciate che si "assorba", è pronto quando diventa di un colore dorato. Siamo pronti per impiattare...per cui...salsa sul piatto, torretta di gnocchi di semolino, panko croccante e solo prima di portare in tavola grattugiateci di fianco la ricotta congelata.  
Con questa ricetta partecipo all' MT Challenge di aprile


mercoledì 13 aprile 2011

Caviale di melanzana su gelatina di Bloody Mary e il racconto del mercoledì



Eccoci di nuovo a mercoledì, il racconto di oggi è una specie di prequel, oggi vi racconto di quando ho conosciuto mio marito...era una serata tra amiche, una di quelle che niente-uomini-neanche-se-sono-camerieri, eravamo state a cena in 6 tutte donne, uno di quei tavoli che farebbe venire la pelle d'oca anche alle Parche, il ristorante in questione è "rinomato" per il tartufo, per cui c'era tartufo in tutte le portate. Bellissima serata di quelle da sganasciarsi e secondo voi poteva mai concludersi solo con la cena?? Ma certo che no! Siamo andate in un locale molto bello e frequentatissimo, io come al solito ho fatto da apripista, ero la prima della cordata diretta verso il bancone del bar, arrivo tra gomitate e alluci pestati, borbottando...va bene che ho 42 di piede...ma un po di attenzione!! Comunque arrivo, alzo lo sguardo e lui era lì, davanti a me, bello come il sole! Al diavolo i buoni propositi nienteuominineanchesecamerieri, avevo deciso i mettere radici daventi a quel bancone, anche perchè il mojito come lo faceva lui non lo faceva nessuno ^_* , abbiamo iniziato a "giocare" dopo il secondo drink, lui mi schizzava con lo shaker, io gli tiravo dietro una cannuccia...insomma ci siamo piaciuti subito...intanto intorno a noi ci saranno state un migliaio di persone. Subito sopra al bancone del bar c'era la console con tanto di dj, vocalist e nutrito popolo di strafighe sgambettanti...ora...lui era di spalle, io invece la console la vedevo bene...lo vedevo bene che la mia presenza creava dello scompiglio...ma mai, mai avrei pensato così tanto scompiglio, intanto iotischizzotumischizzi continuava beatamente, mentre mi faceva bere di tutto...all'improvviso e come un missile mi arriva in piena fronte...in piena fronte dico...un cubetto di ghiaccio di quelli pieni, quadrati, un male bestia! Io arretro d'istinto rovesciando tutto il drink che avevo in mano su un malcapitato che avevo di fianco che a sua volta versa il suo sul vicino di sgabello...una specie di tamponamento a catena! Io intanto dopo la botta terribile cerco di capire cosa esattamente fosse successo, mentre tutto il locale era girato verso di me che avevo la fronte rossa paonazza con un accenno di "ficozzo" color violetto...il cubetto era arrivato direttamente dalla console, pare lanciato da un simpaticone che in realtà aveva mirato al barman...dopo anni di matrimonio ancora nessuno mi toglie dalla testa che non è stato un lui ad effettuare quel lancio dal "monte"...e dopo anni di matrimonio vorrei dire una cosa...TIE'!!!



Proprio in "onore" di questo mio racconto la ricetta di oggi è una contaminazione...un cocktail in gelatina e un caviale di melanzana...il risultato è sorprendente!


Caviale di melanzana su gelatina di Bloody Mary

Ingredienti:
per la gelatina:
250g di succo di pomodoro
2 cucchiai di Vodka liscia
3/4 gocce di Tabasco
una presa di sale
pepe nero macinato
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
1 foglio di gelatina

per il caviale di melanzana:
1 melanzana grande
5 foglie di basilico
1 cucchiaio colmo di yogurt greco
sale, pepe

Preparazione:
Ho cominciato avvolgendo nella carta stagnola la melanzana e l'ho infornata, in forno già caldo, a 200° per 1 ora, una volta cotta l'ho divisa a metà nel senso della lunghezza e con un cucchiaio ne ho ricavato la polpa, che ho tritato a coltello e messo a sgocciolare in un colino a maglie fini. Prepariamo la gelatina...ho messo a scaldare in un pentolino il succo di pomodoro con la vodka, il concentrato e il sale...appena prende un po di calore...ma non troppo...fuori dal fuoco ho incorporato la gelatina che avevo fatto ammollare in acqua fredda...ho aggiunto ancora il Tabasco e il pepe nero, ho trasferito il composto nei recipienti di servizio...in questo caso ho usato dei cucchiai e dei mini piatti fondi e li ho messi a raffreddare in frigo...ma come sempre se non avete tempo si può usare il congelatore per 10/15 minuti. Mentre il Bloody Mary raffredda, prepariamo il caviale di melanzana...ho trasferito in una boule il battuto sgocciolato e ci ho aggiunto una presa di sale, pepe nero macinato, lo yogurt e il basilico tagliato a striscioline. Appena la gelatina è pronta adagiateci sopra una quenelle di caviale di melanzana e naturalmente accompagnatelo con una piccola costa di sedano...cheers!

lunedì 11 aprile 2011

Feta ai 4 pepi...e finalmente le foto di Viareggio



Che sole stamattina...ieri è stata una giornata grigia qui da me...ma tanto io ero al lavoro quindi! Oggi invece il sole splende alto e dopo una controllatina ai miei germogli e una bella colazione, vi lascio una ricetta-non-ricetta ottima per un aperitivo in compagnia, o per un regalo da veri Foodie!


Feta ai 4 pepi

Ingredienti: per 2 barattoli piccoli
1 confezione di feta da 200g
1 cucchiaino di pepe nero
1 cucchiaino di pepe verde
1 cucchiaino di pepe rosa
1 cucchiaino di pepe bianco
la buccia di un lime
olio extravergine di oliva

Preparazione:
Non che ci sia molto da dire, solo che c'è da prendere subito una decisione...la feta deve rimanere sott'olio per qualche ora, ma se non avete tempo potete prepararla in anticipo e conservare i barattoli in frigorifero, in questo caso però bisognerà "tagliare" l'olio extravergine con dell'olio di semi, altrimenti una raffreddandosi l'extravergine diventerebbe solido. Io ho tostato in un padellino i grani di pepe, appena hanno cominciato a sprigionare tutto il loro aroma li ho versati in un barattolo, ci ho messo dentro anche la scorza di un lime e la feta tagliata in cubetti, ho coperto il tutto con l'olio e ho lasciato che riposasse per 4/5 ore...tutto qui!




Sono sempre in ritardo...ma alla fine ce l'ho fatta!!! vi lascio alcune foto della splendida giornata che abbiamo trascorso a Viareggio presso il Lombardi store...e Saretta mi perdonerà per averle mozzato la testa!!!

Saretta alle prese con le tartellette!

Chiara


Il Nanni al lavoro

Tofu croccante con chutney di mango e mele

Cornetti al prociutto


Stanchi ma contenti!

Guido alle premiazioni!


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venerdì 8 aprile 2011

Millefoglie di blinis al grano saraceno e farina di kamut



Oggi niente dolce, ma almeno nel titolo del post rimaniamo in tema! Quello di ogi sarà un post lunghetto, vi avviso da subito, mettetevi comodi, vi lascio il tempo di prepararvi un caffè! Pronti?? Ok...partiamo subito dal racconto...dato che ho visto che vi è mancato...rimaniamo sul filone "viaggio di nozze"...in questo caso parto da un antefatto, la preparazione delle valigie. Devo essere sincera, non credo che organizzare una valigia sia la cosa che mi riesce meglio, proprio a livello mentale, non riesco a sintetizzare e impacchettare le mie "voglie" in una valigia...quindi sono uno di quei soggetti da studiare che in viaggio si porta di tutto, perchè..."metti che mi dovesse servire!" Dovevamo stare fuori 15 giorni, io avevo un numero X di bagagli...no, non ve lo dico quanti erano, un po mi vergogno!...uno dei trolley che trascinavo stile piovra era pieno soltanto di scarpe, pensate il resto...comunque in aeroporto tutto bene, anche perchè effettivamente devono avermi preso per pazza e mi hanno assecondata...mio marito continuava a sbuffare e a ribadire che forse avevo un tantinello esagerato, ma io ferma sulla mia posizione continuavo a ripetere che "hai visto mai che poi manca qualcosa!". Fino a Malè tutto bene, da li dovevamo proseguire con un idrovolante, ci controllano i bagagli e sulle mie valigie, che venivano a fatica allontanate dalle altre, veniva attaccato un cartellino con scritto HEAVY...io fischiettavo e cercavo di distrarre il marito che cominciava ad irritarsi! Eravamo arrivati per primi eppure non ci facevano imbarcare, abbiamo aspettato per 4 ore, cominciavamo a perdere le speranze, quando annunciano l'ultimo volo, doveva toccare a noi...anche perchè eravamo gli unici rimasti...e in effetti ci chiamano e saliamo a bordo, eravamo soli....solo dopo 10 minuti ho capito il perchè...l'idrovolante non ha una stiva, i bagagli vengono letteralmente legati con delle funi alla fine di una fila di sedili e i miei erano talmente pesanti che...noi due e i due piloti ci stavamo appena! Io continuavo a fischiettare cercando di evitare gli sguardi incattiviti dei presenti guardando fuori dal finestrino. Non vi dico la faccia di mio marito quando ha scoperto che uno dei bagagli conteneva solo scarpe...e tutte mie...e la maggior parte col tacco...un ruggito ha risuonato sui mari..."Cò tutta sta sabbia voglio vedè che ci devi fà cò tutte ste scarpe!" Per non dargli soddisfazione mi è toccato usarle tutte e camminare sull'avampiede per 2 settimane!



Millefoglie di grano saraceno e farina di kamut con erbette e besciamella al reggiano

Per i blini:
100g di farina di grano saraceno
160g di farina di kamut
1/2 bustina di lievito di birra secco
una presa di sale
3 uova
550 ml di latte intero
pepe nero

Per la besciamella:
50 g di burro
50 g di farina
500g di latte intero
100 g di parmigiano reggiano grattugiato
noce moscata 
sale e pepe

Per la finitura:
1 kg di erbette
2 noci di burro
1 spicchio d'aglio
4-5 cucchiai di parmigiano grattugiato

Preparazione:
Cominciamo naturalmente dai blinis, sciogliere il lievito in un bicchiere di latte tiepido e lasciarlo riposare fino a che non si crea una specie di schiumetta sulla superficie. In una boule capiente versare il resto del latte, aggiungere anche il latte con il lievito e poco alla volta aggiungere anche le farine miscelate, alternando ogni aggiunta con un tuorlo, tenete gli albumi da parte, aggiungete anche il sale e una macinata di pepe. Alla fine dell'operazione vi ritroverete con una pastella densa e priva di grumi, coprire la boule con un canovaccio pulito e lasciate lievitare in un luogo tiepido per un paio d'ore. Trascorso il tempo di lievitazione, montare a neve gli albumi ed incorporarli alla pastella dal basso verso l'alto cercando di non far smontare tutto, lasciare riposare di nuovo il tutto per una mezz'ora. Cuocere i blinis versando un cucchiaio di composto in una padella leggermente unta con del burro, o , se preferite con dell'olio...appena il fondo risulta asciutto, girare i blinis e cuocere anche l'altro lato, continuare fino a finire la pastella. Passiamo alle erbette...pulirle ed eliminare le coste più grosse,  come sempre io mi rifiuto di bollirle, quindo le stufo brevemente in una pentola con 2 noci di burro, una presa di sale e lo spicchio d'aglio schiacciato, non appena appassiscono sono pronte, tenetele da parte e preparate la besciamella, una volta pronta e fuori dal fuoco incorporate il parmigiano grattugiato con l'aiuto di una frusta, lavorando velocemente per non creare grumi di formaggio e per non farlo attaccare si bordi e sul fondo...e adesso tutto è pronto, non resta che comporre il millefoglie a strati...blini - erbette - besciamella - blini...cospargere l'ultimo strato di formaggio grattugiato e passare per 2 minuti sotto il grill del forno. Io che adoro la besciamella ne ho preparata in più e l'ho servita a tavola in una zuppiera, così ogni commensale era libero di aggiungerne ancora...e per oggi vi lascio...e vi auguro un buonissimo fine settimana!


mercoledì 6 aprile 2011

Almond Cherry Bars


Si lo so ancora un dolce, ma mi faceva piacere partecipare al contest di Mariacristina quindi vi tocca il secondo dolce di fila! Il contest in questione, in collaborazione con la Rigoni di Asiago prevede la preparazione di una ricetta dolce che contenga una marmellata...e sapete cosa si vince?? La colazione per un anno per tutta la famiglia...noi siamo praticamente una squadra di calcetto, potevo perdere questa occasione?? Certo che no! Scherzi a parte Mariacristina mi ha gentilissimamente invitata e quindi eccomi qui...e siccome non mi sembrava carino raccontarvi le mie sventure in questo post...quelle ve le beccate al prossimo :D




Barrette alle mandorle e marmellata di ciliegie

Ingredienti:
110g di burro leggermente salato morbido
120g di farina
50g di zucchero di canna
70g di zucchero semolato
i semi di 1 baccello di vaniglia
60g di mandorle a scaglie
1 cucchiaino raso di lievito per dolci
1 tuorlo grande
1/2 barattolo di marmellata di ciliegie di Rigoni di Asiago

Preparazione:
Cominciamo setacciando la farina e il lievito. Con una frusta...o in una planetaria, lavorare il burro morbido con i due tipi di zucchero fino ad avere una crema, aggiungere il tuorlo, la vaniglia, amalgamarli bene e cominciare ad unire anche la farina e le mandorle, mescolare tutto velocemente fino ad ottenere un composto leggermente appiccicoso, dividetelo in due porzioni, avvolgetelo nella pellicola e metteteli a riposare al fresco. Quando sono belli freschetti riprendere i panetti, trasferirne uno in congelatore...no, non sono impazzita, un panetto va proprio in congelatore!...Con la pasta imasta bisogna rivestire una teglia quadrata o rettangolare...non provate a stendere questo impasto, con l'imposizione delle mani pressatelo sul fondo della teglia, cercando di farlo il più omogeneo possibile...poi con voluttose cucchiaiate spalmate la marmellata sulla pasta rimanendo un centimetro lontano dal bordo, altrimenti brucia! Ve lo ricordate il panetto congelato?? Riprendiamolo e con una grattugia a fori grossi grattugiamo il panetto di pasta sopra alla marmellata, distribuendo i bricioloni un po su tutta la superficie, facendo attenzione a chiudere i bordi. Infornare il tutto...in forno già caldo come sempre, a 180° per 28/30 minuti o comunque ino a che il fondo sia ben cotto. Una volta sfornato, appena la temperatura vi consente di toccarlo tagliateli in barrette o in quadretti, ma senza sformarlo, io lo faccio perchè una volta freddo il burro tende a solidificate e quindi si rischierebbe un taglio poco preciso, a caldo, invece vi verrà perfetto...non vi resta che aspettare che sia ben freddo per sformarlo e papparlo!
Con questa ricetta partecipo al contest Marmellata...che passione!


lunedì 4 aprile 2011

Moelleux al cioccolato...per iniziare con grinta!


Sì, questo è proprio uno di quei dolci che ti da la carica...cioccolatoso, ma ben areato, dolce ma non stucchevole...devo dire che ne sono rimasta piacevolmente sorpresa. L'ho preparato per una cena a cui eravamo stati invitati e prima di farlo uscire dalla porta di casa...volete che io non ne abbia assaggiato uno?? Solo per sentire se era buono!! Avevo un po di timore per la cottura, perchè in fondo tutto, come al solito, sta nel non stracuocerli, altrimenti addio moelleux...invece sono stata brava, non li ho toccati e dopo solo 8 minuti erano belli che fatti, velocissimo anche il tempo di preparazione...dolcino express, salva umore e salva tempo...in più è buonissimo cosa potrei chiedergli di più! Buon lunedì a tutti!



Moelleux al cioccolato...monoporzione

Ingredienti:
250g di cioccolato fondente al 70% tritato grossolanamente
200g di burro
100g di zucchero
4 albumi
8 tuorli
1 pizzico di cremor tartaro
1 cucchiaio raso di farina
1 cucchiaio di rum scuro
Preparazione:
fondere il cioccolato con il burro a bagnomaria, o al microonde. Montate i tuorli con metà dello zucchero fino a renderli gonfi e spumosi, aggiungere il cioccolato fuso col burro, il cucchiaio di farina, il cucchiaio di rum e tenere da parte. In una planetaria montare a neve gli albumi, quando sono belli sodi aggiungere il cremor tartaro e un cucchiaio alla volta il resto dello zucchero, fino a rendere la massa bella lucida...aggiungere la meringa al composto di cioccolato, dal basso verso l'alto, cominciate incorporando una prima cucchiaiata, in modo da ammorbidire  il composto e prepararlo per l'arrivo del resto della meringa. Non appena è ben amalgamato versarlo negli stampini ben imburrati e cosparsi di cacao amaro...io ho usato quelli in alluminio usa e getta, ma va bene anche una teglia da muffin. Infornare in forno già caldo, a 180° per 8 minuti...tirateli fuori subito e armati di mano d'amianto sformateli...spolverata di zucchero a velo e sono pronti!